Il collirio NGF tra i grandi protagonisti di SITRAC 2018
Aprirà i battenti oggi 22 febbraio a Firenze una tre giorni di congressi organizzata e promossa da Sitrac, Società Italiana Trapianto di Cornea, avente l’obiettivo di fare il punto sulle ultime terapie, sulle tecniche chirurgiche e non, sui problemi di indole sociale e legale, insomma su tutto ciò che ruota intorno alle tematiche inerenti la cornea. All’evento prenderanno parte alcuni tra i massimi esperti a livello mondiale in fatto di cornea. Tra le novità discusse, vi sarà anche il nuovo collirio al fattore di crescita neurotrofico, il cosiddetto collirio NGF. Vediamo di che si tratta.
Cos’è il Nerve Growth Factor?
Il fattore di crescita nervoso, che (Nerve Growth Factor – NGF), che valse a Rita Levi Montalcini e Stanley Cohen l’assegnazione del prestigioso Premio Nobel nel 1986, è un’importante proteina che viene prodotta naturalmente dal nostro organismo. Non è una proteina qualunque, bensì una proteina “segnale”, ovvero in grado di segnalare la presenza di cellule del tessuto nervoso (neuroni) che sono morte e che vanno sostituite. Una scoperta rivoluzionaria, che ha trovato recentemente applicazione in campo oftalmico con la messa a punto del collirio NGF, ribattezzato anche “collirio Montalcini”.
A chi sarà d’aiuto il collirio NGF ?
Il collirio sta suscitando interesse ed entusiasmo nella comunità scientifica. Esso sarà utile a chi soffre di retinite pigmentosa, una rara malattia genetica della retina, per la quale si è già tentata con scarso successo la terapia genica. Sono ben 50, infatti, i geni responsabili della retinite pigmentosa, ecco perchè pensare di sostituirli tutti è davvero un’impresa molto difficile. Il collirio NGF si è dimostrato efficace nel riuscire a rallentare la degenerazione della retina, favorendo la neurorigenerazione anche in soggetti aventi altre patologie, come il glaucoma. Un’altra patologia coinvolta nei benefici apportati dal collirio NGF è la cheratite neurotrofica, una malattia degenerativa rara che colpisce la cornea. Poichè la cornea non è vascolarizzata ma bensì è costituita da fibre di collagene ricche di terminazioni nervose, il collirio sarà un valido aiuto per stimolare la rigenerazione cellulare anche in questa sede. Infine, il collirio Montalcini sarà anche d’aiuto a chi soffre di sindrome di occhio secco, per il trattamento della quale, sino ad oggi, si proponevano trattamenti più blandi, quali lacrime artificiali e colliri.
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Se ne parlerà al congresso SITRAC
Oltre che del collirio Montalcini, a Firenze si parlerà anche di molto altro, in particolare di tutte le novità riguardanti la chirurgia della cornea, delle nuove terapie farmacologiche, di farmaco resistenza. Tuttavia, il grande protagonista del congresso SITRAC sarà il collirio contenente la molecola “nobel”, che è già in commercio dalla scorsa estate con il nome di Cenegermin e, nello stesso periodo, ha ricevuto l’approvazione dell’Unione Europea. Una grande scoperta scientifica trova applicazione nella medicina oftalmica ed entra dunque ufficialmente a far parte dei farmaci usati per quelle patologie – come la cheratopatia neurotrofica – per le quali fino a ieri non era stato individuato alcun trattamento specifico.