Chirurgia laser: LASIK definita la tecnica più sicura e di successo al mondo

Operazione miopia: lasik tecnica più sicura e di successo

In occasione del congresso dell’American Academy of Ophtalmology a New Orleans, il dott. Eric D. Donnenfeld, dati alla mano, ha confermato il successo della LASIK, tecnica eseguita fra i primi al mondo dal Dott. Lucio Buratto – direttore scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico.

Intervento di miopia, astigmatismo ed ipermetropia: i dati sulla LASIK

I dati confermano come sia la LASIK – la tecnica laser utilizzata nella chirurgia refrattiva (quindi di miopia, astigmatismo ed ipermetropia) – la più sicura e soddisfacente fra le tecniche attualmente disponibili. Il tasso di soddisfazione per la procedura della LASIK raggiunge il 98%, e quasi il 90% di tutti i pazienti operati con questa tecnica raggiunge una visione di 10/10.

Come dichiara il Dott. Eric D. Donnenfeld, la LASIK è la procedura elettiva più sicura, più riuscita e più studiata al mondo. Ha il tasso di soddisfazione del paziente più elevato ed è migliorata costantemente negli ultimi due decenni.

Operazione miopia: come funziona la LASIK

La LASIK è una procedura di intervento laser per la correzione dei difetti refrattivi, cioè per l’operazione di miopia, astigmatismo ed ipermetropia. La procedura della LASIK prevede l’utilizzo di due laser diversi:

  1. Si esegue una cosiddetta “incisione lamellare” sulla cornea, con il laser a femtosecondi;
  2. Successivamente, si effettua il trattamento con il laser ad eccimeri, che corregge il difetto visivo.
  3. Infine, la lamella precedentemente incisa viene poi riposizionata senza necessità di sutura.

Questa tecnica ha molto successo anche perché (soprattutto nelle migliori cliniche oculistiche) viene utilizzato il laser a femtosecondi per effettuare l’incisione. Questo rende l’intervento molto più preciso e sicuro, il recupero è più rapido e non c’è alcun bisogno di applicare punti di sutura o bendaggi. L’intervento LASIK è poi totalmente indolore, grazie all’utilizzo di anestetico topico che non viene iniettato, ma applicato tramite semplicissime gocce di collirio.

Fonte: Healio, Ocular Surgery News.

Laser 2RT per maculopatia: Domande e risposte

Per chi è indicato il laser 2RT?

Questo nuovo laser è attualmente indicato per il trattamento della maculopatia in forma secca (DMLE secca, o degenerazione maculare senile di tipo secco), quando sono presenti drusen di medie o grandi dimensioni. Ad oggi, è l’unico laser esistente con questa specifica indicazione. Inoltre, è indicato per la terapia dell’edema maculare diabetico.

Altre possibili indicazioni vanno valutate caso per caso dal medico oculista, e potrebbero comprendere la corioretinopatia sierosa centrale, l’edema maculare da occlusione venosa o di altra origine, ecc…

E per la maculopatia in forma umida, o essudativa?

Per questa forma di maculopatia si utilizzano le iniezioni intravitreali.
Solo in alcuni casi, attentamenti selezionati dal medico oculista, il laser 2RT potrebbe essere utilizzato in combinazione alle iniezioni, o quando queste sono controindicate.

Quante volte bisogna sottoporsi al trattamento col laser 2RT?

Nella maggior parte dei casi, un solo trattamento laser risulta sufficiente per stabilizzare la situazione clinica del paziente. Se la maculopatia dovesse peggiorare, si può comunque ripetere il trattamento, in genere non prima dei 6 mesi.

Il Laser 2RT può essere pericoloso?

Il 2RT è un laser estremamente sicuro. Ad oggi, sono già diverse migliaia le persone nel mondo che si sono sottoposte al trattamento con il laser 2RT, e non è stato dimostrato finora alcun effetto avverso imputabile al laser.

Il Laser 2RT può far recuperare la vista?

Il trattamento con il 2RT può fermare, o quantomeno rallentare, la progressione della maculopatia, ma ci sono anche pazienti che hanno migliorato la visione. Molto dipende dal grado di evoluzione della malattia. Pertanto, prima si interviene, più alte sono le probabilità di mantenere la visione.
Anche nelle forme più avanzate con presenza di atrofia, quando la vista continua a peggiorare, il Laser 2RT sta dimostrando dei risultati promettenti, quantomeno nello stabilizzare la situazione.

Il trattamento Laser 2RT per maculopatia è un intervento doloroso?

Assolutamente no. È un trattamento molto ben tollerato, anche dai pazienti più anziani, e dura pochi minuti.

Quali sono le controindicazioni?

Non ci sono controindicazioni, né interazioni con altri farmaci. Inoltre, il trattamento non preclude altri tipi di interventi chirurgici successivi.

Si può viaggiare dopo il trattamento?

Sì, non ci sono limitazioni in tal senso. Tuttavia, il paziente trattato non può guidare lo stesso giorno del trattamento a causa della dilatazione pupillare. Sarà meglio poi munirsi di occhiali scuri, da usare dopo la dimissioni ed evitare intensi sforzi fisici per uno o due giorni. Non è necessario bendare l’occhio.

Perché questo trattamento non è disponibile presso gli ospedali pubblici?

Si tratta di una tecnologia molto avanzata, sviluppata di recente in Inghilterra e Australia. Come spesso accade con le nuove cure, è ad oggi disponibile solo in pochi centri d’avanguardia, tra cui il Centro Ambrosiano Oftalmico.

Il mio Oculista non ne ha mai sentito parlare!…

Gli studi clinici sul laser a nanosecondi 2RT sono molto recenti e sono pubblicati su riviste scientifiche internazionali. Tra le altre, la prestigiosa rivista Ophtalmology Retina, che ha pubblicato uno studio sul laser a nanosecondi proprio sul primo numero di quest’anno.

Chi è il medico che effettua il trattamento con il 2RT?

Al Centro Ambrosiano Oftalmico i trattamenti con il 2RT sono eseguiti dal Dott. Eugenio Sancin e dalla Dott.ssa Laura Sacchi.

Contattaci per maggiori informazioni.

Lucio Buratto vince il Premio AICCER 2017

Nei giorni 9, 10 e 11 Marzo 2017 si è tenuto al Palacongressi di Rimini AICCER 2017, il ventesimo congresso dell’Associazione Italiana di Chirurgia della Cataratta e Refrattiva.

Medaglia AICCER 2017 a Lucio Buratto

In occasione di AICCER 2017, il Dott. Lucio Buratto – direttore scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico –  ha vinto la Medaglia AICCER 2017 con la relazione “Chirurgia refrattiva: Dove stiamo andando?”, nella sessione Innovazione, R&D, Alta tecnologia, per le innovazioni apportate alla chirurgia refrattiva nazionale ed intternazionale.

Di seguito alcune foto del momento della consegna della medaglia, insieme al Dott. Roberto Bellucci e il Dott. Alessandro Mularoni, rispettivamente Presidente AICCER e Presidente del Congresso.

 

Lasik: il Dottor Lucio Buratto è stato fra i primi al mondo a utilizzarla

La tecnica LASIK  (Laser-ASsisted In situ Keratomileusis) è la tecnica Laser più utilizzata al mondo per correggere i difetti visivi come miopia, ipermetropia e astigmatismo ed il dottor Lucio Buratto, direttore scientifico di CAMO – Centro Ambrosiano Oftalmico di Milano è stato il primo oculista al mondo ad utilizzare il laser ad eccimeri nella modalità che poi ha preso il nome di Lasik.

La sua esperienza e il suo senso di innovazione lo hanno spinto a perfezionare poi ulteriormente la tecnica che oggi è la più utilizzata per correggere i difetti visivi, dando quindi un contributo fondamentale all’oftalmologia internazionale e diventando uno dei medici oculisti più apprezzati al mondo.

 La LASIK di oggi combina un taglio lamellare della cornea ( realizzato in alcune strutture ancora con metodi puramente chirurgici cioè con il microcheratomo e, nelle cliniche più all’avanguardia, con il modernissimo Laser a Femtosecondi,) all’impiego del Laser a Eccimeri per il modellamento della cornea tramite la fotoablazione.

L’operazione LASIK di oggi si suddivide in due parti:

  1. Si esegue una cosiddetta “incisione lamellare” sulla cornea, con il laser a femtosecondi.
  2. Successivamente, nella parte interna della cornea esposta, si effettua il trattamento con il laser ad eccimeri che corregge il difetto visivo. Infine, la lamella precedentemente incisa viene poi riposizionata senza necessità di sutura e senza bendaggio: basta un paio di occhiali da sole scuri

tecnica Lasik

Ma non è sempre stato così …ci sono voluti decenni di studi e perfezionamenti per arrivare alla metodica oggi utilizzata.

Vediamo insieme la storia affascinante di questa tecnica che ha cambiato il modo di vedere e ha permesso a milioni di persone nel mondo di eliminare i difetti visivi e vedere con i propri occhi senza l’uso di occhiali.

PRIMA DELLA LASIK

Le origini della Lasik sono da ricercare nella tecnica della cheratomileusi realizzata dal dottor José Barraquer di Bogotà nel 1949. Barraquer fu il primo a concepire l’idea di scolpire ( = modificare la forma )  la cornea per correggere i vizi di refrazione, ma eravamo ancora lontani dall’utilizzo del Laser. Per molti anni si fecero sperimentazioni e fu in quegli anni che vennero definiti i principi delle tecniche chirurgiche lamellari a scopo refrattivo valide ancora oggi.

In  un primo tempo la lamella corneale era dissezionata manualmente (poi congelata e solo in seguito modellata), si passò poi a una dissezione tramite uno strumento specifico, il microcheratomo (una specie di piccola pialla chirurgica motorizzata). E’ del  1958  il primo prototipo di microcheratomo inventato ed utilizzato da J. Barraquer.

La tecnica successivamente fu rivista e rielaborata da altri chirurghi che la resero, grazie anche all’avvento di nuove tecnologie, più semplice e più affidabile. Uno dei problemi maggiori della tecnica originale era la necessità di congelare la lamella dissezionata prima di poterla modellare: con la tecnica planare senza congelamento di Krumeich, si superò questo problema.

Il passo successivo fu l’esecuzione del taglio refrattivo in situ sulla cornea (usando ancora il microcheratomo) per accorciare i tempi dell’operazione e ottenere  un recupero post operatorio ancora più veloce ; ciò fu reso possibile dal dottor Louis Ruiz di Bogotá che introdusse la tecnica della cheratomileusi in situ, presentata  all’American Accademy of Ophtalmology a Dallas nel 1986.

L’AVVENTO DELLA LASIK COME TECNICA CHIRURGICA

Con i progressi del microcheratomo, la precisione della procedura aumentò, le complicazioni diminuirono, la tecnica cominciò a diffondersi tra un numero sempre maggiore di chirurghi corneali che erano comunque molto pochi. Con l’introduzione del laser ad eccimeri ad opera di Lucio Buratto la vecchia cheratomileusi venne completamente ripensata, associandola all’utilizzo del Laser.  Questa tecnica , chiamata allora ELISK = Excimer Laser Intra Stromal Keratomileusis  richiedeva ancora sutura e il dottor Pallikaris ebbe l’idea di non eseguire il taglio corneale sui 360° ma di lasciare una parte non tagliata, una cerniera, con lo scopo di evitare la sutura.

 Nel 1989 il dottor Lucio Buratto eseguì il primo intervento di associazione (mileusi-eccimeri) e nel 1991 Pallikaris, a Creta sviluppò la tecnica senza sutura con ablazione laser in situ, che venne chiamata Lasik.

Nel 1996 Buratto ha modificato la tecnica LASIK con l’introduzione della tecnica “Down-up Lasik”: il taglio non è più eseguito in senso orizzontale ma verticalmente.

Questa è la tecnica oggi più utilizzata al mondo e la si deve all’esperienza e al senso di innovazione e di visione del dottor Lucio Buratto.

Altri medici ed altre tecnologie, il laser a femtosecondi, perfezionarono poi questa tecnica che oggi è la più utilizzata al mondo per correggere i difetti visivi.

PERCHÉ’ È LA TECNICA Più UTILIZZATA AL MONDO?

Perché la LASIK è la tecnica più utilizzata al mondo per correggere difetti visivi come miopia, ipermetropia e astigmatismo ?

Perché, oltre che essere semplice e per nulla invasiva è eseguibile con poche gocce di collirio anestetico ; l’intervento dura solo pochi minuti ed  ha un decorso postoperatorio senza disturbi.

Il recupero visivo è rapido ed avviene in poche ore.

Se desiderate maggiori informazioni sull’intervento Lasik per correggere i difetti visivi scrivete a visite@camospa.it oppure chiamate lo 02 63 61 191.

 

Laser: vero e falso sulla chirurgia refrattiva

occhio

Sulla chirurgia refrattiva, vale a dire gli interventi Laser utili per eliminare difetti refrattivi come miopia, ipermetropia e astigmatismo, girano spesso falsi miti e informazioni errate che possono confondere, se non spaventare, chi è interessato a sottoporsi a questo tipo di chirurgia. Con l’aiuto del dottor Lucio Buratto, Direttore Scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico, proviamo a fare un po’ di chiarezza.

  1. Dopo l’intervento Laser il difetto può ritornare.

Falso. L’intervento laser per correggere la miopia è definitivo, ma va eseguito quando la miopia è stabilizzata. L’età in cui si stabilizza il difetto può variare, per questo è fondamentale fare una visita refrattiva approfondita nel corso della quale il medico potrà confermare o meno l’idoneità all’intervento. 

  1. Nello stesso intervento Laser per correggere la miopia, si possono correggere anche difetti associati come astigmatismo e ipermetropia.

Vero. Questi difetti, una volta trattati, saranno corretti per sempre.  Nel caso di difetti di grande  entità a volte può essere necessario fare un ritocco alcune settimane dopo l’intervento principale.

  1. Con l’intervento Laser vedrò meglio da vicino ma peggiorerò la vista da lontano.

Falso. Con il laser si possono correggere tutti i tipi di difetti refrattivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo), purché non siano troppo elevati, in modo efficace e sicuro e non si perde la vista o tantomeno si sviluppa un difetto refrattivo prima inesistente.

  1. Con l’intervento Laser si corre il rischio di rimanere ciechi.

Falso. L’operazione con il laser è un’operazione sicura. Sono più di vent’anni che i difetti refrattivi vengono corretti con il laser e la tecnica è stata continuamente e progressivamente migliorata riducendo i potenziali rischi. Ad oggi, sono stati operati più di 60 milioni di persone nel mondo. Come in qualsiasi intervento chirurgico, c’è un minimo rischio, per esempio il rischio di infezione, ma per quanto riguarda il laser tale complicazione è estremamente rara.
Abbastanza frequente è invece una temporanea secchezza oculare che solitamente si risolve nel giro di 2-3 mesi e qualche altro disturbo minore che solitamente spiega il medico in sede di visita.

  1. Dopo l’intervento, ci vogliono settimane prima di poter guidare e usare il pc.

Falso. Se l’intervento è realizzato con la tecnica Lasik, il paziente può riprendere già il giorno dopo le sue attività quotidiane, come leggere, usare il pc e persino guidare. Ciò perché la ferita è piccolissima e guarisce in poche ore. La Lasik è la tecnica più utilizzata al mondo per la correzione dei difetti visivi, comporta un rapido recupero visivo e anche una veloce guarigione, priva di particolari disturbi per il paziente.

Nei casi in cui invece viene impiegata la tecnica Prk, gli occhi impiegano almeno 4-5 giorni (ma non settimane!) per guarire dal trattamento laser, perché la ferita è superficiale e ampia, circa 8,0 mm di diametro.

  1. Tutti coloro che hanno difetti refrattivi si possono operare con il Laser

Falso. Non tutti sono idonei all’intervento Laser. Molti fattori concorrono a rendere l’occhio di un paziente operabile o meno: l’età, la stabilità del difetto visivo, la salute oculare generale, per citarne alcuni. Per questo è fondamentale sottoporsi a un’accurata visita refrattiva fatta da un medico oculista esperto in chirurgia refrattiva, nel corso della quale saranno svolti esami accurati per stabilire se il paziente può operarsi e indicare la tecnica migliore.

  1. La miopia elevata non si può operare

Falso. La miopia fino a 7 diottrie circa si corregge con il laser; oltre questo valore, fino a 15-16 diottrie, può comunque essere corretta con tecniche diverse ed ugualmente efficaci. In questo caso si impianta un cristallino artificiale, cioè una piccola lente che è inserita all’interno dell’occhio.
L’intervento è indolore e il recupero visivo avviene in tempi molto brevi (2-3 giorni).

  1. La miopia si può prevenire

Falso. Se la miopia è ereditaria, si può fare ben poco per prevenirla. Negli altri casi può insorgere più avanti nel tempo ma non si può comunque prevenire la sua comparsa.

Si può evitare certamente il peggioramento cercando di compiere attività a distanze diverse, non solo ravvicinate, e privilegiare, soprattutto da piccoli, quando la vista è in fase di sviluppo e deve ancora stabilizzarsi, attività all’aperto che contribuiscano a sviluppare la visione da lontano.

Non esistono cure definitive per la miopia: ad oggi l’unica alternativa per ridurla o eliminarla è rappresentata dalla chirurgia refrattiva, tramite l’impiego di tecniche laser o l’impianto di cristallini artificiali. Da qualche tempo si sta sperimentando l’uso di atropina, normalmente utilizzata per dilatare le pupille e che ha dimostrato in alcuni casi di poter contrastare il progredire della miopia. Ma siamo ancora alle fasi sperimentali e ci vorranno ancora altri studi per confermare la validità di questa terapia che comunque non è priva di inconvenienti.

  1. Se il paziente muove gli occhi durante l’intervento, possono insorgere complicazioni.

Falso. Grazie al sistema eye tracker, il laser segue i movimenti dell’occhio: se questo si muove troppo il laser si interrompe, mentre in caso di piccoli spostamenti, il laser prosegue il lavoro senza errori, in quanto è sincronizzato con l’occhio.

  1. Con il laser a femtosecondi non si utilizzano più lame per effettuare l’intervento

Vero. Fino a pochi anni fa, nella Lasik, per creare lo “sportello” nella cornea idoneo ad applicare il laser ad eccimeri per la correzione del difetto, si utilizzavano lame, come il microcheratomo (ad oggi ancora impiegato in alcune cliniche).  Oggi, nei centri di eccellenza, si utilizza invece il laser a femtosecondi una tecnologia di ultima generazione che è in grado di emettere raggi di luce coerente in tempi incredibilmente brevi (miliardesimi di secondo) in aree estremamente piccole ed è dotato di energia molto elevata, in grado cioè di trasformare il tessuto in gas. Il Laser a femtosecondi è sostanzialmente un raggio di luce che taglia al posto di una lama metallica, con maggior precisione e in completa sicurezza.

  1. La LASIK è la tecnica di correzione dei difetti visivi più usata al mondo

Vero. La LASIK è la procedura più utilizzata al mondo quando si desidera correggere la miopia, l’astigmatismo e l’ipermetropia leggeri e medi.

I vantaggi del trattamento LASIK:

  • L’operazione è eseguita in anestesia topica, con solo gocce di collirio;
  • Si effettua in regime ambulatoriale, pertanto non è necessario il ricovero;
  • È indolore;
  • Non richiede l’uso di strumenti taglienti;
  • Non è necessario bendare l’occhio;
  • Ha tempi di guarigione e recupero sono molto rapidi;
  • Assenza di dolore post-operatorio.

Per maggiori informazioni e per chiarire eventuali dubbi, potete contattare il Centro Ambrosiano Oftalmico allo 026361191 oppure scrivere a visite@camospa.it.

 

Foto by Laitr Keiows