Come si cura il cheratocono?
Se perfettamente trasparente, regolare e ben lubrificata, la cornea protegge l’occhio dalle aggressioni esterne e favorisce il passaggio dei raggi luminosi attraverso la pupilla. Le cose cambiano, invece, quando la cornea si ammala di cheratocono. Ma che cos’è il cheratocono? E soprattutto, come si cura? Scopriamolo assieme in questo breve articolo.
Che cos’è il cheratocono?
La cornea è composta da una rete di fibre di collagene opportunamente e adeguatamente sovrapposte tra di loro. La sua natura stratificata ricorda vagamente quella di una cipolla. Nel cheratocono accade che la cornea perda progressivamente la sua struttura originaria in virtù di un processo degenerativo che non fa altro che peggiorare nel tempo. Di fatto, le fibre di collagene cedono mano a mano verso l’esterno, in un processo di sfiancamento che porta i tessuti a perdere struttura e sostanza, ad assottigliarsi e a protrarsi verso l’esterno.
Quali sono le conseguenze della patologia? Quando insorge? E perché?
Quando la cornea si ammala di cheratocono perde progressivamente la capacità di favorire il transito dei raggi luminosi e di proteggere gli occhi dalle aggressioni esterne. La visione si fa mano a mano meno nitida e sempre più imprecisa. La sua insorgenza può verificarsi tra l’adolescenza e i 40 anni, per cause ancora parzialmente da indagare: gli esperti ritengono che la patologia possa essere causata da ragioni di indole genetica, anche se è stata individuata una correlazione statisticamente importante con altre patologie oculari (retinopatie, cheratocongiuntiviti, patologie sistemiche). Inizialmente chi ne è affetto può essere portato a pensare ad un peggioramento dei propri difetti visivi, come accade spesso anche a chi è affetto da cataratta nelle sue fasi d’esordio.
Come per la cataratta, anche nel caso del cheratocono la prevenzione è davvero fondamentale: sottoporsi a periodiche visite di controllo della salute visiva può rivelarsi cruciale per una diagnosi tempestiva e veloce della patologia.
Come si cura il cheratocono?
Soluzioni chirurgiche e non chirurgiche
Sfortunatamente non esistono trattamenti farmacologici per la cura del cheratocono. E’ possibile gestire la patologia grazie ad un trattamento di tipo conservativo, pensato per contenere la degenerazione della cornea, chiamato cross linking corneale: si esegue tramite somministrazione topica di vitamina B2 (riboflavina) sulla cornea. La riboflavina ripristina le connessioni perse tra le fibre di collagene restituendo corpo e struttura alla cornea, rallentando la progressione della patologia e migliorando la qualità visiva del paziente.
A seguito dell’applicazione della riboflavina, la cornea è irradiata con una luce ultravioletta che ne favorisce la penetrazione sino agli strati più profondi. Altre volte, invece, si ricorre ad una corrente a basso voltaggio per facilitare l’assorbimento della vitamina B2. In ambi i casi, il trattamento non è doloroso e non è di tipo chirurgico. Si applica solitamente agli stadi d’esordio della patologia.
Qualora la patologia invece abbia già compromesso in modo importante la struttura e le funzionalità della cornea, si può rendere necessario ricorrere alla chirurgia. E’ possibile intervenire sostituendo le porzioni di cornea maggiormente danneggiate (cheratoplastica lamellare), oppure l’intera cornea (tramite un trapianto, chiamato anche cheratoplastica perforante).
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