Facoemulsificazione: capiamo meglio di che si tratta
L’intervento per la rimozione della cataratta è diventato oramai di routine. E’ finita, insomma, l’epoca degli anziani con gravi problemi di ipovisione causati dalla cataratta. Oggi, la cataratta è una patologia risolvibile, grazie ad un intervento veloce e tutto sommato poco invasivo. La tecnica che consente di sostituire il cristallino ormai opacizzato con uno del tutto nuovo prende il nome di facoemulsificazione. Un termine piuttosto strano, per i non addetti ai lavori. Vediamo di chiarirne il significato.
Intervento per la rimozione della cataratta: per una terza età senza ombre
Oggigiorno gli anziani amano – a ben ragione – tenersi stretta la loro indipendenza, la loro vivacità intellettuale e la loro capacità motoria per lungo lungo tempo. L’intervento di cataratta svolge un ruolo chiave nel preservare l’indipendenza delle persone anziane perché consente loro di vedere bene il mondo, di rendersi autonomi, di non aver bisogno d’aiuto per muoversi in casa né per uscire di casa e, soprattutto, di leggere, seguire programmi televisivi, scrivere, usare il computer, in poche parole di tenere vive anche le funzioni cognitive e neurologiche. Insomma, un vero e proprio toccasana, sia dal punto fisico che psicologico! Tolte le “ombre” dagli occhi, il mondo torna ad essere meraviglioso come lo era prima, e la voglia di vivere e di sentirsi attivi si fa sentire più che mai.
Facoemulsificazione: di cosa si tratta
In cosa consiste l’intervento per la rimozione della cataratta? Come sapete, la cataratta è l’opacizzazione del cristallino, la lente che naturalmente ciascuno di noi ha nell’occhio e che, con l’avanzare dell’età, perde trasparenza, fino ad arrivare ad opacizzarsi del tutto, rendendo la visione molto molto difficoltosa. La sostituzione del cristallino si effettua togliendo quello opacizzato ed inserendo al suo posto una lente artificiale perfettamente trasparente, detta anche lente intraoculare.
In cosa consiste la facoemulsificazione
La facoemulsificazione è la tecnica attraverso la quale il cristallino opaco viene rimosso per frammentazione ad ultrasuoni. Il cristallino è naturalmente contenuto in una capsula: dopo averlo frammentato, il chirurgo lo aspira, così da preparare lo spazio alla lente intraoculare. Questa tecnica si usa in caso di presenza di cataratta, ma anche in caso di presbiopia. La lente intraoculare infatti può essere priva di correzione diottrica, oppure può essere pensata per correggere un difetto come la presbiopia o, nel caso si tratti di una lente multifocale, anche più difetti al contempo.
Vantaggi della facoemulsificazione
I vantaggi della facoemulsificazione sono molteplici. Eccoli:
- è un intervento di breve durata: dura, in genere, una ventina di minuti
- si esegue in regime ambulatoriale, (oppure in day surgery), e dopo l’intervento il paziente può tornare a casa
- si esegue attraverso un’anestesia topica (collirio anestetico), ed è totalmente indolore
- la lente intraoculare consente di correggere al contempo eventuali difetti refrattivi
- la cataratta, una volta eliminata, non tornerà mai più: la lente artificiale non si opacizza
- è una tecnica molto precisa e molto sicura
- l’intervento non prevede punti di sutura, perchè il medico “accede” alla capsula grazie al laser a femtosecondi, uno strumento ad alta precisione totalmente privo di lame
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