Intervento di cataratta, domande e risposte: la parola a Lucio Buratto
Ricevere una diagnosi di cataratta è un evento, oggi, non proprio raro. Così come l’intervento di cataratta per correggerla è diventato sempre più di routine. Quanto ne sappiamo davvero? In merito all’intervento di cataratta, le domande che vorremmo porre agli esperti sono davvero innumerevoli. Per questo motivo, oggi intervistiamo il Dott. Lucio Buratto, direttore scientifico di CAMO – Centro Ambrosiano Oftalmico: uno specialista tra i più esperti al mondo sul tema, con all’attivo numerose pubblicazioni prestigiose a carattere scientifico in diverse lingue.
Dott. Buratto, ci può spiegare brevemente che cos’è la cataratta?
All’interno del nostro occhio c’è una piccolissima lente, chiamata cristallino, che funziona proprio come quella di una macchina fotografica. Con l’andare del tempo questa lente tende a diventare sempre più opaca, proprio come accade al vetro di una vecchia finestra. L’opacizzazione del cristallino – chiamata cataratta – impedisce un passaggio ottimale della luce e pregiudica il buon andamento della funzione visiva.
Chi può ammalarsi di cataratta?
Nella stragrande maggioranza dei casi la cataratta si presenta in età matura, e prende il nome di cataratta senile. Ma non solo: possono ammalarsi di cataratta, in età adulta, anche i miopi (nel caso di miopie molto forti), i diabetici, le persone con glaucoma o affette da altre patologie.
Dottore, è possibile fare a meno dell’intervento?
L’unica via percorribile per curare la cataratta e recuperare una capacità visiva nitida e ben definita è l’intervento. Ad oggi non esistono terapie farmacologiche efficaci per curarla, né per arrestarne l’avanzamento. Evitare l’intervento significa lasciare che la patologia avanzi, con conseguenze gravi sia per quanto riguarda la capacità visiva, sia per la salute oculare più in generale. Solitamente non solo sconsigliamo di rinunciare all’intervento, ma esortiamo i nostri pazienti ad eseguirlo quanto prima.
L’intervento di cataratta è molto invasivo? E’ doloroso?
A proposito di intervento di cataratta, le domande che i pazienti mi rivolgono hanno a che fare spesso con una sensazione di timore e di inquietudine. L’intervento di cataratta è una procedura di routine minimamente invasiva, di breve durata e per nulla dolorosa. Si esegue in regime ambulatoriale o in day surgery, previa somministrazione di un collirio anestetico. Quindi non vi è motivo per rinunciare ad affrontarlo ed anzi, oggi è anche l’occasione per correggere i propri difetti visivi.
In che senso è possibile correggere i difetti visivi operandosi di cataratta? Non sono due cose ben diverse?
Durante l’intervento di cataratta, il cristallino naturale viene sostituito con uno artificiale. Oggi i cristallini artificiali possono avere le caratteristiche di una vera e propria lente ed essere quindi dotati di un potere diottrico. Questo significa che l’intervento di cataratta diventa occasione preziosa per recuperare non solo in qualità visiva, ma anche in quantità.
Dottore, un’ultima domanda: in tempi di Coronavirus, l’intervento è sicuro?
L’intervento di cataratta è una procedura sicura, eseguita sempre in ambiente sterile. Rinunciare all’intervento per timori d’altra natura è sbagliato, perché, come accennavo, non è mai consigliabile trascurare e lasciar maturare troppo la cataratta: così facendo, si corre il rischio di andare a compromettere la salute di altre strutture oculari. Quello che io consiglio è, certamente, di usare attenzione e cautela, e di recarsi presso centri che abbiano una profonda attenzione verso temi quali l’igiene e la salute pubblica. In CAMO, per esempio, abbiamo messo a punto rigidi protocolli di igiene e sanificazione, di screening del personale e di triage dei pazienti.
A proposito dell’intervento di cataratta, le domande sarebbero ancora molte. Nel ringraziare Lucio Buratto per il suo tempo e per le sue esaustive risposte, ti ricordiamo che il Centro Ambrosiano Oftalmico é a tua disposizione per qualunque dubbio, domanda o necessità riguardo la tua salute oculare.
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