Iniezioni intravitreali per maculopatia: di che si tratta
Una diagnosi di degenerazione maculare senile può prendere in contropiede, per diversi motivi: perché la patologia nelle sue fasi d’esordio è tutto sommato asintomatica, oppure perché viene spesso confusa con la cataratta o con un generale peggioramento della capacità visiva. Per la maculopatia ancor più che per altre patologie oculari, tuttavia, sottoporsi a frequenti controlli della salute visiva e giungere ad una diagnosi certa in modo tempestivo è il primo passo per trattarla con efficacia. In questo senso, oggi le iniezioni intravitreali per maculopatia rappresentano la soluzione terapeutica più indicata.
Quali sono le opzioni terapeutiche per la degenerazione maculare senile oggi?
La degenerazione maculare senile si diagnostica grazie ad una visita oculistica specialistica approfondita ed accurata. La visita dovrà includere, tra le altre cose, un esame del fondo oculare tramite OCT ed fluorangiografia.
Una volta confermata la diagnosi, si andranno a discutere assieme allo specialista le opportunità terapeutiche. Per ciò che concerne la variante essudativa o umida della patologia, le iniezioni intravitreali per maculopatia rappresentano la miglior soluzione oggi disponibile per contrastare la progressione della patologia.
In cosa consistono le iniezioni intravitreali per maculopatia?
All’interno della macula di chi è affetto da degenerazione maculare senile si sviluppa in modo anomalo una proteina, chiamata VEGF. Questa proteina è responsabile dello sviluppo di una serie di neovasi a livello sottoretinico. Sono proprio questi a portare ad un peggioramento della capacità visiva centrale. Obiettivo delle iniezioni intravitreali per maculopatia è quello di contrastare lo sviluppo della proteina VEGF. A tal fine – tramite iniezioni sottilissime e totalmente indolori – si somministrano direttamente nel vitreo dei farmaci, chiamati anti-VEGF.
Il trattamento, nel primo anno, prevede 3 sedute più ravvicinate seguite da altre da valutare assieme allo specialista. In tal modo, è possibile arrestare la progressione della patologia ed ottenere un valido e durevole recupero della capacità visiva.
Cos’altro si può fare per trattare la maculopatia essudativa?
Senza alcun dubbio, e come sempre accade in medicina, anche lo stile di vita e l’alimentazione possono essere validi alleati nella prevenzione della maculopatia. Alimentarsi correttamente, prediligendo alimenti ricchi di zinco, betacarotene e di vitamine C ed A può essere di grande aiuto nel ritardare o prevenire l’insorgenza della patologia. Allo stesso modo, e poiché la maculopatia è una patologia di tipo degenerativo legata a doppio filo all’invecchiamento, sarà d’aiuto bere molta acqua e scegliere alimenti dal forte potere antiossidante. Allo stesso tempo, è raccomandabile non fumare.
A patologia oramai conclamata, tuttavia, ad oggi le iniezioni intravitreali rappresentano l’opzione migliore in assoluto per tenere sotto controllo la progressione della patologia e migliorarne sensibilmente i sintomi.
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