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Blefaroplastica, quanto dura nel tempo?

La blefaroplastica è un intervento di chirurgia dell’area perioculare, con particolare riferimento alla palpebra superiore e a quella inferiore. L’intervento è mirato a correggere i segni dell’invecchiamento così come eventuali imperfezioni di natura estetica. Il suo obiettivo può essere duplice: sia estetico, appunto, che funzionale, andando a ripristinare il comfort visivo di chi vi si sottopone. Uno dei dubbi più comuni relativamente alla blefaroplastica è quello relativo alla sua durata. Insomma: quando dura nel tempo l’effetto della blefaroplastica? Rispondiamo di seguito a questa domanda così frequente sul tema.

Durata nel tempo dell’intervento di blefaroplastica: considerazioni generali

La durata dei benefici della blefaroplastica può variare da paziente a paziente. Ad ogni modo, e in linea generale, si tratta di una procedura che può regalare risultati davvero durevoli nel tempo. E’ importante precisare che un intervento di blefaroplastica non arresta l’invecchiamento cellulare: è molto utile però a ripristinare uno stato generale di “freschezza” oculare e al contempo a rallentare l’impatto che l’avanzare del tempo può esercitare sulla comparsa di rughe, gonfiore nell’area perioculare, pelle cadente.

Quali fattori possono influenzare la durata della blefaroplastica nel tempo?

Come detto poc’anzi, la durata degli effetti positivi di una blefaroplastica può variare da paziente a paziente. Elenchiamo brevemente i fattori che possono influenzarla.

  • Genetica: la genetica influenza marcatamente – anche se non in modo esclusivo – il modo in cui il nostro organismo invecchia. Vi sono dunque persone maggiormente predisposte a subire gli effetti dell’invecchiamento, altre invece che sono meno inclini a mostrare i segni del tempo nell’area perioculare.
  • Stili di vita: alimentarsi correttamente, bere molta acqua, riposare adeguatamente ed evitare eccessi è uno dei grandi segreti per invecchiare bene e preservare un aspetto giovane nel tempo. Anche a livello palpebrale e perioculare.
  • Età del paziente: in età molto giovane la pelle è maggiormente elastica e predisposta a “rispondere” meglio a qualunque tipo di trattamento. Prima si esegue l’intervento, e più durevoli potranno essere i risultati.
  • Tecnica chirurgica: anche la tecnica chirurgica utilizzata, in abbinamento alla competenza del chirurgo, possono influenzare la durata dei risultati.

Quanto durano mediamente gli effetti dell’intervento?

Volendo dare una tempistica di massima, si può affermare che gli effetti dell’intervento di blefaroplastica durano per alcuni anni. Alcuni pazienti notano che gli effetti positivi dell’intervento permangono inalterati molto a lungo nel tempo, anche per 5 o 10 anni. Un dato che può variare in funzione dei fattori sopra descritti, ma anche delle modalità con le quali si esegue il mantenimento dei risultati ottenuti. Vediamo di seguito alcune indicazioni in merito al mantenimento:

  • evitare l’esposizione ai raggi solari specie durante le ore centrali della giornata
  • curare adeguatamente la pelle, con cosmetici di buona qualità (si consiglia sempre di leggere gli INCI dei prodotti cosmetici e di make up) e non dimenticare di applicare sempre un fattore di protezione solare
  • indossare occhiali da sole, anche in inverno
  • mangiare molta frutta e verdura di stagione, bere molta acqua
  • evitare il fumo e gli alcolici ove possibile

Sarà cura dello specialista che ha eseguito l’intervento fornire una serie di indicazioni adeguate sia per il mantenimento dei risultati, sia per un eventuale follow up che includa altri trattamenti da eseguire per preservare l’effetto benefico dell’operazione a lungo nel tempo.

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Blefarocalasi cause e rimedi

La blefarocalasi è una condizione clinica molto simile alla ptosi, a tal punto che le due sono spesso confuse e scambiate l’una con l’altra. Scopriamo assieme la differenza tra ptosi e blefarocalasi e vediamo come ripristinare efficacemente tanto l’estetica quanto un’ottimale funzionalità visiva nel caso del secondo disturbo.

Differenza tra ptosi e blefarocalasi

Come accennato in apertura, ptosi e blefarocalasi sono due condizioni cliniche simili ma tuttavia differenti. La ptosi è un abbassamento della palpebra ed è dovuta ad un rilassamento del muscolo che dovrebbe sostenerla. La blefarocalasi è invece un cedimento del tessuto che compone la palpebra. Per effetto della gravità, questo tessuto in eccesso genera una piega palpebrale che talvolta arriva anche a superare il bordo palpebrale e a compromettere la funzionalità visiva.

La blefarocalasi non è un disturbo solamente di natura estetica

La blefarocalasi è una condizione clinica nella quale la palpebra è interessata da un cedimento dei tessuti verso il basso. Le cause sono diverse: il tempo che avanza, un impoverimento di collagene a livello cellulare, la forza di gravità.

L’eccesso di tessuto palpebrale o la sua marcata lassità possono dare adito a disagio sociale e imbarazzo. Ma non solo. Qualora la blefarocalasi sia superiore e importante, anche la funzione visiva può diventare difficoltosa. Entrambe le ragioni sono più che sufficienti – anche se prese singolarmente – per decidere di prendere provvedimenti.

In cosa consiste l’intervento di blefaroplastica?

Oggi la chirurgia oftalmica ed estetica consentono di ripristinare efficacemente la funzione estetica e visiva grazie ad un unico intervento detto di blefaroplastica. Si tratta di una procedura chirurgica di breve durata e per nulla dolorosa. Si esegue in anestesia topica previa somministrazione di una leggera sedazione. E’ fondamentale che sia eseguita da mani particolarmente esperte al fine di avere la certezza che non rimanga traccia dell’intervento e che la quantità di tessuti rimossi sia esattamente quella necessaria a rispetto alle esigenze specifiche di ciascun paziente. Qualora la porzione di tessuto rimossa sia eccessiva, gli effetti collaterali potrebbero essere fotofobia, secchezza oculare, arrossamento. Qualora al contrario sia insufficiente, la blefarocalasi potrà dirsi non efficacemente risolta.

I punti di sutura sono applicati lungo la piega palpebrale tramite un filo sottilissimo affinché, nel giro di qualche settimana, non rimanga alcuna traccia dell’intervento eseguito. La blefaroplastica può essere eseguita sia a livello di palpebra superiore che inferiore.

Quali sono i vantaggi dell’intervento?

Di seguito i vantaggi offerti dall’intervento di blefaroplastica:

  1. ripristinare un’efficace funzionalità palpebrale, migliorando la funzione visiva e incentivando una buona lubrificazione della superficie oculare
  2. restituire uno sguardo fresco e ringiovanito

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Vuoi conoscere più da vicino la Divisione Oculoplastica operativa presso il Centro Ambrosiano Oftalmico? Pensi di essere affetto o affetta da blefarocalasi e vorresti conoscere più da vicino l’intervento di blefaroplastica? Chiamaci. Il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedi al venerdi 02 636 1191.

Blefaroplastica tradizionale: i vantaggi

blefaroplastica tradizionale - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

La blefaroplastica tradizionale è senza dubbio la scelta migliore per chi ha l’obiettivo di rimuovere gli inestetismi dello sguardo in modo efficace e sul lungo periodo. Un intervento mini invasivo che non lascia cicatrici evidenti e che consente di migliorare in una sola mossa sia l’aspetto estetico, sia la funzionalità palpebrale. Scopriamo oggi tutti i vantaggi di questo tipo di intervento.

Cos’è la blefaroplastica

Con il termine di blefaroplastica si intende un intervento di chirurgia estetica mininvasivo volto a rimodellare l’estetica delle palpebre e dell’area perioculare rimuovendo eventuali porzioni di tessuto e di accumuli adiposi in eccesso. Può interessare sia le palpebre superiori che quelle inferiori ed è l’ideale per recuperare uno sguardo fresco e ringiovanito ma anche una migliore funzionalità palpebrale. Questo intervento – pur essendo minimamente invasivo e del tutto indolore – prevede l’uso di bisturi e punti di sutura ed è anche definito intervento di blefaroplastica tradizionale.

Oggigiorno esistono altre tecniche parachirurgiche ancor meno invasive che possono essere indicate per difetti estetici lievi che non intaccano la funzionalità palpebrale o per pazienti ancora in giovane età. Si tratta di procedure interessanti capaci di rinfrescare lo sguardo, ma che non offrono il medesimo risultato di una blefaroplastica tradizionale sia in termini estetici che di persistenza nel tempo dei risultati.

Una visita oculoplastica specialistica è sempre un buon punto di partenza

Il consiglio è sempre quello di sottoporsi ad una visita specialistica oculoplastica durante la quale sarà possibile valutare con l’aiuto dello specialista le condizioni di salute e di performance estetica della propria area oculare e perioculare e ricevere indicazione in merito alla procedura chirurgica o parachirurgica migliore per le proprie esigenze.

Ma torniamo ai vantaggi della blefaroplastica tradizionale.

Vantaggi della blefaroplastica tradizionale

La blefaroplastica tradizionale offre innumerevoli vantaggi:

  • un risultato più definitivo e durevole nel tempo rispetto ad altre tecniche
  • consente la correzione di borse, occhiaie, rughe perioculari e l’eliminazione di palpebre cadenti con un solo intervento
  • non è doloroso (è sufficiente somministrare un anestetico per uso topico)
  • non lascia cicatrici visibili (i punti di sutura sono sottilissimi e sono applicati lungo le naturali pieghe dei tessuti)
  • riavvolge il nastro del tempo con risultati tangibili e apprezzabili concretamente
  • comporta un solo investimento economico a fronte degli innumerevoli e ripetuti costi che affronta invece nell’arco di diversi anni chi sceglie procedure differenti (come i trattamenti estetici)

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Se desideri maggiori informazioni sull’intervento di blefaroplastica, non esitare a contattarci subito. Il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

Oculoplastica prima e dopo, cosa aspettarsi

oculoplastica prima e dopo - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Oculoplastica prima e dopo, cosa aspettarsi? Capita spesso di navigare in rete alla ricerca di immagini che diano un’idea dei risultati che può regalare un intervento di oculoplastica. Il desiderio comune è quello di comprendere o di prefigurarsi in qualche modo come si potrebbe apparire dopo l’operazione. Leggermente diversi rispetto a prima? Oppure marcatamente diversi? Esiste un gap importante tra aspettativa o realtà? Le risposte a questi quesiti possono spingerci a rinunciare all’idea dell’intervento o al contrario, invogliarci a programmarlo quando prima.

Oculoplastica, cos’è?

Prima di entrare nel merito dell’argomento oculoplastica prima e dopo, è bene spendere due parole sul concetto stesso di oculoplastica. Con il termine oculoplastica si intende una chirurgiche interessa l’area orbitale e periorbitale. Tra questi interventi figura la nota blefaroplastica, spesso oggetto di interesse da parte di pazienti desiderosi di riavvolgere il nastro del tempo e ritrovare uno sguardo fresco e giovane.

La blefaroplastica è talmente tanto richiesta rispetto ad altri interventi di oculoplastica, da essere spesso confusa e sovrapposta con essa.

Può essere dunque comodo ed opportuno ridurre il campo di discussione alla blefaroplastica, dando alcune indicazioni di massima circa i risultati che può regalare a chi vi si sottopone.

Oculolplastica prima e dopo: come apparirò?

Prima e dopo l’oculoplastica, come apparirò? Prendiamo dunque in esame il caso di un paziente o di una paziente che ha affrontato un intervento di oculoplastica per risollevare le sue palpebre cadenti. Le palpebre cadenti (in gergo medico, blefarocalasi) sono un inestetismo piuttosto comune. Con l’avanzare del tempo, la pelle del corpo perde tono ed elasticità, ed in alcuni punti è maggiormente soggetta alla gravità. Questo processo interessa anche le palpebre, naturalmente. E spesso la blefarocalasi che ci affligge maggiormente è quella che interessa la palpebra superiore.

Ma che aspetto avremmo se decidessimo di chiedere aiuto allo specialista in chirurgia oculoplastica? L’intervento di oculoplastica è un intervento altamente risolutivo che, di fatto, cambia radicalmente l’estetica dello sguardo.

Lo sguardo risulta più aperto e meno stanco. Tutto il viso ne trae giovamento.

Risultati sì, ma nei giusti tempi

E’ fondamentale avere un po’ di pazienza. Lo stesso specialista, in occasione della visita specialistica oculoplastica, avrà modo di spiegare tutte le tappe ed i passaggi necessari per affrontare l’intervento. Qualunque intervento chirurgico, sia esso per finalità mediche o estetiche, più o meno invasivo, va sempre affrontato con la giusta dose di serietà e di consapevolezza. E’ necessario dunque comprendere appieno le caratteristiche dell’intervento che si va ad affrontare così come gli step ed i tempi necessari per cominciare a godere del risultato dato dalla chirurgia.

Nel caso della blefaroplastica, ad esempio, nei giorni successivi all’intervento l’occhio andrà incontro ad un lieve edema temporaneo. Naturalmente non è quello il momento di valutare gli effetti dell’oculoplastica paragonando il “prima” al “dopo”.

Mano a mano che i giorni e le settimane passano, invece, l’intervento di oculoplastica comincia a rivelare ai nostri occhi e allo specchio tutti i suoi benefici, confermandosi una delle procedure chirurgiche d’elezione per riavvolgere concretamente il nastro del tempo, ritrovare uno sguardo più giovane ma al contempo estremamente naturale.

Concludiamo rispondendo alla domanda: oculoplastica prima e dopo, cosa aspettarsi? Se eseguiti da mani esperte, gli interventi di chirurgia estetica dello sguardo, tra cui spicca la blefaroplastica, regalano uno sguardo fresco e decisamente ringiovanito, ma anche molto gradevolmente naturale.

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Vuoi conoscere più da vicino i risultati offerti dagli interventi di oculoplastica presso il Centro Ambrosiano Oftalmico? Chiamaci oggi stesso: il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

Chirurgia oculoplastica: non solo estetica

Quando si pensa alla chirurgia oculoplastica, nota anche più comunemente con il nome di “oculoplastica”, ciò che salta alla mente è l’idea di un intervento volto a ripristinare una funzionalità estetica perduta, o a migliorare l’aspetto estetico dell’area orbitale o periorbitale laddove questo non sia soddisfacente. In realtà, la chirurgia oculoplastica è molto di più. E spesso si rivela straordinariamente preziosa, di fatto mettendo molti pazienti al riparo persino dal rischio di quella che gli addetti ai lavori definiscono cecità secondaria. In che modo? Conosciamo meglio i campi di applicazione della chirurgia oculoplastica.

Chi è il chirurgo oculoplastico: conosciamo meglio lo specialista

Per comprendere al meglio i campi di applicazione della chirurgia oculoplastica, è necessario forse fare un passo indietro e conoscere più da vicino lo specialista che se ne occupa. Il chirurgo oculoplastico è un medico, laureato in Medicina e Chirurgia, in possesso di una specializzazione in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva. Non si occupa di patologie della vista, ma della salute e del benessere dell’area oculare e perioculare. D’altronde, la salute dell’occhio, delle sue strutture anatomiche esterne e dei tessuti che lo circondano, sono strettamente legate tra di loro. Per questo motivo sovente il chirurgo oculoplastico lavora a stretto contatto con l’oculista. In tal caso, l’obiettivo è restituire al paziente uno stato di salute visiva ottimale e a tuttotondo intervenendo anche, ove necessario, con la chirurgia plastica. 

Quando l’estetica dello sguardo ci aiuta a vedere meglio

Intervenire sull’estetica dello sguardo può essere un obiettivo fine a se stesso e può restituire al paziente uno sguardo più fresco, tonico e giovane. Eliminare o ridurre un difetto come la presenza di tessuto adiposo in eccesso, una palpebra cadente, o antiestetiche e persistenti borse sotto gli occhi, può far bene all’estetica del viso e all’autostima di chi si sottopone all’intervento. Solitamente questa gamma di interventi rientra sotto la denominazione generale di blefaroplastica.

Altre volte però, sia la blefaroplastica che altre tipologie di interventi di chirurgia oculoplastica non si limitano a migliorare l’estetica dello sguardo, ma restituiscono anche il benessere visivo perduto o messo a repentaglio proprio dai disturbi dell’area oculare e perioculare.

Facciamo qualche esempio:

Blefarocalasi

Quando il tessuto della palpebra superiore perde tono, la palpebra scende sempre di più sotto il peso della gravità e tende a coprire l’occhio. Mano a mano che il disturbo peggiora, è possibile che arrivi a coprire anche la pupilla, pregiudicando la capacità visiva del paziente.

Ptosi palpebrale

Analogamente a quanto accade nella blefarocalasi, anche nella ptosi palpebrale la palpebra superiore perde tono, fatica a sostenersi ed a rimanere aperta. Anche se il “sintomo” è il medesimo, nel caso della ptosi il responsabile non è il tessuto palpebrale, ma il muscolo che dovrebbe sostenerla.

Trichiasi

Nella trichiasi le ciglia non sono correttamente allineate e rivolte verso l’esterno, ma hanno una distribuzione poco ordinata (a volte anche in doppia fila) e sono rivolte verso l’interno dell’occhio, sfregando sulla cornea. Un disturbo che può innescare fastidi persistenti quali arrossamento, sensazione di corpo estraneo, bruciore, iperlacrimazione.

Ectropion ed entropion

Ectropion ed entropion sono due disturbi analoghi ed opposti. Il margine palpebrale risulta ruotato rispettivamente verso l’esterno o l’interno. Nel primo caso, la conseguenza sarà una perdita eccessiva di lacrime – chiamata epifora. L’epifora porta ad una disidratazione della superficie oculare ed a fenomeni irritativi che con il tempo tendono a cronicizzarsi (Sindrome dell’Occhio Secco). Nell’entropion, invece, il continuo sfregamento della palpebra sulla cornea può portare ad irritazioni persistenti capaci di dare adito persino a ulcere.

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Salute visiva e funzionalità estetica non sono mai del tutto indipendenti l’una dall’altra. Prenota la tua visita specialistica chiamando dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 il numero 02 636 1191.

Cos’è la visita oculoplastica e come si svolge

Prendersi cura del benessere del proprio sguardo è importante per diverse ragioni. Innanzitutto perché il contatto visivo è parte integrante della comunicazione non verbale, e da esso può dipendere il buon andamento delle nostre relazioni sociali, lavorative ed amorose. Poi, perchè il benessere dell’area oculare e perioculare va spesso di pari passo con quello visivo in senso stretto. Insomma, avere uno sguardo non solo fresco ma anche sano è sicuramente il primo passo per apprezzare il mondo in tutta la sua straordinaria bellezza e per sentirsi a proprio agio in mezzo agli altri. Ma in cosa consiste la visita oculoplastica?

Chi è il chirurgo oculoplastico e quando rivolgersi a lui

Il chirurgo oculoplastico è il medico che si occupa della salute e del benessere dell’area oculare e perioculare, con riferimento alle palpebre superiori ed inferiori, i dotti lacrimali, le orbite, la pelle del viso adiacente agli occhi. Le attenzioni del chirurgo oculoplastico sono rivolte sia agli aspetti funzionali che a quelli estetici. Dunque la visita oculoplastica è l’ideale per chi vuole sottoporre all’attenzione del medico un problema, una difficoltà o un inestetismo che può avere ripercussioni sul buon andamento della funzione visiva. O, al contrario, un problema visivo che si ripercuote anche sull’estetica dello sguardo.

Quali sono le patologie di interesse del chirurgo oculoplastico?

Per fare alcuni esempi, i disturbi presi in esame nel corso di una visita oculoplastica sono la ptosi palpebrale, il calazio, la blefarocalasi, l’ectropion, l’entropion, lo xantelasma, le cisti e i tumori palpebrali. La visita è altresì indicata per chi desidera sottoporre al medico la necessità o il desiderio di sottoporsi a iniezioni di botulino, filler, ma anche a correzioni dell’estetica dello sguardo di tipo chirurgico, con l’obiettivo di restituire uno sguardo fresco ma, al contempo, migliorare la funzionalità visiva. Tra queste, citiamo la correzione chirurgica di borse ed occhiaie, il lifting del sopracciglio, la blefaroplastica.

Di cosa invece non si occupa il chirurgo oculoplastico?

Il chirurgo oculoplastico non si occupa di cataratta, di glaucoma, di malattie della retina, e non esegue esami della vista. Per questo genere di esigenze non è necessario prenotare una visita oculoplastica, ma una visita oculistica specialistica.

Come si svolge la visita oculoplastica?

Obiettivo della visita oculoplastica è quello di restituire e mantenere una funzionalità palpebrale ottimale preservando al tempo stesso un’estetica dello sguardo gradevole. Nel corso della visita oculoplastica, il medico esegue un’osservazione accurata dell’area dello sguardo del paziente. Ove necessario, si eseguono anche alcuni esami diagnostici strumentali, con l’obiettivo di valutare l’entità e le caratteristiche di un eventuale difetto. Per fare un esempio, la diagnosi della ptosi palpebrale è completa a seguito di un test di stimolazione muscolare. Mentre tra gli esami necessari per completare la diagnosi di xantelasma, invece, sarà necessario verificare i livelli di trigliceridi e di colesterolo nel sangue. L’esame del sangue sarà anche richiesto ove il chirurgo intenda pianificare un intervento chirurgico.

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Blefarocalasi: come risolverla?

La blefarocalasi è un problema oculare che si ripercuote negativamente sia sull’aspetto estetico di chi ne è affetto sia, talvolta, sulla sua capacità visiva. Si tratta, come il nome stesso suggerisce, di un rilassamento cutaneo della palpebra superiore o inferiore. Ma quali sono le cause di questo disturbo? Chi colpisce maggiormente? E soprattutto, come risolvere la blefarocalasi? Rispondiamo assieme a queste domande.

Perché la blefarocalasi ha conseguenze sul piano estetico e sul piano funzionale?

La blefarocalasi è un rilassamento del tessuto palpebrale che si verifica quando, con l’andare del tempo, la pelle perde elasticità a causa dell’abbassamento dei livelli di collagene in essa naturalmente presente. In generale, si tratta di un fenomeno che tende a fare la sua comparsa intorno ai 40-50 anni. Può interessare la palpebra superiore o inferiore, ed essere monolaterale oppure bilaterale. Come accennato in apertura, qualora si tratti di una blefarocalasi superiore, le conseguenze del disturbo non si manifestano solamente sul piano estetico, ma anche su quello funzionale. Com’è facile intuire, infatti, una palpebra superiore interessata da un’importante perdita di tono tenderà a coprire la pupilla, rendendo la visione sempre più difficoltosa. A quel punto intervenire per risolvere il disturbo non è più un’opzione, ma diviene una necessità.

Come risolvere la blefarocalasi?

La blefarocalasi è spesso il risultato dell’avanzare dell’età e della perdita di tono della cute. Ma non solo: può anche presentarsi come conseguenza di uno stile di vita frenetico e stressante, orientato all’eccessiva sedentarietà, alle poche ore di sonno e ad un regime alimentare poco sano o, ancora, essere il risultato di una semplice predisposizione personale. Ad ogni modo, trattandosi di un disturbo meccanico e non patologico, la blefarocalasi non si risolve con i trattamenti farmacologici. L’unica via da intraprendere per risolvere la blefarocalasi in modo definitivo, tornando ad uno sguardo fresco ed una capacità visiva ottimale, è quella chirurgica. La procedura prende il nome di intervento di blefaroplastica.

Che cos’è l’intervento di blefaroplastica

L’intervento di blefaroplastica è una procedura chirurgica mininvasiva capace di portare vantaggi su più fronti a chi vi si sottopone. Dura pochi minuti e si esegue previa somministrazione di un anestetico locale. I punti di sutura sono sottilissimi e, una volta rimossi, non lasciano alcun tipo di cicatrice. Lo stesso recupero post operatorio è di breve durata e non presenta criticità particolari.

I vantaggi dell’intervento di blefaroplastica

I vantaggi della blefaroplastica interessano l’ambito estetico e quello funzionale. Elenchiamoli:

  • è un intervento minimamente invasivo: la cute in eccesso si può rimuovere tradizionalmente con il bisturi, ma anche con l’ausilio di specifici strumenti laser;
  • rimuovendo la cute in eccesso, si può rimodellare l’aspetto delle palpebre in accordo con le proprie esigenze e con le proprie aspettative, tenendo conto della morfologia e delle proporzioni del viso;
  • consente di correggere anche una vasta gamma di inestetismi dell’area perioculare restituendo uno sguardo fresco ed armonioso: l’orientamento della coda dell’occhio, gli occhi apparentemente troppo piccoli, le sopracciglia troppo basse, le borse sotto gli occhi e le occhiaie (queste ultime due nel caso di una blefaroplastica inferiore);
  • consente di rimuovere eventuali accumuli adiposi;
  • non lascia alcuna cicatrice visibile;
  • consente di recuperare una capacità visiva ottimale, laddove questa sia compromessa dalla blefarocalasi.

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Presso CAMO Centro Ambrosiano Oftalmico è a tua disposizione una divisione oculoplastica specializzata nel trattamento dei disturbi dell’area perioculare di indole tanto estetica quanto funzionale. Per prenotare un appuntamento chiamaci dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.

Domande frequenti sulla blefaroplastica

La blefaroplastica è un intervento capace di regalare indubbi benefici tanto sul fronte pratico quanto su quello estetico. Le blefarocalasi della palpebra superiore ed inferiore, infatti, non solo generano gonfiori ed accumuli di adipe fastidiosi ed esteticamente non sempre gradevoli, ma possono anche compromettere il buon andamento della funzione visiva. Tuttavia, come sempre accade quando ci si appresta a sottoporsi ad un intervento chirurgico del tutto nuovo, dubbi e domande non mancano. Cerchiamo dunque di mettere un po’ d’ordine e di rispondere alle domande più frequenti sulla blefaroplastica.

A che età è possibile sottoporsi ad un intervento di blefaroplastica?

Non c’è un’età specifica per affrontare una blefaroplastica, perché questo genere di intervento risponde con efficacia ad una gamma di esigenze differenti che possono presentarsi in momenti diversi della vita. Per esempio, è possibile ricorrervi in giovane età per correggere un difetto congenito, oppure in età matura per correggere un inestetismo causato dall’avanzare del tempo.

La blefaroplastica corregge anche altri inestetismi come rughe, borse e gonfiori? 

Sì. Grazie alla blefaroplastica è possibile restituire uno sguardo fresco e giovane intervenendo su più fronti. Difatti, durante la correzione del rilassamento delle palpebre è altresì possibile rimuovere eventuali accumuli di tessuto in eccesso, così come accumuli adiposi. Di conseguenza, anche il gonfiore periorbitale si riduce notevolmente. 

Anche agli oculisti capita di consigliare un intervento di blefaroplastica. Come mai?

La perdita di tono delle palpebre porta con sé una serie di conseguenze che possono esercitare un impatto negativo non solo sull’aspetto estetico di chi ne è affetto, ma anche sul fronte della funzionalità visiva. Per esempio, la blefarocalasi superiore, laddove importante, può arrivare a coprire parzialmente o totalmente la pupilla, riducendo anche drasticamente l’ampiezza del campo visivo. Nel caso della blefarocalasi inferiore, invece, questa può compromettere la buona lubrificazione oculare, innescando una serie di sintomi tra cui secchezza oculare persistente, bruciore, arrossamento, sensazione di corpo estraneo. 

L’intervento può avere conseguenze negative sulla vista?

Assolutamente no. Al contrario, come spiegato, un intervento di blefaroplastica può cooperare al miglioramento dell’andamento della funzione visiva. Peraltro, si ricordi che la blefaroplastica non interviene mai sull’occhio, ma solamente sulle palpebre. 

La blefaroplastica è consigliabile anche nel caso di difetti congeniti?

Certamente sì. Grazie ad un intervento di blefaroplastica, è possibile correggere l’estetica dello sguardo anche in presenza di difetti congeniti. Tra questi citiamo eventuali asimmetrie, ptosi, occhi spioventi o altri. Analogamente, la blefaroplastica può rivelarsi di grande aiuto nel caso di problemi di origine traumatica.

L’intervento presenta controindicazioni per chi è diabetico o iperteso?

L’intervento di blefaroplastica non presenta particolari controindicazioni, dunque anche chi è diabetico o iperteso lo può affrontare con serenità.

Cosa succede dopo l’intervento di blefaroplastica?

La guarigione completa dopo un intervento di blefaroplastica si ottiene nel giro di una decina di giorni, durante i quali consigliamo di dormire con il capo leggermente sollevato, di non usare make up né indossare lenti a contatto. Dopo la rimozione dei punti, è possibile tornare alle proprie consuete attività quotidiane. Per quanto riguarda l’esposizione ai raggi solari, invece, consigliamo di soprassedere per alcune settimane, al fine di favorire una perfetta ed invisibile cicatrizzazione. 

Presso il Centro Ambrosiano Oftalmico è attiva una divisione di Oculoplastica, dedicata interamente alla chirurgia oftalmica delle palpebre, dell’orbita e delle vie lacrimali. Per prenotare una visita è possibile chiamare dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.

Intervento di blefaroplastica: vedere bene per vedersi bene

Spesso un piccolo intervento volto a migliorare il nostro aspetto estetico può avere ripercussioni positive anche sulla nostra salute. Specie sul lungo periodo. E’ quello che accade spesso con l’ortodonzia, ma non solo. Anche in oculistica, un difetto apparentemente di indole estetica, laddove trascurato, può innescare disturbi o patologie visive altrimenti evitabili. Approfondiamo dunque l’argomento e cerchiamo di capire come un intervento di blefaroplastica può davvero portare beneficio alla salute visiva nel senso più ampio del termine.

Oculoplastica, quando e perché?

Nell’immaginario collettivo l’oculoplastica, ed in particolare la blefaroplastica, è spesso associata ad un intervento dalle finalità puramente estetiche. Anche se qualche volta può essere così, nella maggior parte dei casi i suoi effetti positivi si fanno sentire anche a livello di salute oculare. 

La blefaroplastica si esegue infatti in presenza di blefarocalasi, un rilassamento delle palpebre tanto superiori quanto inferiori. Questo rilassamento è solitamente causato dalla perdita di tono e di elasticità della pelle, un fenomeno del tutto normale legato all’avanzare dell’età. A volte, però, questo rilassamento è così marcato da interferire con il buon andamento della funzione visiva. 

Laddove la palpebra sia così tanto rilassata da arrivare a coprire parzialmente la pupilla, diventerà sempre più difficoltoso riuscire a vedere bene. Un fenomeno che non è infrequente e che si verifica quando la blefarocalasi viene trascurata e lasciata progredire nel tempo. Ecco spiegato, quindi, perché ricorrere alla blefarocalasi senza indugiare troppo. 

Leggi anche: l’oculoplastica presso il Centro Ambrosiano Oftalmico

Blefaroplastica, a chi rivolgersi?

Il consiglio è quello di affidarsi ad un chirurgo oculoplastico dalla comprovata esperienza, capace non solo di eseguire l’intervento di blefaroplastica con perizia e precisione, ma anche di valorizzare opportunamente l’aspetto estetico tenendo conto al contempo delle esigenze legate al benessere visivo.

Ringiovanire lo sguardo oggi, per vedere bene domani: due obiettivi, una soluzione

Insomma, appare chiaro che vedere bene e vedersi bene siano due concetti spesso non così lontani e slegati tra di loro. Oggi, peraltro, l’intervento di blefaroplastica è una procedura mini invasiva, totalmente indolore e di breve durata. Il recupero post-operatorio dura qualche giorno appena, ed i punti sono invisibili, in quanto eseguiti con un filo da sutura sottilissimo nella piega naturale della palpebra. 

 

Leggi anche: la blefaroplastica, cos’è e come si cura

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Chirurgia dello sguardo: quando serve?

chirurgia dello sguardo - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

L’oculoplastica è una branca della chirurgia oftalmica con il duplice scopo di aiutare a recuperare una buona funzionalità visiva ed un aspetto estetico più fresco. I due obiettivi talvolta vanno di pari passo, altre volte no. Quando, dunque, ricorrere alla chirurgia dello sguardo? In quali occasioni è consigliabile o si rende necessaria?

A chi serve la chirurgia dello sguardo

La chirurgia dello sguardo si rende necessaria quando sono presenti patologie della palpebra o delle vie lacrimali. Tra queste citiamo:

  • il calazio;
  • l’ectropion;
  • l’entropion;
  • la trichiasi.

Queste patologie oltre ad essere antiestetiche, hanno le seguenti caratteristiche:

  1. rendono difficoltosa la visione (si pensi ad un abbassamento palpebrale importante)
  2. se trascurate rischiano di infiammare o danneggiare irrimediabilmente i tessuti oculari (cosa che può accadere, ad esempio, per la cornea);
  3. possono pregiudicare anche la vita sociale, lavorativa ed affettiva di chi ne è affetto, in virtù della compromissione dell’aspetto estetico che esse possono causare.

I disturbi delle palpebre inferiori e superiori

Oltre alle patologie sopracitate, vi sono poi tutti i disturbi che coinvolgono le palpebre inferiori e superiori. Ci riferiamo:

  • alla blefarocalasi, ovvero alla discesa della palpebra superiore verso il basso;
  • alla formazione di borse importanti a livello di palpebra inferiore.

Anche in questo caso l’impatto di tipo estetico è notevole, quanto basta per decidere di intervenire chirurgicamente. Ed anche in questo caso, è possibile che il disturbo eserciti un impatto negativo sulla funzionalità visiva.

L’oculoplastica serve a vedere meglio ed a vedersi meglio

Dunque, per rispondere alla domanda “chirurgia dello sguardo: quando serve?” possiamo affermare che tutti gli interventi di oculoplastica rappresentano una soluzione non invasiva a diversi problemi di indole estetica che possono avere ripercussioni sul piano emotivo ma al contempo su quello funzionale. Due buone ragioni per intervenire.

Sì, ma l’oculoplastica è per tutti?

Pensare che gli interventi di chirurgia dello sguardo siano solo appannaggio dei personaggi appartenenti al mondo dello star system è, oggi, del tutto obsoleto. La chirurgia dello sguardo ha subìto negli ultimi anni una evoluzione grazie a cui un sempre maggior numero di persone riesce finalmente a liberarsi di moltissimi inestetismi ancor prima che questi si trasformino in un problema di indole visiva. Ritrovare il piacere di guardarsi allo specchio, di affrontare gli impegni di lavoro con maggior sicurezza ed autostima, di indossare un filo di trucco anche nel quotidiano, sono ottime ragioni per valutare un intervento di oculoplastica.

Senza contare il fatto che oggi si vive di più e meglio, e che è comune il desiderio di affrontare la terza età con uno spirito giovanile, con la voglia di sentirsi in gamba e, perchè no, con uno sguardo più fresco che mai.

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