Intervento Lasik: microcheratomo VS femtosecondi
Stai pensando di sottoporti all’intervento per la correzione permanente dei difetti visivi con tecnica Lasik? Se la risposta è sì, sicuramente ti sarà capitato di leggere alcuni articoli sull’argomento, o di fare qualche domanda a qualche amico o conoscente che vi si è già sottoposto. Tra i termini più tecnici e meno comuni che avrai avuto modo di sentire, probabilmente figurano “microcheratomo”, “femtosecondi”. Ma cosa significano? In questo breve articolo cerchiamo di illustrarti in modo semplice l’intervento con tecnica Lasik, e di darti qualche delucidazione circa questi tecnicismi che forse avrai avuto modo di sentire o di leggere anche sul web.
La tecnica Lasik: in cosa consiste?
La tecnica Lasik prevede che la cornea, ovvero la membrana più esterna del nostro occhio, venga “modellata” opportunamente al fine di correggere l’errore di messa a fuoco che causa i difetti visivi. L’intervento si esegue effettuando un’incisione lamellare che consente di aprire un flap (una sorta di “finestrella”) sulla parte più superficiale della cornea, l’epitelio. Una volta aperta questa finestrella, il chirurgo esegue la seconda parte dell’intervento sulla parte sottostante, e infine riposiziona nella sua sede il lembo di cornea precedentemente sollevato.
Lasik con microcheratomo o lasik con laser a femtosecondi?
Il trattamento Lasik consente di correggere con efficacia i difetti visivi (inclusa la presbiopia) da lievi a medi. L’apertura del flap può essere eseguita con due strumenti diversi: con il microcheratomo oppure con il laser a femtosecondi. Cerchiamo di capire meglio le caratteristiche di questi due strumenti, le reciproche differenze e di evincere perché uno possa essere preferibile rispetto ad un altro.
Il microcheratomo
Il microcheratomo è uno strumento meccanico che consta di una lama di forma circolare. Grazie a questa lama, il chirurgo effettua l’incisione lamellare sulla cornea necessaria per eseguire l’intervento con procedura Lasik. Tuttavia:
- non sempre il taglio è particolarmente preciso, sia in termini di forma che di spessore della lamella;
- l’uso di questo strumento non consente al chirurgo di mantenersi il più in superficie possibile, ma anzi l’incisione avviene ad una certa profondità;
- l’incisione lamellare con microcheratomo è stata talvolta causa di fastidi e complicazioni post operatorie.
Insomma, il microcheratomo è uno strumento che ha favorito per un buon periodo di tempo l’esecuzione di una tecnica innovativa ed efficace, ma non è, oggi, lo strumento per condurre l’intervento nel modo più preciso e sicuro possibile.
Il laser a femtosecondi
Il laser a femtosecondi non è uno strumento meccanico, ma bensì uno strumento laser particolarmente sofisticato. La sua azione si basa su impulsi luminosi brevissimi e molto intensi, capaci di lavorare proprio come farebbe una lama (il microcheratomo) ma senza tuttavia toccare in alcun modo i tessuti (senza essere una lama, insomma). Nel caso del laser a femtosecondi l”incisione è:
- accurata;
- precisa dal punto di vista della forma;
- uniforme dal punto di vista dello spessore;
- estremamente superficiale;
- personalizzabile sulla base della forma e della misura della cornea del paziente.
Precisione e delicatezza sono i punti di forza di uno strumento che ha consentito di implementare la procedura Lasik rendendola quanto mai sicura ed efficace. La percentuale di rischio intra e post operatorio, inoltre, è ridotta al minimo quando l’intervento Lasik viene effettuato con l’ausilio del laser a femtosecondi.
Se stai pensando all’intervento Lasik per la correzione permanente dei difetti visivi, il consiglio è dunque quello di orientarti verso un centro d’eccellenza, che disponga non solamente della professionalità di un chirurgo preparato ed esperto, ma anche di uno strumento affidabile e moderno come il laser a femtosecondi.
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