Quale tecnica di chirurgia refrattiva scegliere?

Ad un non addetto ai lavori, chirurgia refrattiva può significare “tutto e niente”. Innanzitutto perché il termine “chirurgia” potrebbe far pensare a chissà quali operazioni invasive mentre, come andremo in seguito a chiarire, nella grande maggioranza dei casi l’intervento per la correzione dei difetti visivi si esegue con l’ausilio di moderni strumenti laser. In secondo luogo, perché la chirurgia refrattiva include non una singola tecnica, ma un insieme di tecniche per la correzione permanente dei difetti visivi. Sarà quindi necessario individuare quale tecnica di chirurgia refrattiva scegliere con riferimento alle proprie esigenze personali.

Entriamo dunque nel merito dell’argomento, cercando di fare chiarezza, a beneficio di chi si avvicini per la prima volta all’idea di correggere i propri difetti visivi in modo permanente.

Partiamo dal principio: i difetti visivi

Cosa sono, come si manifestano, si possono sempre correggere? 

I difetti visivi o refrattivi – miopia, ipermetropia ed astigmatismo – sono tutti i disturbi della visione che ci portano a non vedere bene come vorremmo. Sono causati nella maggior parte dei casi da un’errata localizzazione del punto di fuoco dell’immagine che, invece che venire a cadere sulla retina, è spostato rispetto ad essa in avanti, in indietro, oppure è decentrato. A questi difetti visivi si aggiunge anche la presbiopia, che si manifesta intorno ai 40 anni e che è dovuta ad una perdita di flessibilità del cristallino, con conseguente difficoltà nella corretta messa a fuoco degli oggetti posti a distanza medio-ravvicinata. Tutti i difetti possono essere corretti grazie alla chirurgia refrattiva.

L’interessante varietà di tecniche e soluzioni oggi disponibili, consente di:

  • correggere uno o più difetti assieme;
  • correggere difetti di qualunque entità;
  • recuperare un’ottimale capacità visiva;
  • regalare l’indipendenza dagli occhiali da vista.

Quali sono le tecniche maggiormente in uso in fatto di chirurgia refrattiva?

Le tecniche più usate per la correzione permanente dei difetti visivi sono due, e prendono il nome di PRK e FemtoLASIK. In entrambi i casi prevedono l’uso di moderni strumenti laser e riescono a correggere efficacemente i difetti visivi. Semplificando:

  • nella PRK l’intervento è eseguito in toto con un laser ad eccimeri che, lavorando per ablazione (cioè per sottrazione di tessuto), scolpisce la cornea così da correggere i difetti visivi e riportare il punto di fuoco nella sua posizione corretta.
  • nella FemtoLASIK lo stesso obiettivo è raggiunto con il laser ad eccimeri in abbinamento al laser a Femtosecondi. In poche parole, quest’ultimo consente di aprire il flap, una sorta di finestrella sullo strato più superficiale della cornea, e di raggiungere la parte sottostante dove andrà poi ad intervenire il laser ad eccimeri. Al termine dell’intervento, il flap sarà ricollocato in sede, senza necessità di punti di sutura o bendaggi.

Cosa succede se un paziente ha un difetto visivo molto marcato?

Anche i difetti visivi di entità medio alta (al di sopra delle 7 diottrie, indicativamente) sono correggibili in modo permanente grazie alla chirurgia refrattiva. In questi casi, è possibile ricorrere ad altre tipologie di tecniche. Per fare un esempio, è possibile abbinare una delle tecniche sopra descritte (PRK o FemtoLASIK) alla correzione tramite lente intraoculare, che regala una capacità visiva ottimale anche nel caso di difficoltà visive molto marcate (come una miopia forte, per esempio).

Dunque, quale tecnica di chirurgia refrattiva scegliere?

Per sapere qualche tecnica di chirurgia refrattiva scegliere per ritrovare un’ottimale qualità visiva e per ottenere l’indipendenza dagli occhiali, è necessario sottoporsi ad una visita oculistica specialistica.

Compito dell’oculista specialista è quello di:

  • valutare lo stato di salute oculare nel suo complesso;
  • stabilire l’idoneità del paziente rispetto all’intervento;
  • indicare quale sia la tecnica da preferire;
  • parlare con il paziente in merito alle sue aspettative.

Leggi anche: la nuova chirurgia refrattiva, tecniche e strumenti per risultati impeccabili

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Hai sentito parlare di chirurgia refrattiva e vorresti incontrare uno specialista, per capire se potrebbe fare al caso tuo? Prenota una visita oculistica specialistica chiamandoci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191. Saremo lieti di rispondere ad ogni tua domanda.

La visita oculistica: tutto quello che c’è da sapere

La visita oculistica è uno dei capisaldi della salute oculare. Il suo scopo è duplice: preventivo e curativo. Prenderla in considerazione solamente al sopraggiungere di disturbi oculari e dimenticarsene per tutto il resto della propria vita, è decisamente sbagliato. Così come lo è considerarla una semplice misurazione della vista. Insomma, è forse giunto il momento di fare chiarezza intorno alla visita oculistica, spiegando che cos’è, come si svolge e perché è così utile.

Perché la visita oculistica è importante

La visita oculistica è il primo passo per preservare la propria salute oculare, così come la propria autonomia e la propria indipendenza personale. Il benessere oculare va mantenuto e custodito con le giuste cure ed attenzioni perché può esercitare un forte impatto sulla qualità della nostra vita. Si potrà immaginare che i difetti visivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia) siano le maggiori insidie capaci di mettere a repentaglio la capacità visiva, ma non è così: la gamma delle patologie oculari – alcune di esse anche piuttosto comuni – che possono manifestarsi nel corso della vita, è ben più ampia. Ecco perché, anche in quest’ambito, prevenzione e diagnosi precoce sono davvero le parole d’ordine. Per stare bene sempre, e molto a lungo. 

In cosa consiste una visita oculistica specialistica

La salute oculare: non solo diottrie…

Una visita oculistica seria non è una semplice “misurazione” della vista. E’ molto di più. La visita è solitamente preceduta da un colloquio durante il quale l’oculista o il suo assistente raccolgono informazioni utili su di noi, sul nostro passato clinico, su eventuali sintomi, disturbi o patologie dai quali siamo affetti, sul nostro stile di vita. La visita vera e propria, poi, include una serie di esami diagnostici durante i quali l’oculista osserva attentamente tutte le strutture oculari. L’occhio umano si compone di tante preziosissime parti che, proprio come in un delicato ingranaggio, ci consentono di godere del dono della vista: palpebre, cornea, cristallino, retina, macula… La diagnostica messa in campo durante una visita oculistica specialistica si avvale oggi di strumenti altamente tecnologici pensati proprio per fornire una serie di dati utili all’osservazione delle strutture oculari ed alla valutazione della loro salute e del loro buon funzionamento.

Quali sono gli esami svolti durante una visita oculistica specialistica?

Durante una visita oculistica specialistica si eseguono una serie di esami diagnostici non invasivi. Tra questi, citiamo l’esame della lampada a fessura, l’autorefrattometria, la tonometria, l’esame dell’acuità visiva, l’esame del fondo oculare. A questi, laddove lo specialista lo ritenga necessario, se ne possono aggiungere molti altri, come, per fare qualche esempio, l’OCT, la fluorangiografia, la topografia corneale, la retinografia

Quando sottoporsi ad una visita oculistica?

A partire dalla prima infanzia, sino all’età avanzata, la salute oculare passa attraverso una serie di tappe imprescindibili. I difetti visivi ed alcune tra le patologie più comuni fanno tradizionalmente la loro comparsa in epoche ben precise delle nostre vite. Si pensi, per fare qualche esempio tra i più noti, al cosiddetto occhio pigro tipico dell’età pediatrica, alla presbiopia che fa capolino intorno ai 40 anni, o alla cataratta, patologia tipica dell’età matura.

Leggi anche: benessere visivo, età dopo età tutte le tappe della prevenzione

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Intervento laser per ipermetropia

ipermetropia - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

L’ipermetropia è un difetto visivo che consente di vedere tutto sommato bene da lontano, ma non altrettanto da vicino. Il paziente giovane spesso non si rende nemmeno conto di essere ipermetrope, perché il suo occhio riesce a compensare la carenza visiva. Questo accade perché il cristallino di un occhio giovane è molto flessibile e pertanto riesce riportare il fuoco nella posizione corretta. Mano a mano che gli anni avanzano, però, questa flessibilità viene meno, mentre l’ipermetropia peggiora. E’ allora che, spesso, il paziente si accorge che qualcosa non va. Le soluzioni definitive però esistono.

Sintomi e soluzioni dell’ipermetropia

Alla luce di quanto detto sopra, l’ipermetropia può, in un certo senso, prendere in contropiede anche chi era convinto di vederci davvero bene. I sintomi che la possono accompagnare sono fatica a vedere bene da vicino, lacrimazione, mal di testa, dolore agli occhi. Le soluzioni possono essere tanto temporanee quanto permanenti. La scelta di orientarsi verso una soluzione temporanea o permanente dipende dal tipo di occhio, dalle esigenze del paziente, dalla sua età. Per questo tipo di decisione, non si può prescindere da una visita oculistica specialistica ben approfondita.

Cosa deve fare chi desidera optare per la soluzione permanente dell’ipermetropia?

L’ipermetropia, al pari di tutti gli altri difetti visivi, è risolvibile il modo permanente con l’aiuto del laser. Le tecniche ad oggi in uso per la correzione permanente dell’ipermetropia prendono il nome di PRK e FEMTOLASIK. Si tratta di due soluzioni ugualmente efficaci ed altissimo apporto tecnologico, che differiscono tra di loro per la tecnica d’esecuzione.

Il primo passo per accertare l’idoneità a questo tipo di intervento è una visita oculistica specialistica, durante la quale il medico valuterà:

  • la stabilità del difetto visivo (impossibile in età pediatrica o puberale);
  • un buon stato di salute oculare (non si è affetti da patologie oculari come glaucoma, cheratocono, ecc);
  • un buon stato di salute generale;
  • il sufficiente spessore della cornea (l’intervento laser si esegue a livello di cornea).

Leggi anche: laser, sei il candidato ideale?

Correzione laser dell’ipermetropia: un intervento, molteplici vantaggi

Un altro vantaggio interessante offerto dall’intervento laser per la correzione permanente dell’ipermetropia è che, assieme ad essa, si possono contestualmente risolvere anche altri difetti visivi, come miopia, astigmatismo ed anche presbiopia.

Riassumendo, i 5 vantaggi dell’intervento laser per la correzione dell’ipermetropia, sono:

  1. la durata: l’intervento corregge il difetto visivo in modo permanente;
  2. il recupero della qualità visiva: il paziente torna a vedere bene tanto da vicino quanto da lontano;
  3. la possibilità di scegliere tra 2 tecniche d’avanguardia (in accordo con lo specialista);
  4. l’elevatissimo apporto tecnologico di entrambe le tecniche;
  5. la possibilità di correggere anche altri difetti visivi (purché stabili).

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Lenti intraoculari: quanto sono sicure

Lenti intraoculari - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

La prima lente intraoculare al mondo fu impiantata a Londra nel lontano 1949 da Sir Harold Ridley. Da allora, il mondo delle biotecnologie applicate alla medicina oftalmica ha fatto davvero passi da gigante. Il risultato è una vasta gamma di lenti intraoculari altamente innovative e performanti, capaci di rispondere ad una sempre più ampia rosa di esigenze. Una realtà ben lontana da quella che Sir Ridley avrebbe anche minimamente potuto immaginare. 

Lenti intraoculari: non solo cataratta

E’ abbastanza comune tra i non addetti ai lavori associare il concetto di lenti intraoculari a quello di intervento di cataratta. E’ noto infatti che, durante l’intervento di cataratta, il cristallino oramai opacizzato viene rimosso e sostituito con una nuova lente artificiale. Una lente intraoculare appunto. Ma la realtà è ben più vasta e ben più interessante.

1 – Quando l’intervento di cataratta diventa personalizzabile

Innanzitutto conviene sapere che l’intervento di cataratta apre al paziente una varietà di possibilità davvero inimmaginabili in fatto di risoluzione dei propri problemi visivi. Impiantando una lente intraoculare nel corso dell’intervento di cataratta, è possibile infatti personalizzare la procedura e risolvere anche eventuali difetti visivi. La lente intraoculare avrà dunque un duplice scopo:

  1. restituire una visione ottimale, nitida e ben definita, in virtù della perfetta trasparenza del cristallino artificiale;
  2. consentire di risolvere in modo permanente uno o più difetti visivi, grazie al potere diottrico della lente in questione.

2 – Le lenti intraoculari non sono “prerogativa” dei pazienti in età matura o avanzata

In secondo luogo, non tutti sanno che l’impianto di un cristallino artificiale o lente intraoculare non è “prerogativa” dei pazienti in età matura o avanzata. Un paziente in giovane età con uno o più difetti visivi piuttosto marcati può affrontare un intervento di sostituzione del cristallino oppure di “aggiunta” di una lente intraoculare tutta nuova capace di ovviare ai difetti visivi (tecnica dei due cristallini).

Lenti intraoculari: dispositivi versatili ed altamente sicuri

Quanto spiegato sopra ci dà la misura della straordinaria versatilità di un dispositivo medico-chirurgico capace di rispondere alle esigenze ad una sempre più ampia gamma di pazienti.

Ma le lenti intraoculari vanno bene davvero per tutti? Sono davvero sicure? Comportano rischi o controindicazioni? Sono domande abbastanza comuni. E allora, rispondiamo a questi quesiti:

Perché le lenti intraoculari sono altamente sicure

Può capitare di sentirsi insicuri rispetto all’idea di ricevere una lente intraoculare perché, in fondo, si tratta pur sempre di un corpo estraneo. Tuttavia, a differenza delle prime lenti intraoculari, quelle moderne sono sottilissime, molto flessibili e facili da impiantare. Infine, interesserà sapere che sono altamente tollerate: le possibilità di rigetto sono inesistenti in quanto i materiali sono sicuri e biocompatibili.

Ma allora, davvero non ci sono rischi, ma solo vantaggi?

Le lenti intraoculari sono altamente vantaggiose e particolarmente sicure per i motivi sopra descritti. Scegliere una clinica d’eccellenza ed uno specialista di grande e comprovata esperienza, vi consentirà, ad ogni modo, di “dormire su due cuscini”. Avrete la certezza di mettervi nelle mani giuste, di sapere che la lente prescelta è davvero quella che calza a pennello rispetto alle vostre esigenze e che la sua qualità risponde a quanto di meglio oggi il mercato abbia da offrire.

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Chirurgia refrattiva, opinioni e domande frequenti

chirurgia refrattiva opinioni - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

La chirurgia refrattiva è quell’insieme di trattamenti che permettono di risolvere in modo permanente uno o più difetti visivi. Procedure che oggi si eseguono, nella pressoché totalità dei casi, con l’ausilio del laser. In fatto di chirurgia refrattiva, le opinioni di chi si è sottoposto ad un intervento sono sempre molto utili. Ma ancor di più sono le risposte alle domande che più frequentemente si fanno sul tema. Vediamone alcune. 

1 – La chirurgia laser è indicata per correggere qualunque difetto visivo?

Miopia, ipermetropia, astigmatismo e non solo

La prima tra le domande frequenti sulla chirurgia refrattiva riguarda naturalmente la natura dei difetti che si possono correggere. Grazie alla chirurgia refrattiva è possibile correggere in modo permanente qualunque difetto visivo, anche più d’uno contemporaneamente. Per difetto visivo si intende miopia, ipermetropia ed astigmatismo. A questi tre possiamo aggiungere anche la presbiopia, un difetto di accomodazione che, a tutti gli effetti, si presenta come un difetto visivo vero e proprio.

2 – Qual è l’entità dei difetti visivi che si possono correggere con la chirurgia refrattiva?

Uno o più difetti, di entità lieve, media o forte

La chirurgia refrattiva permette di correggere uno o più difetti visivi di entità lieve o media. Anche i difetti di entità particolarmente forte si possono correggere in modo permanente: in quel caso, potrebbe essere auspicabile abbinare ad trattamento di chirurgia laser anche la sostituzione del cristallino, o l’inserimento di lenti intracorneali.

Tuttavia, ecco un consiglio: non formatevi mai opinioni solamente a partire da quel che vi hanno raccontato amici o parenti oppure da quel che avete letto qua e là: è sempre fondamentale recarsi dall’oculista e sottoporsi ad una visita specialistica approfondita ed accurata. Nel corso del colloquio con l’oculista, vi saranno esposte tutte le soluzioni che calzano rispetto al vostro stato di salute ed alle vostre aspettative personali.

3 – Quali e quanti trattamenti di chirurgia refrattiva esistono per la correzione permanente dei difetti visivi?

Chirurgia laser sicura e personalizzabile

I trattamenti che oggi la chirurgia oculare mette a disposizione sono differenti e rispondono alle esigenze di chi soffre di uno o più difetti visivi, di lieve, media o forte entità. Tra le soluzioni d’avanguardia più utilizzate citiamo la PRK e la LASIK. Si tratta di trattamenti differenti sia per tecnologia che per tecnica. La scelta della soluzione migliore per le vostre esigenze andrà fatta in accordo e dietro consiglio del vostro oculista. Ciascuna di esse è altamente affidabile, sicura e capace di risolvere i difetti visivi in modo permanente. E non solo: entrambe sono altamente personalizzabili, sulla base di diversi fattori. Tra questi, citiamo lo stato di salute visiva del paziente, ma anche le sue esigenze specifiche e le sue aspettative nei confronti dell’intervento.

4 – Si può eseguire il trattamento su entrambi gli occhi nella stessa seduta?

Trattamenti laser effettuabili su entrambi gli occhi

Certamente. A differenza di quanto accade per altri interventi di chirurgia oculare, gli interventi laser con PRK oppure con Femto-LASIK si possono eseguire contestualmente su entrambi gli occhi.

5 – La correzione dei difetti visivi è davvero permanente?

Un “ritocco” non è mai un secondo intervento

Si, la correzione dei difetti visivi è permanente. Può capitare, molto raramente e qualora il paziente fosse affetto da difetti visivi davvero molto marcati, che si renda necessario “ritoccare” il trattamento. Niente paura: non si tratta di un secondo intervento, ma solo di una breve seduta laser.

6 – L’intervento di chirurgia refrattiva è doloroso?

Poche gocce di collirio sono sufficienti ad affrontare il trattamento senza dolore

Prima dell’intervento di chirurgia refrattiva e qualunque sia la tecnica prescelta, al paziente si somministrano poche gocce di collirio anestetico. Queste sono sufficienti ad affrontare il trattamento senza dolore ed in totale serenità.

7 – Quanto tempo dura la convalescenza dopo un intervento di chirurgia refrattiva?

La convalescenza ha una durata differente a seconda della tecnica prescelta. Si va da qualche ora appena, fino a qualche giorno. Già all’indomani, comunque, è possibile cominciare ad apprezzare l’esito dell’intervento.

8 – Dopo l’intervento potrò davvero fare a meno degli occhiali?

Vivere senza occhiali: un desiderio che può trasformarsi in realtà

Ecco un’altra tra le più “classiche” domande frequenti sulla chirurgia refrattiva. La maggioranza delle persone che si avvicinano alla chirurgia refrattiva lo fa proprio perché spinta dal desiderio di eliminare gli occhiali dalla propria vita una volta per tutte. Un desiderio che può diventare una realtà tangibile.

9 – L’intervento di chirurgia refrattiva è rischioso?

Un intervento altamente sicuro da affrontare con la giusta dose di realismo

L’intervento di chirurgia refrattiva va affrontato con la giusta dose di consapevolezza e con un approccio serio e realistico verso i risultati che vi potrà regalare. I rischi tuttavia sono davvero minimi, anche in virtù delle tecnologie d’avanguardia impiegate, che offrono livelli davvero elevati di precisione, igiene e sicurezza. Pertanto possiamo affermare senza esitazione che la chirurgia refrattiva non è rischiosa.

10 – Dove sottoporsi ad un intervento di chirurgia refrattiva?

Informarsi bene oggi mette al riparo da spiacevoli sorprese domani

Scegliere di sottoporsi ad un intervento di chirurgia refrattiva è una decisione da prendere in modo serio e ponderato. In fatto di chirurgia refrattiva le opinioni dei propri cari contano, ma il parere di un oculista esperto lo è senza dubbio ancor di più. Il consiglio è quello di rivolgersi a centri d’eccellenza dotati di chirurghi esperti ed aggiornati e di tecnologie d’avanguardia.

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In merito alla chirurgia refrattiva le opinioni di chi si è sottoposto al trattamento laser sono sicuramente interessanti anche dal punto di vista “umano” ed emotivo. Ma ancor più interessanti sono le risposte alle domande frequenti che spesso ci si pone sul tema. Naturalmente, le domande frequenti sulla chirurgia refrattiva sarebbero ancora molte, l’argomento è molto vasto e ciascun paziente ha caratteristiche, aspirazioni, punti di vista differenti. Per qualunque domanda o per prenotare una visita oculistica specialistica chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 all 19.00 allo 02 6361 191.

 

Laser agli occhi: 10 cose da sapere

laser agli occhi - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Laser agli occhi: l’intervento per la correzione permanente di miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia può apportare innumerevoli vantaggi. In primis, quello di poter finalmente fare a meno degli occhiali, ma non solo. L’argomento è vasto, così come sono diverse le cose che conviene sapere nel momento in cui si comincia a maturare l’idea di affrontarlo. E allora, ecco 10 cose da sapere sul laser. Si tratta di informazioni utili da sapere quando ci si avvicina per la prima volta all’idea di sottoporsi ad un trattamento laser agli occhi. Non dimentichiamo, però, che le informazioni più accurate ed approfondite, ma soprattutto riferite al vostro stato peculiare di salute, ve le fornirà naturalmente l’oculista.

Alcune informazioni utili per chi desidera avvicinarsi all’idea dell’intervento laser agli occhi per la correzione definitiva dei difetti visivi

10 cose da sapere sul laser agli occhi

  1. Se il difetto visivo non è stabile, allora non sarà possibile sottoporsi al trattamento. I trattamenti laser si eseguono solamente quando i difetti visivi hanno raggiunto il loro “punto d’arrivo”;
  2. Analogamente al punto 1, chi ha meno di 20 anni potrebbe dover pazientare ancora un po’. Spesso, a quest’età, i difetti visivi sono ancora nella loro fase evolutiva;
  3. L’intervento laser agli occhi non è doloroso. Qualunque tecnica si scelga, si tratta di un intervento di breve durata, che si esegue in regime ambulatoriale;
  4. L’anestesia viene somministrata localmente tramite un collirio. Non è necessario ricorrere ad altri tipi di anestesia;
  5. Esistono diverse tecniche: quelle maggiormente in uso sono la PRK e la Femto-LASIK. L’oculista avrà cura di illustrarle nel dettaglio e, dopo una visita accurata ed un colloquio approfondito, la decisione su quale tecnica sia più indicata sarà presa in accordo con lui;
  6. L’intervento viene eseguito con l’ausilio di computer e di strumentazione di altissima tecnologia;
  7.  Il recupero sarà piuttosto veloce, ma i tempi potrebbero variare lievemente da tecnica a tecnica;
  8. Per qualche giorno si dovrà indossare un paio di occhiali da sole;
  9. Le tecniche oggi in uso consentono di correggere anche più difetti visivi contestualmente;
  10. Non saranno applicati punti di sutura.

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Se hai voglia di approfondire l’argomento e vuoi conoscere più da vicino le tecniche per la correzione permanente dei difetti visivi, la prima cosa che dovrai fare è fissare un appuntamento per una visita oculistica specialistica. Per farlo, puoi chiamarci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.

 

Chirurgia refrattiva: 4 domande frequenti

chirurgia refrattiva - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Stai pensando di fare qualcosa per risolvere i tuoi difetti visivi in modo definitivo? Non hai ancora avuto modo di informarti bene in merito agli interventi laser che oggi la chirurgia oculare offre? Nelle righe che seguono, troverai 4 domande frequenti in merito ai più diffusi interventi per la correzione permanente dei difetti visivi. Informarsi presso fonti autorevoli ed attendibili, capaci di spiegare temi come questi anche in modo semplice, può essere un primo passo per conoscere più da vicino il mondo della chirurgia refrattiva.

1 – Chi può sottoporsi all’intervento laser?

Non tutti possono sottoporsi all’intervento laser. Prima di prendere la tua decisione, dovrai sottoporti ad un’accurata e meticolosa visita oculistica specialistica che includerà un percorso diagnostico ben approfondito. In questo modo l’oculista saprà valutare la tua idoneità all’intervento. Ma perché non tutti possono sottoporsi all’intervento laser? Tutti gli interventi di chirurgia refrattiva non presentano controindicazioni, ma se i difetti visivi non sono stabili e sono ancora in fase evolutiva, sarà opportuno soprassedere e rimandare. Anche un apparato visivo con caratteristiche che lo rendono inadatto all’intervento può essere d’ostacolo. Ecco perché, dopo aver raccolto le informazioni che ritieni utili per avvicinarti al mondo della chirurgia refrattiva, non potrai esimerti dalla visita e dal colloquio con lo specialista.

2 – Cosa succede se durante l’intervento mi muovo?

Sei stato dichiarato idoneo ed è giunto il giorno del tuo trattamento laser, ma nonostante gli approfonditi colloqui preoperatori con il chirurgo e le mille attenzioni del personale attorno a te, sei ancora preoccupato. E’ normale. Devi sapere che oggi con le moderne tecnologie se dovessi muovere la testa o gli occhi durante l’intervento, non succede nulla. Devi tossire? Starnutire? Non riesci più a stare fermo? Il chirurgo interromperà l’esecuzione e la riprenderà senza che il tuo apparato visivo abbia subito alcuna conseguenza.

3 – Operarsi agli occhi è doloroso?

Ecco un’altra delle domande frequenti sulla chirurgia refrattiva. Nell’immaginario collettivo un intervento di chirurgia oftalmica potrebbe sembrare qualcosa di poco piacevole. Tutt’altro: se hai avuto modo di incontrare qualcuno che lo ha già affrontato, scoprirai che durante il trattamento – che dura davvero pochi minuti – non sentirai alcun dolore. Vale la pena di ricordare, inoltre, che gli interventi di chirurgia refrattiva si eseguono oggi con l’ausilio di potenti e sofisticati strumenti laser ed in totale assenza di strumenti taglienti.

4 – Se ho più difetti refrattivi, dovrò sottopormi a più trattamenti?

L’ultima tra le più comuni domande frequenti sulla chirurgia refrattiva ha a che fare con la fattibilità pratica del trattamento. Quanti trattamenti saranno necessari se ho più di un difetto visivo? Ne basterà uno. Con un solo trattamento laser potrai fare a meno di lenti a contatto e occhiali da vista e risolvere in modo permanente più difetti visivi. Se sei miope ed astigmatico, per fare un esempio, potrai risolvere entrambi i problemi in una sola seduta.

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Le risposte alle domande frequenti sulla chirurgia refrattiva hanno soddisfatto la tua curiosità? Hai altri dubbi? Siamo a tua disposizione. Chiamaci per prenotare un colloquio con uno specialista dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.

 

 

 

Miopia, la parola all’esperto: intervista a Lucio Buratto

miopia - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

La miopia è il difetto visivo più diffuso al mondo. Fattori genetici, endocrini, razziali, ambientali, sono sicuramente tra i responsabili di un fenomeno che sta assumendo sempre più i contorni di “un’epidemia”. Con essi, forse anche uno stile di vita sempre più incline all’uso di device elettronici per diverse ore al giorno e molti più anni trascorsi sui libri di quanto non si facesse qualche decennio fa, a scapito del tempo trascorso all’aria aperta. Ma cosa si può fare per “arginare” il fenomeno? Ed una volta scoperto di essere miopi, quali sono le soluzioni possibili? Abbiamo rivolto qualche domanda al nostro direttore scientifico, il dottor Lucio Buratto. 

Dottor Buratto, ci può spiegare cos’è la miopia?

In un occhio sano, i raggi luminosi penetrano nell’occhio attraverso la cornea ed il cristallino e vanno a focalizzarsi sulla retina, generando una visione normale. Quando l’immagine non va a fuoco sulla retina, ma cade davanti ad essa, si ha un difetto visivo chiamato miopia. Il risultato è che il soggetto miope riesce a vedere bene da vicino, ma ha delle difficoltà nella visione da lontano. La miopia in molti casi si corregge con un occhiale da vista oppure con una lente a contatto; in altri, invece, si può ricorrere ad un trattamento laser.

Chi può andare incontro a miopia?

La miopia è un difetto visivo che può colpire praticamente tutti, e che oggi è davvero molto diffuso. Può fare il suo esordio in età pediatrica, e progredire con l’avanzare del tempo. Solitamente i difetti visivi trovano una loro stabilità dopo i 20 anni circa, ed è allora che si può valutare di intervenire con il laser per correggerla. Oggi sono sempre di più i bambini affetti da miopia, complice uno stile di vita che li tiene molto più incollati ai videogiochi ed ai libri, in ambienti chiusi. Se un bambino strofina gli occhi, sembra impacciato o nervoso, avvicina molto gli oggetti al viso per vederli, forse non vede bene. Il consiglio che diamo generalmente è di fare una visita dal medico specialista oculista e poi cercare di fare tanta prevenzione sin dall’infanzia.

Quali sono le tecniche di correzione della miopia?

La miopia molto lieve si può correggere ottimamente con un occhiale da vista oppure con lenti a contatto. Quando il difetto comincia a diventare più impattante, è associato ad altri problemi visivi (come astigmatismo, per esempio), o il paziente semplicemente “vive male” il suo rapporto con gli occhiali, si può e si deve valutare di intervenire con un trattamento laser. Le tecniche che attualmente usiamo per la correzione della miopia da lieve a media sono chiamate PRK e Femto-Lasik. Sono entrambe sicure ed indolori, e consentono al paziente di recuperare un’ottima capacità visiva e di poter fare a meno degli occhiali.

Dottore, e se la miopia è molto forte?

In caso di miopia forte, detta anche malattia miopica, si ricorre ad altre tecniche, che intervengono non più (o non solo) sulla cornea. In tal caso, se il paziente è di età inferiore ai 40-50 anni, si può inserire nell’occhio una piccola lente (simile ad una lente a contatto), se di età superiore si può prendere in considerazione l’impianto di un cristallino artificiale dopo aver rimosso quello umano che solitamente a questa età lavora poco. Nel caso di una miopia molto forte o associata ad altri difetti visivi, ogni singolo caso andrà valutato con attenzione, ma le soluzioni ci sono quasi sempre.

E se si soffre anche di altri difetti visivi?

Chi soffre di altri difetti visivi concomitanti alla miopia, può ugualmente valutare con uno specialista la possibilità di sottoporsi ad un intervento per la correzione permanente di tutti i difetti in un’unica soluzione.

La correzione laser dell’ipermetropia

ipermetropia - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

L’ipermetropia fa parte dei cosiddetti vizi o difetti visivi, ovvero gli errori di messa a fuoco del nostro apparato visivo. Vediamo in questo breve articolo quali sono le caratteristiche dell’ipermetropia, e come risolverla in modo permanente. 

Ipermetropia, cos’è?

Come detto, l’ipermetropia è un difetto di messa a fuoco dell’immagine sulla retina. In condizioni normali, i raggi di luce penetrano nell’occhio attraversando la cornea ed il cristallino e vanno a focalizzarsi sulla retina. Nell’occhio ipermetrope il fuoco non cade correttamente sulla retina, ma al di là di essa. Il risultato è una visione buona da lontano, ma difficoltosa nella distanza ravvicinata. Quando l’ipermetropia è lieve o il paziente è ancora in giovane età, l’occhio fa un piccolo sforzo e, grazie al processo di accomodazione, riesce comunque a correggere il fuoco ed a vedere ugualmente bene anche da vicino. Diverso è il discorso nel caso di una ipermetropia media o elevata, oppure nel caso in cui il paziente sia già oltre i 40 anni ed abbia una ridotta capacità accomodativa.

La correzione definitiva dell’ipermetropia

L’ipermetropia da lieve a media e da media a forte (oppure abbinata ad altri difetti visivi) si può risolvere in modo permanente. In che modo? Le tecniche che si possono usare sono 3:

PRK

La PRK è una tecnica che possiamo definire “storica” nell’ambito della chirurgia refrattiva. La si applica con successo sin dagli anni Novanta, quando il laser ad eccimeri ha fatto la sua comparsa nel settore della chirurgia oftalmica. L’intervento viene eseguito previa anestesia topica (collirio anestetico) e prevede che il laser ad eccimeri, lavorando per ablazione, “modelli” la cornea opportunamente per riportare il fuoco nella posizione corretta.

LASIK

La tecnica Lasik viene eseguita, al pari di quella sopracitata, sulla cornea. Tuttavia, l’intervento non viene eseguito interamente dal laser ad eccimeri. Il laser interviene sulla cornea solo dopo che è stata aperto il flap, una sorta di “finestrella” sul suo epitelio, ovvero sulla parte più superficiale della membrana. L’apertura della finestrella può avvenire in modo meccanico oppure con l’ausilio di un laser di ultima generazione, chiamato laser a femtosecondi. Quest’ultimo è disponibile, ad oggi, solamente in alcuni centri d’eccellenza, come il Centro Ambrosiano Oftalmico.

CRISTALLINO ARTIFICIALE

L’impianto di un cristallino artificiale, o lente introculare, può essere una buona soluzione per correggere in modo permanente l’ipermetropia. In questo caso sarà possibile lasciare oppure rimuovere il cristallino naturale, a seconda dello stato di salute dell’apparato visivo del paziente e della sua età. In generale, questa è una soluzione che si propone a chi ha un’ipermetropia piuttosto marcata o concomitante ad altri problemi visivi (una miopia molto forte oppure una cataratta).

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