Notizie dal Centro Camo, sulle attività della clinica e del dottor Lucio Buratto

Maculopatia senile, come si cura nei centri d’eccellenza

degenerazione maculare senile - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

La maculopatia senile, nome d’uso comune per intendere la degenerazione maculare senile, è una patologia che interessa la parte centrale della retina. E’ proprio lì che vanno a dirigersi in prima battuta i raggi luminosi provenienti dall’esterno. Ed è proprio lì che avviene gran parte della funzione visiva. Va da sé che se la macula si ammala, la funzione visita ne risulta compromessa. Oggi la scienza medica ci viene incontro con una gamma di soluzioni interessanti. Terapie capaci di offrire una prospettiva ottimistica a chi è affetto dalla patologia. 

Dove curare la maculopatia in Italia?

Esistono tante strutture, pubbliche e private, presso cui rivolgersi per la terapia delle maculopatie. Presso le strutture sanitarie d’eccellenza, come il Centro Ambrosiano Oftalmico, è oggi possibile curare la maculopatia con efficacia e, soprattutto, senza rischiare lunghe liste d’attesa. A fare la differenza sono sicuramente le moderne apparecchiature tecnologiche, utilissime per non dire indispensabili sia in fase diagnostica che terapeutica. A queste, si aggiungano anche staff di medici altamente competenti e specializzati proprio nella cura delle patologie della retina. 

1 – Parola d’ordine, OCT

Uno degli strumenti fondamentali per diagnosticare con precisione la maculopatia senile è l’OCT. OCT è l’acronimo di Tomografia Ottica Computerizzata. In breve, una sorta di TAC dell’occhio. L’apparecchio che consente di eseguirla è altamente sofisticato. Disporre di un apparecchio di ultima generazione per eseguire l’OCT con il giusto tempismo è sicuramente una marcia in più in fase diagnostica. 

2 – Iniezioni intravitreali: anche la mano fa la differenza

Una delle terapie maggiormente efficaci per il trattamento della Degenerazione Maculare Senile è la somministrazione di iniezioni intravitreali. Nonostante non si tratti di una terapia rischiosa o pericolosa, è necessario che questa sia eseguita da un medico esperto nella sua somministrazione. Presso CAMO è possibile rivolgersi a specialisti altamente preparati nella somministrazione delle iniezioni intravitreali con farmaci anti-VEGF. Oculisti che eseguono questo trattamento quotidianamente, con la giusta dose di perizia, manualità ed esperienza.

3 – Poca attesa, attenzioni personalizzate

Le cliniche d’eccellenza come CAMO riescono a gestire il flusso di pazienti dedicando il giusto tempo e le giuste attenzioni a ciascuno di essi. I pazienti sono prima di tutto persone con le quali instaurare un rapporto virtuoso basato sul dialogo e sull’empatia. Con l’obiettivo di condurre il paziente al raggiungimento del massimo livello di benessere e di salute visiva possibile.

Infine, i ridotti tempi di attesa consentono di massimizzare gli effetti benefici delle terapie prescritte. Per fare un esempio, le iniezioni intravitreali per la maculopatia devono essere somministrate con una cadenza ben precisa che non ammette ritardi. Solo in questo modo è possibile godere del massimo beneficio offerto dal trattamento. 

Vuoi saperne di più?

Saremo lieti di prenderci cura della tua salute visiva e di fornirti tutte le informazioni di cui hai bisogno. Il nostro centralino è a disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 il numero 02 636 1191.

Benefici del pomodoro per la vista

benefici del pomodoro - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

E’ il re dell’estate, ma anche il dominatore assoluto della dieta mediterranea. Perché a noi italiani piace mangiare “in rosso”. Che sia cotto, crudo, sotto forma di sughi, pelati, capresi o sulla pizza, il pomodoro mette sempre di ottimo umore e rallegra il palato. Ebbene, oltre ad essere molto gradito al palato e agli occhi, il pomodoro è davvero un toccasana anche per la salute oculare. Alcuni ricercatori hanno analizzato i benefici del pomodoro per la vista e stanno persino mettendo a punto una serie di preparati specifici a base di questo fantastico frutto. 

Prodotti a base di pomodoro: quali benefici?

In passato decotti, impacchi e altri remedia erano davvero all’ordine del giorno. Oggi, naturalmente, la medicina fa affidamento su una serie di molecole altamente efficaci, frutto della ricerca chimica e farmacologica ad altissimi livelli. Grazie ad essa godiamo di una salute eccellente e la durata della vita media si è dilatata notevolmente.

Una ricerca pubblicata recentemente sulla rivista Plant Phisiology, a cura dei ricercatori del laboratorio di Biotecnologia dell’Enea, ha sottolineato gli straordinari benefici del pomodoro per la produzione di farmaci antinfiammatori e antiossidanti per la vista, con particolare riferimento alla prevenzione delle patologie legate allo stress ossidativo ed all’invecchiamento cellulare. In particolare, gli accademici hanno rivolto la loro attenzione alla molecola della crocina.

Benefici del pomodoro: il ruolo delle crocine nella prevenzione della maculopatia

Come accennato, il frutto del pomodoro è ricchissimo di crocine, carotenoidi dal notevole effetto antiossidante e fotoprotettivo nei confronti della retina. Le crocine rivestono un ruolo fondamentale e preziosissimo a livello di protezione delle strutture oculari dai raggi ultravioletti e aiutano a prevenire l’insorgenza della Degenerazione Maculare Senile.  Le crocine sono altamente presenti anche nello zafferano e si estraggono anche dalle foglie di tabacco e dal batterio dell’escherichia coli. Se per quanto riguarda lo zafferano, produrre ed estrarre crocine diventerebbe poco sostenibile dal punto di vista economico, possiamo affermare lo stesso per quanto riguarda le altre due fonti citate, per le quali invece è necessario intervenire con adeguati processi di purificazione.

Il pomodoro, ottimo per preservare la vista

Anche senza attingere agli ultimissimi e sempre interessanti ritrovati della scienza e senza doversi recare in farmacia, conviene sapere che il pomodoro è un ottimo alleato della nostra salute oculare. Dunque renderlo protagonista della nostra dieta settimanale, sia in estate che in inverno, è davvero una scelta consigliata e condivisa da tutta la comunità scientifica. In cosa consistono i benefici del pomodoro per la vista?

Il pomodoro è ricchissimo di vitamina C (e betacarotene), un potente antiossidante capace di:

  • proteggere il sistema immunitario
  • rinforzare le strutture oculari
  • prevenire l’insorgenza della cataratta e della degenerazione maculare senile
  • rigenerare la vitamina E, un antiossidante preziosissimo per prevenire o ritardare l’insorgenza delle patologie oculari degenerative

Il pomodoro è anche particolarmente ricco di polifenoli, importantissimi antiossidanti capaci di contenere lo stress ossidativo cellulare, ritardare l’invecchiamento e prevenire tutte le patologie (anche oculari) legate a doppio filo al tempo che avanza.

Ancora, nel pomodoro troviamo ferro, calcio, fosforo, potassio e molte vitamine preziose per la nostra salute. E tantissimo licopene, presente maggiormente nei pomodori maturi. Il licopene ha le seguenti proprietà:

  • è un antiossidante
  • ha un eccellente potere antinfiammatorio
  • protegge le strutture oculari dai raggi UV
  • protegge in particolar modo la retina, quindi è un ottimo alleato nella prevenzione della maculopatia (si pensi che secondo i risultati di una ricerca scientifica, chi è affetto da Degenerazione Maculare Senile ha livelli particolarmente bassi di licopene nel sangue)

I benefici del pomodoro sia cotto che crudo

Una curiosità: il licopene è assorbito meglio e il suo effetto benefico nei confronti della salute oculare è potenziato, se i pomodori sono stati cotti! Se invece desiderate fare il pieno di antiossidanti senza cuocere il pomodoro, potete preparare una ricca insalata mista con pomodori e verdure di stagione, condita con un filo di olio extravergine di oliva, anch’esso ricchissimo di polifenoli e antiossidanti naturali.

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La salute oculare prima di tutto, in tutte le stagioni. Se desideri prenotare una visita oculistica specialistica, siamo a tua disposizione. Il nostro centralino è a disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 il numero 02 636 119

Laser per miopia: a chi è consigliato?

Intervento laser per miopia: a chi è consigliato? Questo argomento interessa molti dei nostri visitatori, che spesso ci scrivono per avere qualche informazione in più sul tema. Ma cominciamo dal principio. Tutti i difetti visivi di lieve e media entità si possono correggere con il laser. Anche la miopia, il difetto visivo più diffuso al mondo. Ed è anche quello che, forse un po’ più degli altri, rende chi ne soffre fortemente dipendente dall’uso degli occhiali. Ma a chi è consigliato realmente correggere la miopia con il laser? Quanto deve essere marcato il difetto visivo per essere operabile? Chi è considerato idoneo all’intervento, e chi invece no?

Due parole sulla miopia

La miopia è un difetto visivo ad ampia diffusione che porta con sé una difficoltà visiva rispetto agli oggetti posti in lontananza. La parola miopia deriva dal greco myo, “chiudere”. Un’etimologia che fa riferimento all’abitudine tipica del miope di strizzare gli occhi per cercare di vedere meglio e di mettere a fuoco le immagini più lontane. Al contrario, la visione da vicino del miope può essere buona.

Esistono diversi tipi di miopia, sia con riferimento alla sua entità, sia con riferimento alla tipologia di miopia. Per quanto riguarda l’entità della miopia, questa può essere lieve, media o elevata. Per ciò che concerne i tipi di miopia, questa può essere congenita, oppure presentarsi in età evolutiva e progredire mano a mano che il tempo avanza, sino ad arrivare a stabilizzarsi (questa seconda tipologia è la maggiormente comune). Ma vediamo subito quando e a chi è applicabile l’intervento laser per miopia.

Laser per miopia: di che si tratta?

Gli interventi di correzione laser devono essere affrontati con il giusto mix di serenità e di consapevolezza, sotto la guida di uno specialista. Non è pensabile di sottoporsi ad un intervento laser a cuor leggero, senza affrontare un percorso diagnostico composto da esami ben precisi e da colloqui approfonditi con il chirurgo che eseguirà l’intervento. E’ anche vero, tuttavia, che nella chirurgia refrattiva:

  • non si incontrano bisturi o altri strumenti taglienti (per lo meno questo è quanto accade nei centri d’eccellenza, come avremo modo di spiegare più avanti nel corso di questo articolo)
  • la durata della seduta chirurgica è piuttosto breve
  • è possibile far ritorno presso la propria abitazione già al termine della procedura

Gli strumenti laser consentono oggi di correggere efficacemente e in modo permanente la miopia da lieve a media. Le tecniche maggiormente usate prendono il nome di PRK e di FemtoLASIK.

Laser per miopia con tecnica PRK (Fotocheratotomia refrattiva)

La PRK si esegue con il laser ad eccimeri, che lavora per ablazione sulla parte più superficiale della cornea. Si immagini la cornea come se fosse la parte più superficiale di una cipolla. Vi si incontreranno diversi strati o lembi sovrapposti. Modellando la cornea nella sua porzione più superficiale con l’aiuto del laser, se ne modifica e corregge la curvatura. L’obiettivo è consentire ai raggi luminosi di penetrare nell’occhio andando a cadere perfettamente sulla retina. L’intervento è di breve durata e totalmente indolore: al paziente si somministrano infatti delle gocce di anestetico topico, perfettamente sufficiente per affrontare la seduta chirurgica in serenità. Dopo l’intervento si esegue una medicazione ed è possibile far ritorno presso la propria abitazione.

Laser per miopia con tecnica FemtoLASIK

La tecnica FemtoLASIK si esegue con due strumenti laser, laser ad eccimeri e laser a femtosecondi. In questo caso si interviene su una porzione leggermente più profonda della cornea. Ma il principio è lo stesso. Dopo aver aperto una sorta di finestrella (detta flap) sulla superficie corneale con l’ausilio del laser a femtosecondi (che si sostituisce in modo particolarmente gentile ad altri strumenti taglienti), si esegue l’ablazione con il laser ad eccimeri. Al termine della procedura, il flap è ricollocata in sede e non è necessario applicare bendaggi o punti di sutura.

Presso il Centro Ambrosiano Oftalmico l’intervento con tecnica LASIK è eseguito con l’ausilio di un laser di ultima generazione, il laser a femtosecondi, che si sostituisce all’uso del bisturi. Il laser a femtosecondi apporta precisione, programmabilità e notevole sicurezza all’intera procedura. Si tratta di uno strumento laser ad altissimo apporto tecnologico, che deve necessariamente essere usato da mani esperte e competenti. In CAMO, oltre agli strumenti diagnostici e chirurgici di ultima generazione, è anche a tua disposizione un team di specialisti tra i più preparati ed esperti nel campo della chirurgia refrattiva.

Altrove è più comune trovare la tecnica LASIK senza laser a femtosecondi. In tal caso, l’apertura della flap è eseguita manualmente con un bisturi. Il taglio con lame è più traumatico per i tessuti oculari e meno preciso, oltre a causare una dilatazione dei tempi di guarigione post operatoria.

Laser per miopia, per chi è indicato?

Vediamo ora chi può sottoporsi agli interventi di chirurgia refrattiva sopra descritti. Il laser per miopia è indicato:

  • quando le caratteristiche della cornea lo consentono
  • se non si è affetti da particolari patologie oculari
  • se non si è affetti da patologie sistemiche importanti, come per esempio il diabete
  • quando il difetto visivo è stabile, cioè nell’ultimo anno ha cessato la sua progressione (questo avviene solitamente intorno ai 20 anni)
  • da rimandare invece se si è in gravidanza o allattamento, condizioni che possono modificare temporaneamente la capacità visiva della paziente

Menzioniamo infine tutte le ragioni che non sono di indole medica per le quali si consiglia l’intervento laser per miopia:

  • esigenze lavorative: per chi guida a lungo, o svolge una mansione lavorativa che richiede una buona capacità visiva da lontano
  • desiderio personale di indipendenza dagli occhiali
  • se si pratica molto sport

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Calazio, trattamento e soluzioni

Il calazio è un disturbo oculare abbastanza comune. Si tratta di una neoformazione dovuta all’ostruzione e infiammazione delle ghiandole di Meibomio. La sua manifestazione può essere più o meno importante. Di conseguenza, il calazio può essere fastidioso ed influire sulla funzione visiva ed estetica. Quel che è certo è che si tratta di un disturbo che è necessario trattare opportunamente, anche perché può spianare la strada all’insorgenza di altre patologie a volte più difficili da trattare. Conosciamolo più da vicino.

Che cos’è il calazio?

Come accennato, il calazio è una neoformazione che si può presentare sul bordo palpebrale sia superiore che inferiore. E’ dovuto all’infiammazione ed ostruzione delle ghiandole di Meibomio. Si tratta di minuscole ma preziosissime ghiandole situate lungo i bordi palpebrali, con la funzione di secernere una sostanza lipidica fondamentale per il mantenimento del giusto equilibrio del film lacrimale e della corretta idratazione della superficie oculare. Può capitare che il dotto di una di queste piccole ghiandole si ostruisca. Di conseguenza la sostanza lipidica, anziché defluire correttamente verso la superficie oculare, si accumula sviluppando appunto un calazio. Per dirla in parole molto semplici, si tratta di una piccola “pallina” di materiale che finisce inevitabilmente con l’andare incontro ad infezione.

Quali sono i sintomi del calazio?

Il calazio porta con sé gonfiore ed arrossamento a livello palpebrale, infiammazione del bordo congiuntivale, senso di fastidio all’ammiccamento, dolore. In più, può compromettere anche la freschezza dello sguardo. Naturalmente, l’entità dei sintomi è direttamente proporzionale alla dimensione del calazio ed alla sua collocazione. In ogni caso, è fondamentale rivolgersi ad un oculista per valutare lo stato di salute oculare e definire la tipologia di trattamento.

Il ruolo cruciale delle ghiandole di Meibomio

Prima di conoscere le opzioni di trattamento del calazio, spendiamo due parole sul delicatissimo ruolo delle ghiandole di Meibomio. Come detto, queste ghiandole sono fondamentali in quanto secernono la componente lipidica che, unita alla parte acquosa proveniente dai dotti lacrimali, dà vita alle nostre lacrime. Le lacrime sono fondamentali per preservare l’idratazione della superficie oculare, difendendo l’occhio dagli agenti esterni e favorendo il buon andamento dell’ammiccamento.

Se le ghiandole di Meibomio si ostruiscono, si va incontro al rischio di sviluppare un calazio, ma anche di veder compromessa la corretta idratazione oculare. Un disturbo che, a lungo andare, può sfociare in una vera e propria patologia oculare cronica, la Sindrome dell’Occhio Secco.

Curare il calazio, dunque, è fondamentale anche per evitare di incorrere in altre patologie oculari più difficili da eradicare. Le cause della Sindrome dell’Occhio Secco sono innumerevoli ed è una patologia che colpisce trasversalmente tutta la popolazione. Tra i fattori che ne determinano l’insorgenza, troviamo gli sbalzi ormonali, l’età, il genere, l’ambiente e la qualità dell’aria, gli stili di vita ed anche la Meibomite.

Come e perchè le ghiandole di Meibomio si possono ostruire?

A questo punto è lecito chiedersi perché le ghiandole di Meibomio si ostruiscono e come evitare che accada. I fattori che possono causare l’ostruzione dei dotti secretori sono diversi:

  • alimentazione sbilanciata in favore di cibi eccessivamente grassi o di zuccheri (dolci, insaccati…)
  • ansia o stress
  • disbiosi intestinale (cioè un impoverimento della flora batterica che vive nell’intestino)
  • una cattiva igiene oculare
  • più raramente, difetti visivi non corretti

Opzioni di trattamento del calazio

La cura del calazio può essere di tipo farmacologico oppure chirurgico. Sarà l’oculista, nel corso della visita specialistica, a stabilire la diagnosi e di conseguenza il percorso terapeutico da seguire. Talvolta è sufficiente applicare una farmaco per uso topico (come un antibiotico in forma di collirio o pomata oftalmica), altre volte invece sarà necessario ricorrere ad un piccolo intervento chirurgico. L’intervento si esegue previa anestesia locale con una tecnica chiamata courettage. Nel corso dell’intervento, si esegue la riapertura del dotto ostruito favorendo la fuoriuscita del materiale accumulato al suo interno.

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Per prenotare una visita specialistica o per rivolgerci eventuali domande sul tema, non esitare e contattarci. Siamo disponibili dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 il numero 02 636 1191.

Degenerazione Maculare Senile: i primi sintomi

La conoscenza delle patologie e dei loro sintomi è fondamentale per fare una corretta prevenzione. A questa, va naturalmente associata l’abitudine di sottoporsi a controlli periodici della propria salute, anche in assenza di sintomi. A proposito di prevenzione, spendiamo oggi due parole sulla Degenerazione Maculare Senile, una patologia oculare dell’età avanzata che conviene conoscere meglio. I motivi sono presto detti. La sua incidenza è piuttosto elevata (in Italia ne sono affetti 1 over 60 su 10 e 1 over 75 su 4) e perché, se trascurata, può causare danni gravi ed irreversibili agli occhi, compromettendo seriamente la capacità visiva. Vediamo dunque che cos’è la Degenerazione Maculare Senile e quali sono i suoi sintomi d’esordio.

Che cos’è la Degenerazione Maculare Senile

La parte interna del nostro occhio è rivestita da una membrana tanto sottile quanto preziosa. Il suo nome è retina. La retina riveste un ruolo di primo piano nella funzione visiva: essa è infatti punteggiata da una miriade di fotorecettori, minuscole cellule (coni e bastoncelli) che ci aiutano a riconoscere forme e colori, e a convogliare l’informazione visiva al nervo ottico e di lì al cervello. La parte di retina situata in fondo all’occhio, in prossimità del nervo ottico, è la più preziosa e delicata. La sua parte più al centro prende il nome di macula, ed è responsabile del buon andamento della visione centrale.

Con l’avanzare dell’età ed insieme ad alcuni fattori predisponenti, può capitare che la macula vada incontro ad un invecchiamento severo che ne compromette il funzionamento. Un invecchiamento che diviene patologico quando i coni e bastoncelli subiscono una degenerazione. Di fatto, perdendo la loro funzionalità. Si tratta di un processo irreversibile, che peggiora mano a mano che il tempo avanza.

Esistono due tipologie di Degenerazione Maculare Senile: una detta umida (o essudativa), l’altra detta secca (o atrofica). La scienza si sta occupando da tempo di studiare queste due varianti della DMLE (Degenerazione Maculare Legata all’Età). Oggi, la tipologia più facile da curare è quella umida, che si tratta efficacemente con le iniezioni intravitreali. Più insidiosa è invece la variante secca.

Le iniezioni intravitreali per la Degenerazione Maculare Senile di tipo umido

Le iniezioni intravitreali sono miuscole punturine del tutto indolori. Sono preziosissime per la cura della DMLE di tipo essudativo. Si somministrano nell’ambito un protocollo di cura ben preciso e consentono di arrestare l’avanzamento della patologia con grande efficacia. Il Centro Ambrosiano Oftalmico ha ormai da diversi anni l’autorizzazione sanitaria per la somministrazione delle iniezioni intravitreali. Presso la nostra struttura, prestano servizio medici oculisti di grande e comprovata esperienza, altamente preparati e specializzati nell’esecuzione di tali iniezioni.

La diagnosi tempestiva può fare la differenza

La capacità visiva perduta a causa della patologia non è recuperabile. Ciò che si può fare è intervenire per arrestare o rallentare l’avanzamento della patologia ed evitare di avere ulteriormente compromessa la propria funzione visiva.

Obiettivo di queste poche righe è tuttavia quello di sensibilizzare all’attenzione verso i sintomi che accompagnano la patologia già nella sua fase d’esordio. La tempestività infatti è fondamentale. Prima si riceve la diagnosi di Degenerazione Maculare Senile, prima è possibile intervenire.

Come detto, i danni arrecati dalla patologia sono irreversibili, ma riguardano la visione centrale. Un paziente con una Degenerazione Maculare Senile anche in stadio avanzato, potrà comunque contare sulla visione periferica.

Quali sono i primi sintomi della Degenerazione Maculare Senile?

Ora che abbiamo capito che cos’è la Degenerazione Maculare Senile e perché la diagnosi tempestiva è fondamentale, cerchiamo di illustrarne i sintomi d’esordio

  • una inusuale difficoltà nella visione centrale: gli oggetti posti proprio davanti a noi ci sembrano più sfocati e meno nitidi rispetto a quelli situati nella periferia del campo visivo
  • sensazione di vedere un’ombra o un’area più scura davanti agli occhi, che prende il nome di scotoma
  • percezione delle linee dritte o delle immagini come distorte
  • generale calo della capacità visiva
degenerazione maculare senile - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico
La Degenerazione Maculare Senile causa una compromissione della visione centrale, mentre quella periferica rimane inalterata.

Impariamo ad ascoltare i segnali che il nostro corpo ci invia

…ma anche a rivolgerci ai giusti specialisti

Il nostro corpo ci invia frequentemente dei segnali che è importante cogliere ed interpretare. Capita spesso che un calo della capacità visiva sia erroneamente imputato ad un peggioramento dei difetti visivi. Al contrario, un peggioramento della funzionalità visiva può accompagnare anche l’esordio di alcune tra le più comuni patologie oculari. Tra queste la cataratta, il glaucoma, ma anche la Degenerazione Maculare Senile.

Il consiglio è quello di evitare di perdere tempo formulando ipotesi o eseguendo autodiagnosi sulla base dell’esperienza di parenti o amici. Al contrario, conviene sottoporsi agli opportuni e periodici controlli della salute visiva. Una scelta che spesso può fare davvero la differenza.

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Prenota oggi stesso la tua visita oculistica specialistica per le malattie della retina. Il Centro Ambrosiano Oftalmico è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 636 1191.

Chirurgia refrattiva: finalmente addio agli occhiali

chirurgia refrattiva - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Il desiderio di fare a meno degli occhiali ti accompagna da lungo tempo ma hai sempre pensato che, in fondo, si tratti di un sogno irrealizzabile. Ebbene, non è così. La chirurgia refrattiva, al contrario, mantiene ciò che promette e consente davvero di fare a meno degli occhiali. Ed ora ci accingiamo a spiegarti come e perché.

Come correggere difetti visivi lievi o medi con la chirurgia refrattiva

Oggi con un breve intervento laser è possibile correggere difetti visivi di entità da molto lieve a media.

Capita per esempio che un paziente trascorra infanzia e giovinezza senza necessità di usare gli occhiali. Raggiunta l’età adulta, intorno ai 40 anni, si trova a dover fare i conti con la presbiopia e con essa anche con l’ipermetropia. Spesso chi è affetto da una leggera ipermetropia se ne rende conto solamente intorno alla quarantina, quando fa il suo esordio la presbiopia. Un piccolo choc spesso difficile da accettare, a dispetto dell’entità esigua dei difetti (per lo meno nella loro fase iniziale): un cambiamento che non interessa solamente le capacità visive, ma anche stili di vita ed abitudini ben radicate nel tempo.

La chirurgia refrattiva accontenta questo tipo di pazienti liberandoli in modo permanente degli occhiali. Un semplice intervento laser consente di intervenire solamente sulla cornea, correggendo i difetti refrattivi in pochi minuti ed in maniera del tutto indolore. Una volta eseguito l’intervento i difetti non faranno più ritorno, salvo casi eccezionali in cui può rendersi necessario un piccolo “ritocco laser” a distanza di qualche tempo.

La chirurgia refrattiva viene in aiuto anche in caso di difetti molto marcati

Prendiamo ora il esame la casistica diametralmente opposta rispetto a quella sopra descritta. Immaginiamo dunque un paziente stanco di indossare gli occhiali da una vita, ad esempio con una miopia molto elevata. Ad ogni visita oculistica, si trova a dover cambiare gli occhiali.

In questo caso le protagoniste sono le IOL fachiche. Si tratta di minuscole e sottilissime lentine personalizzabili sulla base delle esigenze visive del paziente. Le lenti si impiantano all’interno dell’occhio, dietro l’iride.

Cosa sono le IOL fachiche

Le lenti fachiche ICL sono lenti intraoculari impiantate chirugicamente subito dietro l’iride. Sono l’ideale per esempio per chi non è idoneo all’intervento con soli strumenti laser ed offrono indubbi vantaggi. Tra questi menzioniamo la protezione dai raggi UV e l’ottima performance in condizioni di luminosità esigua.

Cristallini artificiali, piccole lenti per grandi vantaggi

Capita sovente di associare i cristallini artificiali al solo intervento di cataratta. Ebbene, conviene sapere che i cristallini artificiali possono essere usati anche in giovane età nell’ambito di un intervento di chirurgia refrattiva. E che si rivelano molto utili in particolar modo per chi è affetto da presbiopia. Sarà dunque possibile impiantare un cristallino artificiale dotato del potere diottrico necessario al paziente. Una scelta decisamente lungimirante, che in qualche modo gioca d’anticipo rispetto all’esordio della cataratta, che come sappiamo ha un’incidenza molto elevata tra la popolazione over 50. Insomma, i cristallini artificiali sono davvero versatili perché abbinano la correzione di difetti visivi anche marcati alla cura o prevenzione della cataratta.

Laser a Femtosecondi, cos’è e a cosa serve

Il laser a Femtosecondi è uno strumento di ultima generazione che trova oggi impiego in più ambiti della chirurgia oftalmica. Anche in chirurgia refrattiva. Si tratta di un sofisticato laser, altamente programmabile, sicuro e incredibilmente gentile con i tessuti oculari. Emette impulsi infrarossi dell’ordine di un milionesimo di miliardesimo di secondo, riuscendo a sostituirsi in maniera delicatissima e precisa a strumenti taglienti che oramai possiamo considerare superati. Maneggiarlo non è da tutti: ci vogliono competenza, professionalità ed esperienza. Questo laser è oggi appannaggio di pochi centri d’eccellenza in Italia, tra cui il Centro Ambrosiano Oftalmico.

Vuoi saperne di più?

Nel corso della tua visita oculistica specialistica presso il Centro Ambrosiano Oftalmico potremo fare insieme il punto sulla tua salute visiva ed indicarti il percorso chirurgico più idoneo per trasformare il tuo desiderio in una realtà concreta. Il Centro Ambrosiano Oftalmico è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 636 1191.

Operazione di cataratta in CAMO, i vantaggi

L’operazione di cataratta è un appuntamento con la salute da non perdere. Tutti gli oculisti del mondo concordano: prima la si esegue e meglio è. Ed è meglio sotto il profilo della salute oculare, ma anche dal punto di vista del ritrovato dinamismo sul fronte pratico e quotidiano. Tuttavia, spesso le liste d’attesa sono scoraggianti. Il tempo passa, e la vista peggiora. Che fare allora? Presso CAMO ed altri centri d’eccellenza è possibile recuperare un po’ di tempo? E quali altri vantaggi si possono ottenere?

Operazione di cataratta di eccellenza, caratteristiche e vantaggi

L’operazione di cataratta prevede che si sostituisca il cristallino opacizzato con uno del tutto nuovo, perfettamente trasparente, biocompatibile e destinato a durare per tutta la durata della vita del paziente. Un’operazione quanto mai necessaria, dal momento che oggi la terza età è sinonimo di impegni familiari, hobby scoperti e ritrovati, viaggi, interessi di ogni genere. Sono ben lontani i tempi in cui l’età matura era vissuta in solitudine davanti allo schermo di un televisore. Oggi avere una buona (ma anche ottima) qualità visiva è condizione imprescindibile per vivere tutta la propria vita in una condizione di grande indipendenza.

Perché prendere in considerazione l’idea di rivolgersi ad un centro d’eccellenza

1 – Il paziente non è solo un numero

Presso molte strutture sanitarie la richiesta di appuntamenti per l’intervento di cataratta è davvero elevatissima. E spesso, nella confusione, si finisce per diventare solamente un numero. Al contrario, presso i centri d’eccellenza, l’attesa è minore rispetto a quanto accade presso altre strutture maggiormente affollate. E la gestione delle agende è più razionalizzata. Un aspetto che consente al paziente di sottoporsi all’intervento in tempi più ragionevoli, ma non solo.

Questo vantaggio si traduce anche in un miglior rapporto medico paziente: che è prima di tutto una persona, con le sue esigenze, le sue necessità, le sue aspettative concrete. Presso i centri d’eccellenza come CAMO, il tempo dedicato al paziente è sempre un tempo di grandissima qualità: i colloqui sono approfonditi e mirati alla definizione del suo stato di salute oculare e delle sue specifiche esigenze sul piano medico. A questo obiettivo si affianca anche una grande disponibilità all’ascolto in merito alle aspettative che ognuno ripone nell’intervento. Nel corso delle visite specialistiche, medico e paziente hanno il tempo per conoscersi, comprendersi e dialogare. Ed è proprio in quella sede che è possibile mettere a punto e definire un’operazione di cataratta su misura.

L’operazione di cataratta presso il Centro Ambrosiano Oftalmico può restituire una capacità visiva eccellente.

2 – Nei centri d’eccellenza l’operazione di cataratta non è sempre la stessa

Il mercato delle lenti intraoculari Premium oggi è vastissimo. E nei centri d’eccellenza è possibile scegliere lenti molto performanti e capaci di adattarsi ad innumerevoli esigenze. Pensiamo, per fare un esempio, alla combinazione tra più difetti visivi, anche molto marcati. Tra questi, oggi è possibile correggere anche la presbiopia. Il che significa non solo niente più cataratta, ma anche niente più occhiali da vista, né per guidare, né per leggere! A qualunque età.

3 – Capitale umano e strumentazioni d’avanguardia

Il Centro Ambrosiano Oftalmico è dotato dei migliori strumenti chirurgici oggi disponibili – tra cui il sofisticato laser a femtosecondi. Con chirurghi di grande perizia, manualità ed esperienza, capaci di usare tali tecnologie al meglio delle loro prestazioni. Tornando per un momento al laser a fentosecondi, si pensi che questo si può sostituire al bisturi in tutto e per tutto. Uno strumento straordinario che può dare il meglio di sé solo nelle mani di specialisti di grande perizia, esperienza e competenza.

Vuoi saperne di più? Contattaci

Prenota la tua visita oculistica specialistica per la cataratta chiamando dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 il numero 02 636 1191. Saremo lieti di prenderci cura della tua salute visiva.

Guida sicura: l’importanza di una vista sana

guida sicura - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Il numero degli incidenti stradali che avvengono quotidianamente sulle strade di tutto il mondo è davvero molto elevato. A causarli, una molteplicità di fattori. Alcol, sostanze stupefacenti, ma anche distrazioni o stanchezza sono indubbiamente gli imputati maggiormente chiamati in causa. Ma non solo. Anche la vista gioca la sua parte, e non poco. Mettersi al volante in buone condizioni visive è davvero importante. Spendiamo oggi due parole su questo tema, cercando di capire come e perché il legame tra vista e sicurezza stradale sia così stretto e perché sia fondamentale non sottovalutarlo.

Vista e guida sicura: un legame troppo sottovalutato

Come accennato in apertura, i numeri delle statistiche relative agli incidenti stradali che avvengono ogni anno nel mondo sono davvero allarmanti. Non a caso, sono tanti i programmi messi in atto da organizzazioni statali ma anche da enti privati, per sensibilizzare ad un approccio alla guida più consapevole ed attento. Oggetto di tali campagne sono sicuramente i giovani, che troppo spesso sottovalutano l’effetto che alcol o droga possono avere sul loro organismo. Ma non solo. Anche gli adulti tendono a non prendere in considerazione alcuni fattori che, al contrario, finiscono per compromettere la sicurezza al volante. Tra questi non possiamo non citare la vista. Prendersi cura della propria salute visiva e correggere opportunamente i propri difetti visivi può contribuire a rendere le proprie prestazioni al volante ancor più sicure. E a minimizzare concretamente il rischio di brutte avventure alla guida.

Piccolo decalogo alla guida sicura

Vediamo dunque in che modo dedicare le giuste attenzioni alla propria efficienza visiva nel momento in cui ci si mette al volante, con un piccolo decalogo stilato con l’aiuto del dottor Lucio Buratto, Direttore Scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico.

  1. Sottoporsi ad una visita oculistica periodicamente (una volta l’anno, indicativamente), per valutare lo stato complessivo di salute visiva e individuare eventuali difetti visivi o patologie oculari
  2. Aver cura della propria dieta, alimentandosi in modo sano e vario prediligendo prodotti di stagione. Evitare pasti molto abbondanti o pesanti prima di mettersi alla guida, specie se si intende percorrere un tragitto lungo. Evitare anche gli alcolici.
  3. Tenere sempre a portata di mano un collirio idratante o rinfrescante
  4. Controllare la propria postura regolando bene il sedile e gli specchietti retrovisori
  5. Assicurarsi di essere in condizioni psicofisiche idonee alla guida: dormire il giusto numero di ore è fondamentale per avere i riflessi pronti
  6. Curare opportunamente anche l’abbigliamento e le calzature: si consiglia di guidare in condizioni di comodità e con un paio di scarpe con suole che aderiscano bene ai pedali
  7. Sostituire periodicamente i tergicristalli, controllando che le spazzole siano integre e perfettamente funzionanti
  8. La sera, limitare l’accensione delle luci interne all’abitacolo, che inducono un restringimento pupillare e pregiudicano una ottimale visione esterna (lo stesso vale per i telefonini, che dovrebbero rimanere rigorosamente in tasca)
  9. Aumentare il livello di attenzione in caso di maltempo, strada dissestata, ingresso o uscita dalle gallerie: in tali situazioni, moderare la velocità, abbassare la radio, evitare ulteriori distrazioni (conversazioni che si possono rimandare, accensione di sigarette, telefonate o altro)
  10. Non usare in modo eccessivo e sconsiderato l’aria condizionata o il sistema di riscaldamento del veicolo: alterare marcatamente la temperatura dell’aria può esercitare un’influenza negativa sulle mucose dell’occhio, disidratandole

Tutti i consigli sopra descritti sono funzionali al buon andamento della funzione visiva quando si è alla guida. Mettersi al volante in condizioni psicofisiche ottimali consente di avere i riflessi pronti per rispondere prontamente ad eventuali imprevisti. Ma non solo. Riprendendo ed approfondendo il primo punto del nostro decalogo, per avere una guida sicura è bene insistere sull’importanza di sottoporsi agli opportuni controlli visivi.

Le carenze visive non opportunamente corrette possono avere un ruolo cruciale nella gestione di un’emergenza su strada e nelle frazioni di secondo che ci spingono ad effettuare una manovra piuttosto che un’altra. Vedere in modo impreciso la cartellonistica stradale, eventuali ostacoli sull’asfalto, ma anche contorni e colori specie in condizioni meteo non ottimali dilata il tempo di risposta e compromette la prontezza di riflessi.

Prendersi cura della propria salute oculare è fondamentale per mettersi al riparo dal rischio di incidenti su strada

Indossare il giusto paio di lenti diviene quindi una condizione imprescindibile per una guida sicura. Ma non solo. In presenza di patologie oculari, anche la giusta terapia è d’obbligo. Per fare un esempio, sono innumerevoli le ricerche scientifiche che confermano come l’intervento di cataratta renda la guida più sicura e contribuisca a ridimensionare notevolmente il rischio di incidenti stradali.

A ciascuno la sua lente

Il mercato delle lenti correttive oggi è molto vasto e consente di rispondere ad una vasta gamma di esigenze. Mettersi alla guida indossando gli occhiali giusti può essere sicuramente d’aiuto per ridurre il rischio di inconvenienti legati alle difficoltà visive. Si dovrà dunque prestare attenzione alla scelta della lente:

  • le lenti devono avere la giusta correzione, essere ben centrate e indossate correttamente
  • se le condizioni meteo sono avverse, le lenti antiriflesso sono di grande aiuto
  • in caso di sole, si consiglia l’uso di un paio di occhiali da sole a norma di legge; se il sole è intenso, l’ideale sono le lenti polarizzate e fotocromatiche (sono lenti che riducono l’abbagliamento ed i riflessi e migliorano la percezione dei colori)
  • per la guida notturna, si consigliano lenti bianche con trattamento antiriflesso

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Intervento di cataratta refrattiva: le ultime novità

intervento di cataratta refrattiva - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Avrete sicuramente sentito parlare diverse volte dell’intervento di cataratta. E di come questo consenta di risolvere in modo permanente l’opacizzazione naturale del cristallino, permettendo al paziente di affrontare l’età matura con un ritrovato senso di autonomia e di dinamismo. Non tutti sanno, però, che oggi l’intervento di cataratta ha compiuto un vero e proprio balzo in avanti. Un progresso straordinario che ha trasformato la sostituzione del cristallino in un’eccezionale opportunità di recupero visivo. Combinando in una mossa sola l’operazione di cataratta con l’intervento di chirurgia refrattiva. Ma in cosa consiste questa opportunità? E in termini del tutto pratici, quali vantaggi offre a chi vi si sottopone? Scopriamolo assieme.

Intervento di cataratta refrattiva: di che si tratta?

L’intervento di cataratta è una procedura chirurgica mirata alla sostituzione del cristallino naturale con un cristallino artificiale. Questa sostituzione si rende necessaria quando il cristallino – la minuscola lente situata all’interno del nostro occhio – si opacizza. Il cristallino è indispensabile per la funzione visiva perché consente il passaggio dei raggi luminosi e li convoglia verso la retina. Proprio come la lente di una macchina fotografica. E la sua opacizzazione, seppur patologica, è naturale. Appare chiaro, dunque, che sostituire il cristallino è sempre necessario nel caso in cui si presenti la cataratta.

Ma cos’è la cataratta refrattiva? Ebbene, gli interventi di chirurgia refrattiva sono una serie di procedure per correggere i difetti visivi. Ovvero: miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia.

In che modo è possibile combinare un intervento di cataratta con un intervento di chirurgia refrattiva? Che cosa hanno a che fare tra di loro cataratta e difetti visivi? Rispondiamo subito alla domanda. La moderna scienza medica ha oggi messo a disposizione dei pazienti una serie di cristallini artificiali dotati di grandissime potenzialità.

Lenti intraoculari EDOF: ecco cosa rende l’intervento di cataratta refrattiva particolarmente interessante

Operare la cataratta consente di recuperare una buona qualità visiva con particolare riferimento ai contorni delle cose ed alla nitidezza dei colori. Con l’impianto delle lenti intraoculari EDOF, si ottengono innumerevoli vantaggi rispetto a quelli offerti da altre lenti intraoculari di precedente concezione. Scopriamone alcuni:

  • consentono di liberarsi dall’uso degli occhiali per guidare, andare a passeggio, praticare sport, guardare la televisione, dunque per la visione per medie e lunghe distanze
  • permettono di fare a meno degli occhiali per leggere giornali, riviste, istruzioni, etichette di prodotti (visione da vicino)
  • regalano una definizione visiva ottimale a tutte le distanze: i contorni delle cose sono precisi, i colori nitidi e vividi
  • sono altamente performanti anche in condizioni di scarsa luminosità: ideali per chi deve guidare dopo l’imbrunire, per esempio, o per chi non rinuncia ad una passeggiata serale

Grazie alle lenti EDOF, l’intervento di cataratta refrattiva diventa una straordinaria opportunità per tornare a vedere non come prima, ma meglio di prima. Alta definizione visiva, meno pensieri, più senso di libertà ed indipendenza. Sotto il profilo emotivo e psicologico, questo genere di intervento restituisce la voglia di ottimismo e di vivere una vita attiva e dinamica, che a volte in età avanzata si tende a perdere. Non a caso, diverse ricerche scientifiche hanno sottolineato come mantenere efficienti ed in buona salute i propri cinque sensi, con particolare riferimento alla vista e all’udito, consenta di prevenire l’insorgenza di disturbi cognitivi.

A proposito di prevenzione: quando l’intervento è lungimirante

L’intervento di cataratta refrattiva è sempre più spesso la scelta d’elezione di tanti pazienti in età adulta (ma non avanzata) che cominciano a manifestare qualche lieve sintomo di cataratta o sono preoccupati per la sua eventuale insorgenza. Sottoporsi all’intervento quanto prima è una scelta decisamente lungimirante: si sceglie dunque di giocare d’anticipo, evitando di andare incontro all’opacizzazione del cristallino (o bloccando sul nascere i primissimi sintomi della cataratta) e cogliendo quanto prima tutti gli straordinari benefici offerti dall’operazione anche sul piano della correzione dei difetti visivi.

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Operazione di presbiopia: monovisione o lenti intraoculari?

La presbiopia si presenta puntualmente intorno ai 40 anni. Un piccolo fulmine a ciel sereno, dal momento che a 40 anni circa tra carriera, famiglia, hobby e socialità, tutti noi ci sentiamo all’apice dei nostri traguardi. Impegnati, dinamici, positivi e proiettati verso nuovi obiettivi. Tuttavia, i nostri occhi cominciano a perdere un po’ della loro efficienza. Ce ne rendiamo conto nel compiere le piccole azioni quotidiane che implicano la lettura di parole o testi collocati a pochi centimetri dal nostro viso. E che improvvisamente non vediamo più bene come prima.

E’ possibile sottoporsi all’operazione di presbiopia? La moderna oftalmologia mette a nostra disposizione una buona gamma di soluzioni. Conosciamo oggi due tecniche tra le più usate per correggere la presbiopia: monovisione e lenti intraoculari. Due termini dei quali forse avete sentito parlare, ma che oggi più che mai vi può interessare capire meglio. Per scoprire che la soluzione alla presbiopia è più semplice di quanto si possa immaginare.

Operazione di presbiopia con la monovisione

La monovisione è una tecnica di chirurgia refrattiva molto interessante. Si esegue con i tradizionali strumenti laser in uso per la correzione dei difetti visivi quali miopia, ipermetropia e astigmatismo. Ma è, per così dire, concettualmente diversa. Proviamo a spiegare di che si tratta con semplicità. I nostri occhi cooperano insieme nello svolgimento della funzione visiva. Eppure, non tutti sanno che uno dei nostri occhi è dominante rispetto all’altro. E’ compito del cervello fondere il lavoro svolto da entrambi gli occhi per restituirci una buona visione complessiva.

Nella monovisione, intervenendo con gli strumenti laser, si corregge completamente il difetto visivo nell’occhio dominante (miopia, astigmatismo, ipermetropia). Nell’altro occhio, invece, si lascia una lieve miopia. In questo modo, il cervello riceverà i messaggi visivi da entrambi gli occhi e, unendoli, restituirà una visione complessiva ottimale. Questa tecnica si può eseguire sia nel caso si soffra di miopia e altri difetti, sia nel caso in cui non si abbia alcun difetto visivo oltre alla presbiopia (in tal caso si tratterà solamente l’occhio non dominante), ma anche qualora vi siano altri difetti visivi. L’intervento consente di ridurre drasticamente la dipendenza dagli occhiali o di farne a meno totalmente.

La monovisione è ampiamente usata per correggere la presbiopia, soprattutto per i presbiti più giovani. E si esegue spesso anche quando si opera una persona di cataratta.

Correzione della presbiopia con lenti intraoculari

Un’altra tecnica molto efficace per eseguire l’operazione di presbiopia è quella che prevede l’impianto di lenti intraoculari. Si tratta di piccolissime lenti che si impiantano internamente all’occhio, al posto oppure davanti al cristallino naturale. Le lenti intraoculari di ultima generazione sono ottime per correggere una vasta gamma di difetti visivi anche di entità differenti. Inclusa la presbiopia. Tra le più moderne e performanti segnaliamo le lenti EDOF (Extended Depth Of Focus). Sono cristallini artificiali capaci di restituire un’ottima capacità visiva a più distanze: da vicino sino all’infinito.

Le lenti intraoculari offrono moltissimi vantaggi:

  • non perdono mai trasparenza o flessibilità
  • sono altamente sicure, biocompatibili ed efficienti per tutta la durata della vita del paziente
  • consentono di recuperare l’indipendenza dagli occhiali nella maggior parte dei casi, e di recuperare così uno stile di vita libero e dinamico, anche per chi pratica hobby manuali e sport in movimento
  • permettono di eliminare la cataratta ove questa sia già presente, o di prevenirne la comparsa

Correggere la presbiopia in modo permanente si può

Concludiamo con una considerazione. Oggi la chirurgia oftalmica riesce a risolvere una gamma di difetti visivi anche importanti, ed anche in combinazione tra di loro. E a curare moltissime patologie, tra cui la cataratta, ma non solo. Ritrovare l’indipendenza dagli occhiali da vista a qualunque età è un traguardo da non sottovalutare. Perché significa fare un balzo indietro nel tempo e vivere la vita con dinamismo, senso di autonomia, voglia di libertà. Il tempo non si può arrestare, ma vivere meglio il tragitto che ci accompagna verso l’età matura è un’occasione preziosa.

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