Glaucoma: l’importanza della terapia
Il glaucoma è una patologia oculare caratterizzata da un progressivo aumento della pressione intraoculare: il protrarsi nel tempo di questo ipertono causa danni irreversibili e di una certa gravità al nervo ottico e, più in generale, a tutte le strutture dell’apparato visivo. Il risultato è una perdita di capacità visiva che può condurre a gravi stati di ipovisione, inclusa la cecità. Sottoporsi ai dovuti controlli e seguire la terapia è fondamentale per tenere a bada la patologia. Ma cosa accade se il paziente non rispetta dosaggi e tempi in modo puntuale?
Perché non è sempre facile attenersi scrupolosamente alla terapia?
La mancata aderenza alla terapia può compromettere seriamente la prognosi del paziente. Sia in ambito oculistico che in qualunque altra branca della medicina, la cosiddetta compliance del paziente è fondamentale per il suo benessere. Questo accade tanto per le patologie acute quanto per quelle croniche. Sfortunatamente, vi sono alcuni fattori che possono determinare la non aderenza terapeutica e con essa la guarigione del paziente.
Per citarne alcuni, menzioniamo:
- l’età: un paziente più in là con gli anni potrebbe faticare a ricordare gli appuntamenti giornalieri coi farmaci prescritti;
- la necessità del paziente di trattare più patologie assieme, e dunque di rispettare orari e scadenze differenti durante la giornata;
- la condizione clinica del paziente: ad esempio se è vigile o meno, o se ha bisogno di assistenza.
Come si può manifestare la non aderenza alla terapia?
La non aderenza alla terapia può esprimersi in modi diversi, come ad esempio:
- errori nei dosaggi e nei tempi d’assunzione;
- dimenticanze: terapia assunta in modo discontinuo ed intermittente;
- sospensioni: il paziente ritiene di sentirsi bene e dunque decide in autonomia di sospendere la terapia.
Glaucoma ed aderenza terapeutica: cosa dicono i numeri
Secondo una ricerca scomparsa sulla rivista scientifica American Journal of Ophtalmology, il 45% dei pazienti trattati con farmaci ipotonizzanti (cioè volti ad abbassare la pressione intraoculare), non segue la terapia come dovrebbe.
Stando ai risultati della ricerca:
- i pazienti assumono meno del 75% del dosaggio farmacologico loro prescritto;
- a distanza di 4 anni dalla prescrizione del farmaco, il 48% dei pazienti assume solamente un terzo del dosaggio prescritto cioè, nel caso di un collirio, esso viene instillato solo una volta su tre.
Perché i pazienti affetti da glaucoma non sempre rispettano la terapia prescritta?
Il glaucoma è una patologia silente. Il paziente affetto da glaucoma, nell’immediato, non percepisce differenze sostanziali tra il suo stato di salute in corso di terapia o in assenza di questa e quindi tende a pensare che saltare qualche somministrazione non sia così grave. Questo approccio alla patologia si basa su errate convinzioni personali e non su dati medici oggettivi, ed è evidentemente sbagliato. Proprio perché il glaucoma è una patologia inizialmente priva di sintomi, il paziente non aderente alla terapia potrebbe andare incontro a danni irreversibili al nervo ottico con conseguente perdita della capacità visiva.
Il consiglio, nell’ottica del proprio benessere visivo, è quindi quello di prestare attenzione ai consigli dello specialista e di seguire alla lettera le sue indicazioni terapeutiche.
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