Congiuntivite allergica: già a febbraio è boom di allergie!
Quest’anno le allergie hanno già iniziato a bussare alla porta: riniti, congiuntivi e altre forme allergiche si stanno già diffondendo da inizio febbraio e, visto il trend degli ultimi anni, tarderanno molto ad andarsene.
Colpa dello smog, del riscaldamento globale, dei cambiamenti climatici. Grandi mutamenti, locali e globali, di cui i soggetti allergici sono, involontariamente, le prime sentinelle.
Tra le allergie più frequenti vi è la congiuntivite allergica.
“La congiuntivite allergica– spiega il dottor Lucio Buratto, Direttore Scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico – riguarda l’infiammazione della congiuntiva, (la mucosa che ricopre il bulbo oculare e la parte interna delle palpebre) causata da diversi allergeni (pollini, polvere ma anche sostanze chimiche come le soluzioni per le lenti a contatto o alcuni cosmetici). I sintomi più comuni sono arrossamento, bruciore, fotosensibilità (intolleranza alla luce), prurito, lacrimazione eccessiva. Può capitare anche un rigonfiamento palpebrale o della congiuntiva stessa”.
Perché si scatena l’allergia? “Perché l’organismo – continua Buratto – riconosce certi elementi, come il polline, gli acari della polvere o altre sostanze, come pericolose per l’organismo. Come risposta all’allergene i mastociti (cellule che intervengono in caso di reazioni allergiche) che si trovano nella congiuntiva rilasciano istamina e altre sostanze che provocano la dilatazione dei vasi sanguigni e irritano le terminazioni nervose provocando, tra gli altri sintomi, anche una copiosa lacrimazione”.
La congiuntivite allergica può essere di diversi tipi e può presentarsi in forma acuta (prurito intenso, rigonfiamento palpebrale) o cronica (sintomi meno forti ma perduranti per un periodo più lungo).
La dermato-congiuntivite allergica da contatto è invece causata dall’ ipersensibilità verso alcuni colliri o sostanze contenute in cosmetici applicati sulle palpebre o sul viso. La patologia in questo caso oltre a interessare la congiuntiva colpisce anche la pelle circostante.
In questo caso però gli antistaminici possono fare ben poco, qui è importante la prevenzione per cui evitare il contatto diretto con la sostanza che provoca la reazione allergica.
Nei pazienti soggetti a congiuntivite cronica può spesso presentarsi anche la secchezza oculare.
Come si cura la congiuntivite allergica? La congiuntivite allergica si può curare tramite pomate oftalmiche e colliri antistaminici o corticosteroidei e, in generale, una volta appurata l’allergia, evitando di entrare in contatto con l’allergene. In caso di dermato-congiuntivite allergica da contatto i colliri o le pomate possono fare ben poco e l’unico rimedio è evitare di entrare in contatto con gli allergeni.
In ogni caso la terapia è indicata dal medico oftalmologo, per cui se si sospetta una congiuntivite allergica bisogna prima di tutto sottoporsi a un’approfondita visita oculistica.
La congiuntivite allergica può essere perenne o stagionale. Nel primo caso può presentarsi tutto l’anno: chi è allergico a peli di animali o acari della polvere può infatti essere soggetto a questo disturbo ogni qualvolta entri in contatto con l’allergene.
Quelle stagionali invece sono legate agli allergeni che compaiono solo in certi momenti dell’anno, come i pollini. I quali pollini non compaiono più solo in primavera: esiste un calendario preciso che ci ricorda dei cipressi e dei noccioli di fine inverno, delle graminacee e le composite in primavera e dell’ambrosia in estate. Un calendario che sta continuando a cambiare per colpa dei mutamenti climatici e che è destinato a dilatarsi: i pollini compariranno sempre prima e se ne andranno sempre più tardi.
Il problema, oltre all’allungamento della stagione delle allergie, è che l’80% dei soggetti allergici lo è a più di una pianta. Si parla di polisensibilizzazione allergica.
Al Cop21, la recente conferenza sul clima di Parigi, si è discusso di quanto sia i cambiamenti climatici, sia la qualità dell’aria, possano peggiorare le allergie. Si è puntato il dito anche contro lo smog, di cui si è parlato molto negli ultimi tempi visti i livelli eccessivi riscontrati in grandi città come Milano e che è ormai appurato giochi un ruolo preoccupante nell’aumento e peggioramento delle allergie in generale, oltre a causare altre patologie oculari come la secchezza oculare.
Per maggiori informazioni potete contattare CAMO – Centro Ambrosiano Oftalmico allo 02 6361191 oppure scrivendo a visite@camospa.it.