Eseguito il primo trapianto di occhio al mondo
Il progresso in ambito medico e scientifico sembra davvero non avere limiti. E lo straordinario intervento eseguito di recente presso l’ospedale universitario Nyu Langone Health di New York ne è la conferma. Un team di specialisti ha eseguito – per la prima volta al mondo – un trapianto di occhio intero con esiti decisamente promettenti. Scopriamo qualcosa di più sulla notizia.
Il paziente ha perso l’occhio a seguito di un incidente
L’intervento di trapianto di occhio intero ha avuto una durata di 21ore e ha visto la partecipazione di una équipe di specialisti composta da oltre 140 professionisti. Alla guida dell’équipe, Eduardo Rodriguez, direttore del dipartimento di chirurgia plastica Hansjörg Wyss presso il Nyu Langone. Il paziente aveva già subito innumerevoli interventi volti a salvare l’occhio danneggiato a seguito di un incidente. Sfortunatamente, si è reso comunque necessario procedere alla rimozione dell’occhio sinistro. In previsione di un possibile futuro trapianto, i chirurghi hanno deciso di recidere il nervo ottico il più possibile a ridosso del bulbo oculare.
Come è stato concepito l’intervento di trapianto di occhio intero
Rodriguez e colleghi hanno sviluppato l’idea di combinare una doppia metodica medico-chirurgica: da un lato il trapianto di occhio intero, dall’altro, il trapianto di cellule staminali adulte prelevate proprio dal medesimo donatore. L’obiettivo era fornire un nuovo occhio da donatore esterno, ma al contempo facilitare la rigenerazione dei tessuti eventualmente danneggiati. Sono innumerevoli, difatti, gli studi e le ricerche oggi orientati a valutare e confermare l’enorme potenziale che le cellule staminali hanno con particolare riferimento ai processi di rigenerazione cellulare.
Il dott. Samer Al-Homsi, direttore esecutivo del Transplantation and Cellular Therapy Center e docente presso il dipartimento di medicina del Nyu Langone, ha spiegato: “Questo è il primo tentativo di iniettare cellule staminali adulte in un nervo ottico umano durante un trapianto, nella speranza di favorire la rigenerazione del nervo“.
Protagoniste, le cellule staminali
Per l’intervento sono state utilizzate cellule staminali CD34-positive, note per il loro potenziale nel sostituire le cellule danneggiate e per le loro eccellenti proprietà neuroprotettive. Le cellule staminali sono state iniettate durante l’intervento nel punto di connessione tra l’occhio trapiantato e il nervo ottico del paziente. La procedura è stata eseguita correttamente e – ad oggi – l’occhio è in buona salute e riceve un buon afflusso di sangue. Sarà tuttavia necessario attendere ulteriormente per valutare se potrà effettivamente contribuire al recupero della vista del paziente.
Si tratta, ad ogni modo, di uno straordinario successo in ambito medico, che con buona probabilità segnerà il futuro della chirurgia oftalmica spianando la strada ad ulteriori progressi.
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