Fotofobia: 7 curiosità
La fotofobia non è una patologia oculare, bensì il sintomo piuttosto frequente in alcune malattie. Si caratterizza per un certo fastidio, che in termini medici si definisce ipersensibilità o intolleranza, nei confronti delle fonti luminose particolarmente intense. Da cosa dipende? E come porvi rimedio? Scopriamo insieme 7 curiosità poco note sulla fotofobia.
1 – La fotofobia può essere il sintomo di una patologia oculare
Come detto in apertura, la fotofobia non è una patologia, bensì un sintomo. Si caratterizza per un forte fastidio di fronte alle fonti luminose intense o ai cambiamenti repentini di luminosità, sensazione di corpo estraneo, bruciore, arrossamento oculare e difficoltà a tenere gli occhi aperti. A volte la fotofobia è così intensa da causare dolore agli occhi. Le patologie oculari che possono innescare la fotofobia non sono poche: tra queste citiamo la cataratta (che, ricordiamo, si può risolvere in modo definitivo grazie ad un intervento di breve durata), ma anche il cheratocono, il glaucoma, la blefarite, la congiuntivite e l’uveite, per fare alcuni esempi.
2 – La fotofobia può essere il sintomo di una patologia non oculare, come la cefalea
La fotofobia può essere anche il sintomo di una patologia non oculare, come per esempio la meningite, la sindrome di Sjogren, ma anche la nevralgia del trigemino e la cefalea. Non a caso avrete notato che il mal di testa porta con sé anche un certo fastidio nei confronti della luce ed un desiderio di riposare in un luogo semibuio.
Fonte: Ncbi.nlm.nih.gov
3 – Chi ha gli occhi chiari è più soggetto alla fotofobia
La melanina naturalmente presenza nell’iride esercita anche un importante ruolo di difesa nei confronti della luce solare. Va da sé che i soggetti con occhi molto chiari possano avere difficoltà a tollerare la luce, specie se intensa. Lo stesso discorso vale per chi è affetto da albinismo e quindi è totalmente privo di melanina. In questi casi l’uso di occhiali da sole con lenti fotocromatiche e polarizzate (capaci di proteggere dai raggi UV e dall’abbagliamento) e l’uso di copricapi con visiera è fortemente consigliato anche in inverno.
4 – La fotofobia può anche essere causata da una carenza alimentare
Anche l’alimentazione è fondamentale per proteggere i nostri occhi dall’insorgenza di diverse patologie e fastidi oculari. Tra questi figura anche la fotofobia: può capitare, infatti, che questa sia correlata ad una carenza alimentare, nello specifico relativamente al magnesio ed alla vitamina B2.
5 – Anche le lenti a contatto possono causare fotofobia
Le lenti a contatto sono ausili molto delicati dei quali è fondamentale avere molta cura: un uso non corretto delle lenti, un uso prolungato delle lenti usa e getta o una scorretta igiene sia oculare che delle lenti stesse, può innescare alcuni fastidi tra cui la fotofobia. Qualora la cornea si dovesse irritare come conseguenza di un uso poco attento delle lenti, conviene sospenderne l’uso fino a completa guarigione.
6 – La fotofobia può essere causata anche da alcuni farmaci
La fotofobia può essere un effetto momentaneo dovuto all’assunzione di alcuni farmaci. Tra questi citiamo le atropine – come le gocce che l’oculista instilla per ottenere una dilatazione della pupilla – le scopolamine, presenti in alcuni farmaci anti-vomito ed anti-nausea, e le tetracicline, antibiotici usati per curare la polmonite, l’Helycobacter pylori e alcune infezioni della pelle.
7 – Abuso di alcolici
Infine, segnaliamo la fotofobia come effetto transitorio dell’abuso di alcol. Insomma, se dopo una serata nella quale vi è capitato di alzare un po’ il gomito provate un certo fastidio alle luci intense, niente paura: passato l’effetto del bicchiere di troppo, passerà anche il noioso sintomo oculare.
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