La degenerazione maculare senile
La Degenerazione Maculare Senile è chiamata anche Degenerazione Maculare Legata all’Età (DMLE) e rappresenta ad oggi la più frequente causa di importante riduzione permanente della vista nei paesi occidentali. Come suggerisce il nome, questa patologie colpisce gli anziani.
In Italia quasi una persona su 10 oltre i sessant’ anni e quasi una persona su 4 oltre i settantacinque anni ne è affetta.
Nella DMLE la macula subisce alterazioni che, nel tempo, portano alla riduzione della vista per progressivo deterioramento della funzionalità dei fotorecettori ed a volte alla loro completa distruzione.
Questo non vuole dire che chi si ammala di DMLE debba necessariamente diventare cieco. Come abbiamo detto, la degenerazione maculare senile è una malattia che colpisce la macula, quindi solo la parte centrale della retina. La parte periferica della retina non viene danneggiata se non in rarissimi casi.
Tipologie di DMLE
Esistono tipologie diverse di DMLE, che hanno gravità diversa e di ognuna esistono vari stadi di malattia.
Quando evolve, la DMLE può farlo in due forme diverse (ma non necessariamente distinte), la forma UMIDA e la forma SECCA.
Come fare a sapere che si tratta di DMLE?
Normalmente due sono gli esami che vengono richiesti ad un paziente affetto da Degenerazione maculare senile: la fluorangiografia e l’OCT.
Fluorangiografia
La fluorangiografia è un’esame diagnostico che consiste nell’iniettare nella vena del braccio del paziente un colorante. Quando questo colorante raggiunge l’occhio circola nei vasi sanguigni della retina “evidenziandoli” e permettendo di registrare immagini o filmati, di arterie e vene retinici, con uno speciale apparecchio dotato di foto/videocamera.
La Fluorangiografia può essere eseguita tranquillamente in tutti i pazienti in un buono stato di salute. L’unica controindicazione è l’allergia ai coloranti utilizzati.
Con questo esame, della durata variabile da 5 a 15 minuti, è possibile visualizzare la presenza di neovascolarizzazioni coroideali (DMLE di tipo umido) e determinare se da questi neovasi vi sia perdita di liquido/sangue.
OCT
L’OCT è un esame non invasivo che permette la dettagliata visualizzazione della macula.
Con l’OCT si può osservare la retina come se fosse vista al microscopio. Attraverso una luce al laser, assolutamente non dannosa per il paziente, si acquisiscono delle immagini che mostrano lo stato della retina nella regione della macula.
Durante l’esecuzione dell’OCT al paziente viene chiesto di fissare una mira (una croce od un punto) all’interno dell’obiettivo di una speciale “macchina fotografica” mentre è comodamente seduto di fronte allo strumento.
Nel caso di una DMLE di tipo umido all’OCT può essere visibile la neovascolarizzazione della coroide ed il sangue/liquido prodotti dalla stessa. Nella DMLE di tipo secco l’OCT permette di evidenziare il grado di compromissione della macula.
Attualmente l’OCT è un mezzo diagnostico fondamentale in tutti i tipi di DMLE sia nella fase di diagnosi che durante le visite di controllo del paziente.