Mosche volanti, quando preoccuparsi?
Può capitare, soprattutto dai 40 anni in poi, di vedere, nel proprio campo visivo, degli strani puntini o macchioline in movimento. Chiamati anche “corpi mobili”, “miodesopsie” o “mosche volanti”, essi sono maggiormente visibili quando si guarda verso uno sfondo chiaro ed uniforme. Ma di cosa si tratta? Sono sintomo di qualche patologia? Quando è il caso di preoccuparsi e/o di contattare uno specialista. Vediamolo nel dettaglio.
Il termine “miodesopsia” deriva dal greco myōdes (simile a mosche) e òpsis (visione), da cui deriva l’espressione più comune “mosche volanti”. La parola, va da sè, è davvero molto antica, il che ci fa comprendere che il fenomeno dei corpi mobili non ha nulla a che vedere con la modernità, le abitudini di vita del nostro secolo oppure con l’inquinamento.
Un fenomeno fisiologico dovuto all’avanzare del tempo
La struttura vitreale, esattamente come tutte le altre cellule del nostro organismo, tende ad invecchiare ed a degenerare in maniera del tutto fisiologica. Il collagene, la proteina che costituisce il vitreo, con l’avanzare degli anni, perde progressivamente omogeneità e si addensa sotto forma di piccoli accumuli gelatinosi. Le mosche volanti altro non sono che il risultato di questo fenomeno del tutto naturale e fisiologico. Esse si presentano sotto forma di pallini, puntini, anelli, ragnatele o filamenti.
Quando non è il caso di allarmarsi
La prima volta che capita di osservarle, si ha l’impressione che esse siano al di fuori del nostro occhio, mentre in realtà esse sono all’interno di esso. Per la precisione, non vediamo le mosche volanti, ma la proiezione delle stesse sulla retina, un pò come avviene in una eclissi. Una volta compreso che questi strani corpi estranei non sono al di fuori del nostro occhio ma bensì al suo interno, sicuramente può subentrare in noi un pò di ansia e di apprensione. Tuttavia, è bene sapere che essi sono un fenomeno più frequente e più comune di quanto si possa immaginare, e che nella maggioranza dei casi esse non sono sintomo di alcuna patologia. Vedere le mosche volanti occasionalmente non è nulla di patologico, anzi, fa parte della maturazione e del naturale invecchiamento dell’apparato visivo. Con l’avanzare degli anni, al contrario, non ci si fa nemmeno più caso, finendo con l’ignorarle e con l’imparare a conviverci “pacificamente”.
Quando invece è opportuno rivolgersi allo specialista?
Se il fenomeno insorge in maniera del tutto improvvisa e particolarmente intensa o se le mosche volanti sono particolarmente grandi, se il disturbo insorge in abbinamento a vista offuscata, dolore agli occhi o alla testa, è bene invece contattare il proprio specialista di fiducia, che valuterà attentamente la situazione.
Anche se, come già detto, le mosche volanti sono nella maggioranza dei casi un fenomeno del tutto naturale e fisiologico dovuto ad un lieve addensamento del gel vitreale, in alcuni casi esse potrebbero essere anche sintomo di una patologia da non sottovalutare. Potrebbe essere in atto, per fare un esempio, un’infiammazione della retina, oppure un distacco della retina. O ancora, un incremento improvviso di mosche volanti nel campo visivo potrebbe essere sintomo di un esordio di maculopatia, di una malattia autoimmune o di un’infezione in atto. E’ sempre bene, nel caso di dubbio, consultare il proprio specialista di fiducia, oppure rintracciarne uno al quale affidarsi, il quale avrà cura di esaminare la situazione approfonditamente.
Soluzioni terapeutiche alle mosche volanti
In caso di presenza di mosche volanti particolarmente fastidiose, si può provare a compiere dei movimenti dal basso verso l’alto con gli occhi, così da spostare gli addensamenti di gel vitreale da una parte all’altra. Non vi è prova scientifica, invece, relativamente all’efficacia di terapie di integratori vitaminici per limitare il fenomeno delle mosche volanti. Nei casi più invalidanti, invece, si può ricorrere ad un intervento chirurgico, la vitrectomia, che però comporta alcuni rischi che è bene non sottovalutare. Sarà il medico a stabilire se sia il caso di scegliere la strada dell’intervento oppure se sia meglio convivere con le mosche volanti.