Cheratite: sintomi, cura, prevenzione
La cheratite è un’infiammazione della cornea, quella delicatissima e preziosa membrana trasparente che riveste e protegge la parte anteriore del nostro occhio. Da cosa è causata la cheratite? Ci sono soggetti più o meno predisposti a contrarla? E soprattutto, come si può trattare e risolvere? Cerchiamo di fare chiarezza sull’argomento.
Che cos’è la cheratite? Quali sono le cause e i sintomi della cheratite?
La cornea presenta una forma ed una struttura che la rendono perfetta per il ruolo che riveste nella funzione visiva. Essa è composta per la maggior parte da fibre di collagene disposte in modo da permetterne una perfetta trasparenza. La cheratite è un’infiammazione della cornea che, se non diagnosticata e trattata per tempo, può danneggiare la struttura della cornea e compromettere anche seriamente la capacità visiva.
Quali sono le cause della cheratite?
La cheratite può avere origine da differenti cause.
- può essere di origine infettiva (un batterio, un virus, un fungo);
- può essere connessa alla presenza di una patologia sistemica (come per esempio l’artrite reumatoide ed altre. Fonte Ncbi.nlm.nih.gov);
- può avere una causa fisica ed ambientale (l’esposizione ai raggi ultravioletti).
Chi può contrarre la cheratite?
Poiché le cause della cheratite sono differenti, altrettanto differenti sono i soggetti che possono andarvi incontro. In generale, sono più esposti al rischio di contrarre una cheratite
- i portatori di lenti a contatto, che se non utilizzate correttamente possono innescare delle spiacevoli infezioni;
- chi frequenta piscine oppure ama nuotare al mare, al lago o nei corsi d’acqua, dove è possibile che vi siano dei funghi o dei protozoi o in generale agenti infettivi;
- chi si espone con una certa frequenza ai raggi ultravioletti, per esempio facendo lampade abbronzanti senza indossare gli opportuni occhiali protettivi, o sciando senza occhiali;
- chi è affetto da Herpes Zoster;
- chi soffre di Sindrome dell’Occhio Secco, una patologia oculare il cui sintomo principale è un’alterazione del film lacrimale e dunque una secchezza corneale che predispone alla formazione di una sofferenza della cornea.
Le caratteristiche della cheratite sono:
- l’edema, ovvero l’accumulo di un liquido all’interno della cornea;
- la crescita di neovasi alla periferia e all’interno della cornea provenienti dalla zona del limbus;
- la formazione di tessuto fibroso a vari livelli di profondità;
- lo sfaldamento del tessuto corneale;
- la formazione di ulcere corneali.
Questi sintomi non sono sempre tutti concomitanti, ma possono manifestarsi a seconda della causa della cheratite. Una cheratite di origine infettiva potrebbe essere associata a dolore, ma questo potrebbe non accadere quando la causa è, per esempio, una patologia sistemica.
I sintomi della cheratite sono:
- un generale calo della capacità visiva;
- fotofobia (difficoltà a tollerare la luce, specie durante le ore notturne);
- dolore oculare.
Come si cura la cheratite?
Il trattamento della cheratite varia a seconda della sua origine. Nel caso di un’origine infettiva, si dovrà naturalmente ricorrere all’uso di antibiotici, o antivirali, o antimicotici. Saranno poi prescritti farmaci antinfiammatori per il trattamento dell’infiammazione e del dolore. Le eventuali ulcere vengono invece trattate con farmaci aventi lo scopo di favorire la rimarginazione del tessuto corneale. Nei casi più gravi, quando la cheratite è stata trascurata e la patologia ha progredito notevolmente, i danni al tessuto corneale potrebbero essere non più risolvibili con una semplice terapia farmacologica, ma può rendersi necessario intervenire con un trapianto di cornea, superficiale o a tutto spessore.
Ricordarsi di sottoporsi a visite oculistiche frequenti nell’arco della propria vita, non sottovalutare anche il minimo dolore o fastidio ed evitare di ricorrere all’automedicazione sono consigli fondamentali per aver cura dei propri occhi e per non lasciare che patologie come la cheratite, ma anche il glaucoma, la cataratta e molte altre, facciano in tempo a produrre danni difficili da trattare se non addirittura irreversibili.