Tag Archivio per: difetti visivi

Intervento di presbiopia e cataratta: è possibile?

Presbiopia e cataratta si manifestano tipicamente nell’età matura e tendono a peggiorare nel tempo, portando disagio e difficoltà anche nelle più piccole incombenze quotidiane. Entrambe coinvolgono il cristallino: la presbiopia, che insorge intorno ai 40 anni di età, ne causa l’indurimento e la progressiva riduzione della capacità accomodativa. La cataratta, invece, causa l’opacizzazione del cristallino. Oggi, presbiopia e cataratta possono essere risolte in modo definitivo e con grandi benefici visivi. Scopriamo insieme le nuove frontiere dell’intervento di presbiopia e cataratta con lenti intraoculari di ultima generazione.

Intervento di presbiopia e di cataratta: in cosa consiste

L’intervento di presbiopia e cataratta consente di risolvere in modo permanente entrambe le condizioni, in qualunque stadio dell’età matura ed in totale serenità. A livello tecnico e chirurgico, è perfettamente assimilabile ad un comune intervento di cataratta, in quanto prevede la sostituzione del cristallino con una lente intraoculare (cioè un cristallino artificiale). Ciò che fa la differenza, oltre all’alta specializzazione del chirurgo e della struttura a cui rivolgersi, sono le tecnologie di ultima generazione messe in campo. Tra queste, proprio le lenti intraoculari.

Lenti intraoculari: correggono (anche) la presbiopia, rendono indipendenti dagli occhiali, danno tanta soddisfazione

Capita spesso di incontrare pazienti che vivono la presbiopia con una certa rassegnazione. Convinti che la chirurgia oftalmica – sia essa eseguita con interventi laser o con altre metodiche – possa correggere solamente miopia, ipermetropia e astigmatismo. E invece non è così. Nonostante la presbiopia sia un difetto visivo tipico dell’età adulta per certi aspetti differente dai difetti di rifrazione in senso stretto, essa è comunque risolvibile in modo permanente grazie alla chirurgia oftalmica. Come? Le lenti intraoculari possono essere la risposta.

Le lenti intraoculari o cristallini artificiali sono minuscole lentine grandi pressappoco come una lenticchia. Si impiantano nell’occhio nel corso di un intervento di chirurgia oftalmica di breve durata e totalmente indolore. Sostituendosi al cristallino, esse consentono di correggere la cataratta in modo definitivo. Ma non solo. Se dotate dell’opportuno potere diottrico, aiutano il paziente a ritrovare l’indipendenza dagli occhiali da vista. Anche per la visione da vicino. Un’opportunità decisamente interessante, dal momento che è molto frequente, in età adulta o matura, ritrovarsi a dover convivere con entrambi i disturbi.

Intervento di presbiopia e cataratta: un intervento, due soluzioni

Per chi sono indicate le lenti intraoculari

Chi desidera sottoporsi all’intervento di presbiopia ma è anche affetto da cataratta, troverà dunque nei cristallini artificiali una risposta univoca alle sue esigenze. I cristallini artificiali presentano i seguenti vantaggi:

  • durano per tutta la durata della vita del paziente
  • sono altamente biocompatibili e tollerabili
  • sono molto versatili, cioè sono realizzabili in accordo con le esigenze visive del paziente
  • possono correggere anche più di un difetto visivo al contempo

Intervento di presbiopia e cataratta: vuoi saperne di più?

CAMO Centro Ambrosiano Oftalmico è altamente specializzato nella chirurgia della presbiopia e della cataratta con lenti intraoculari presso la nostra clinica. Se desideri maggiori informazioni o prenotare un appuntamento, chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.

Salute oculare: le professioni

Le professioni che ruotano intorno al mondo della salute oculare sono diverse. Imparare a conoscerne ruoli e competenze è utile per sapere chi interpellare di volta in volta, a chi rivolgersi e in quali casi. Prima di riporre la propria fiducia in un professionista, insomma, è bene sapere qual è il suo effettivo campo d’azione. In questo modo, per esempio, non scambieremo un semplice consiglio per una diagnosi certa. Scopriamo dunque assieme chi sono e cosa fanno l’oculista, l’ortottista, l’optometrista e l’ottico.

Il primo esperto di salute oculare: l’oculista 

Delle quattro figure professionali che descriviamo in questa sede, l’oculista è l’unico ad essere un medico. E’, difatti, laureato in Medicina e Chirurgia, ed è in possesso di una specializzazione in Oftalmologia. L’oculista visita l’apparato visivo, diagnostica patologie, individua difetti visivi. Ed è l’unico in grado di prescrivere trattamenti farmacologici ed eseguire interventi chirurgici. 

Il consiglio: andare periodicamente dall’oculista non serve solamente a “misurare la vista”, ma anche ad individuare eventuali patologie che altre figure professionali non sono in grado di diagnosticare. In questo modo si potrà recuperare prima il proprio benessere visivo, risparmiando tempo e denaro. 

L’ortottista: diagnosi e riabilitazione prima di tutto

L’ortottista è una professionista sanitario in possesso di una laurea in Ortottica. Opera nell’ambito della salute oculare in quanto è specializzato nello screening diagnostico e nella riabilitazione visiva con particolare riferimento ai problemi motori dell’apparato visivo. Lavora spesso a fianco dell’oculista e, ove necessario, lo assiste anche in sala operatoria.

Il consiglio: l’ortottista è una figura altamente specializzata, ma non è un medico. Impariamo ad ascoltare con attenzione le sue parole in quanto preziose, ma lasciamo sempre l’ultima all’oculista. 

L’optometrista: parola d’ordine, misurare

L’optometrista è una figura tecnica in possesso di una laurea in Ottica e Optometria, un precorso di studi più vicino alla Fisica e meno alla Medicina. Si occupa di riconoscere i difetti visivi e valutare la capacità visiva. Non essendo un medico, non può visitare, diagnosticare patologie, prescrivere terapie farmacologiche oppure chirurgiche. 

Il consiglio: una semplice misurazione della capacità visiva e delle proprie diottrie è sempre utile. Attenzione però: a volte i cali visivi sono di natura patologica. Rivolgiamoci all’oculista in caso di dubbio o di cambiamenti repentini della nostra capacità visiva. 

L’ottico: occhiali o lenti? Non hai che da chiedere

Concludiamo la carrellata delle professioni legate al mondo della salute oculare conoscendo più da vicino l’ottico. L’ottico è un artigiano ed un negoziante che si occupa di realizzare e rivendere ausili per la vista quali occhiali e lenti a contatto. Non ha competenze in ambito sanitario e non è abilitato all’esecuzione di visite mediche. Spesso gli ottici sono anche Optometristi e propongono ai loro clienti una misurazione della vista presso i loro punti vendita. Una procedura consentita che spesso ci fa comodo, ma che tuttavia non si sostituisce alla visita oculistica. 

Il consiglio: l’ottico è sempre il più informato di tutti in merito alle montature ed ai modelli di tendenza, ma anche alle lenti di ultima generazione con tutti i plus ai quali non sappiamo rinunciare: polarizzazione, anti riflesso, anti luce blu…facciamoci consigliare da lui su questi temi, mentre per la salute oculare rivolgiamoci sempre all’oculista.

Vuoi saperne di più?

Chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191. Ti aspettiamo!

Chirurgia refrattiva laser: domande frequenti

La chirurgia refrattiva è un insieme di interventi volti a correggere in modo permanente i difetti visivi, detti appunto anche “refrattivi”. Le tecniche oggi in uso si avvalgono di moderni strumenti laser. Ma in che modo esattamente avvengono gli interventi? Sono sicuri? Dolorosi? Chi può ritenersi idoneo all’intervento? Rispondiamo ad alcune domande frequenti sulla chirurgia refrattiva laser.

Chirurgia refrattiva laser: come si stabilisce l’idoneità?

L’idoneità nei confronti di un intervento di chirurgia refrattiva laser è stabilita da un medico specialista oculista a seguito di una visita oculistica accurata e ben approfondita. Nel corso della visita, che si articola solitamente in una serie di esami diagnostici ed un colloquio con il medico, quest’ultimo valuterà le condizioni di salute dell’occhio. Obiettivo del colloquio sarà quello di accertare che le aspettative del paziente siano ben ancorate alla realtà, nonché rispondere a tutti gli eventuali dubbi o domande del caso. 

A chi è consigliato l’intervento di chirurgia refrattiva laser?

L’intervento è consigliato a chi voglia risolvere in modo permanente miopia, ipermetropia, astigmatismo ed anche presbiopia. I motivi possono essere diversi: di tipo funzionale, lavorativo, personale, emotivo, sociale o estetico. Si consiglia l’intervento anche a chi non tolleri o non accetti l’uso di ausili per la correzione temporanea dei difetti visivi (lenti a contatto o occhiali da vista), o ancora laddove solamente un occhio sia affetto dal difetto visivo, mentre l’altro sia perfettamente sano. 

Quali sono i requisiti per essere idoneo all’intervento? 

I requisiti per poter affrontare l’intervento di chirurgia refrattiva laser sono i seguenti: 

  • un’età superiore ai 18 anni o comunque a difetto visivo stabilizzato: al termine dell’età evolutiva solitamente i difetti visivi hanno raggiunto una loro stabilità;
  • una cornea non troppo sottile: lo spessore della cornea è condizione imprescindibile per l’esecuzione dell’intervento;
  • un apparato visivo sano: alcune patologie oculari come il glaucoma o le retinopatie possono rappresentare delle controindicazioni nei confronti dell’intervento;
  • non assumere determinati tipi di farmaci;
  • non trovarsi in stato di gravidanza o allattamento: gli sbalzi ormonali che caratterizzano questo periodo così delicato della vita di una donna possono influire anche sulla capacità visiva e sull’entità dei difetti visivi. In tal caso il medico consiglierà di rimandare l’intervento;
  • altro, da valutare insieme allo specialista.

Quanto dura l’intervento laser per la correzione dei difetti visivi? E’ doloroso?

Tutte le tecniche per la correzione laser dei difetti visivi sono di breve durata (15-20 minuti) e non sono affatto dolorose. Prima dell’intervento, si somministrano al paziente poche gocce di collirio anestetico, del tutto sufficienti ad affrontare la seduta in totale serenità e senza provare alcun fastidio.

Come prepararsi all’intervento di chirurgia refrattiva laser?

Nei giorni precedenti l’intervento sarà utile seguire attentamente le indicazioni fornite dallo specialista. Sarà dunque necessario sospendere l’eventuale uso di lenti a contatto ed aver particolare cura della propria igiene oculare. Il giorno dell’intervento, sarà raccomandato di non bere alcolici, di non usare profumi o deodoranti profumati e di non indossare alcun tipo di make up. 

Cosa accade subito dopo l’intervento?

Dopo l’intervento di chirurgia refrattiva laser, il paziente può far ritorno presso la sua abitazione indossando un paio di occhiali da sole. Le sensazioni più comuni nel post intervento sono lievi e del tutto transitorie, e possono includere: fotofobia (fastidio alla luce), lieve bruciore e sensazione di corpo estraneo. La loro durata e la loro intensità potranno variare a seconda della tecnica prescelta, ma in ogni caso non si tratta mai di nulla che non sia tollerabile ed affrontabile.

I difetti visivi possono tornare una volta corretti?

No. Se corretti quando stabili, i difetti visivi una volta corretti non si ripresentano. L’intervento è risolutivo e consente di liberarsi di occhiali e lenti a contatto, con tutti i risvolti pratici ed economici che ne derivano.

Gli interventi di chirurgia refrattiva sono sicuri?

Tutti gli interventi di chirurgia refrattiva sono altamente sicuri. I moderni strumenti oggi in uso nei centri d’eccellenza di tutto il mondo (laser a femtosecondi, eye tracker, riconoscimento dell’iride solo per citarne alcuni) conferiscono alle procedure chirurgiche un livello di precisione e programmabilità mai visti prima. Ancor più se questi strumenti sono tra le mani di chirurghi la cui esperienza e perizia sono comprovate e documentabili.

Emergenza Covid e chirurgia refrattiva laser, che fare?

L’esperienza di molti pazienti suggerisce che l’uso delle mascherine chirurgiche abbia reso ancor più impellente il desiderio di liberarsi degli occhiali e di sottoporsi alla chirurgia refrattiva laser in chi spesso, in passato, era già stato accarezzato da questo tipo di pensiero. E’ anche vero che in questo periodo dominato dall’emergenza sanitaria posta in essere dal Coronavirus, l’esigenza di recarsi presso strutture sanitarie nelle quali sentirsi sicuri sia prerogativa imprescindibile. La chirurgia refrattiva laser è, di fatto, una procedura sicura e praticamente priva di rischi. Il consiglio è sempre quello di orientarsi verso strutture nelle quali siano implementati quotidianamente rigidi protocolli di sicurezza ed igiene e laddove il personale sia sottoposto assiduamente a tampone orofaringeo

 

Vuoi saperne di più?

Chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.

 

La visita oculistica: tutto quello che c’è da sapere

La visita oculistica è uno dei capisaldi della salute oculare. Il suo scopo è duplice: preventivo e curativo. Prenderla in considerazione solamente al sopraggiungere di disturbi oculari e dimenticarsene per tutto il resto della propria vita, è decisamente sbagliato. Così come lo è considerarla una semplice misurazione della vista. Insomma, è forse giunto il momento di fare chiarezza intorno alla visita oculistica, spiegando che cos’è, come si svolge e perché è così utile.

Perché la visita oculistica è importante

La visita oculistica è il primo passo per preservare la propria salute oculare, così come la propria autonomia e la propria indipendenza personale. Il benessere oculare va mantenuto e custodito con le giuste cure ed attenzioni perché può esercitare un forte impatto sulla qualità della nostra vita. Si potrà immaginare che i difetti visivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia) siano le maggiori insidie capaci di mettere a repentaglio la capacità visiva, ma non è così: la gamma delle patologie oculari – alcune di esse anche piuttosto comuni – che possono manifestarsi nel corso della vita, è ben più ampia. Ecco perché, anche in quest’ambito, prevenzione e diagnosi precoce sono davvero le parole d’ordine. Per stare bene sempre, e molto a lungo. 

In cosa consiste una visita oculistica specialistica

La salute oculare: non solo diottrie…

Una visita oculistica seria non è una semplice “misurazione” della vista. E’ molto di più. La visita è solitamente preceduta da un colloquio durante il quale l’oculista o il suo assistente raccolgono informazioni utili su di noi, sul nostro passato clinico, su eventuali sintomi, disturbi o patologie dai quali siamo affetti, sul nostro stile di vita. La visita vera e propria, poi, include una serie di esami diagnostici durante i quali l’oculista osserva attentamente tutte le strutture oculari. L’occhio umano si compone di tante preziosissime parti che, proprio come in un delicato ingranaggio, ci consentono di godere del dono della vista: palpebre, cornea, cristallino, retina, macula… La diagnostica messa in campo durante una visita oculistica specialistica si avvale oggi di strumenti altamente tecnologici pensati proprio per fornire una serie di dati utili all’osservazione delle strutture oculari ed alla valutazione della loro salute e del loro buon funzionamento.

Quali sono gli esami svolti durante una visita oculistica specialistica?

Durante una visita oculistica specialistica si eseguono una serie di esami diagnostici non invasivi. Tra questi, citiamo l’esame della lampada a fessura, l’autorefrattometria, la tonometria, l’esame dell’acuità visiva, l’esame del fondo oculare. A questi, laddove lo specialista lo ritenga necessario, se ne possono aggiungere molti altri, come, per fare qualche esempio, l’OCT, la fluorangiografia, la topografia corneale, la retinografia

Quando sottoporsi ad una visita oculistica?

A partire dalla prima infanzia, sino all’età avanzata, la salute oculare passa attraverso una serie di tappe imprescindibili. I difetti visivi ed alcune tra le patologie più comuni fanno tradizionalmente la loro comparsa in epoche ben precise delle nostre vite. Si pensi, per fare qualche esempio tra i più noti, al cosiddetto occhio pigro tipico dell’età pediatrica, alla presbiopia che fa capolino intorno ai 40 anni, o alla cataratta, patologia tipica dell’età matura.

Leggi anche: benessere visivo, età dopo età tutte le tappe della prevenzione

Vuoi saperne di più?

Chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.

Presbiopia: cos’è e come si cura

presbiopia cos'è - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Mentre ricercatori e scienziati di mezzo mondo si prodigano nel ricercare un rimedio farmacologico per la correzione (seppur temporanea) della presbiopia come alternativa agli ausili esterni (lenti e occhiali), la medicina oftalmica offre una risposta certa, efficace e permanente: un intervento laser totalmente sicuro e di breve durata. Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di conoscere meglio la presbiopia, cos’è e come si cura.

Cos’è la presbiopia?

Spesso confusa con i più comuni difetti visivi come miopia, ipermetropia ed astigmatismo, la presbiopia è, di fatto, qualcosa di diverso. Nei difetti visivi, il punto di fuoco “cade” nel posto sbagliato, cioè non esattamente sulla retina (ma davanti, dietro oppure in punti diversi della retina stessa). Nella presbiopia, invece, il problema è differente. Si tratta di un difetto di accomodazione, cioè un peggioramento della capacità di messa a fuoco dell’occhio. Che, sfortunatamente, è del tutto irreversibile e ad oggi non trattabile farmacologicamente.

Il responsabile? E’ il cristallino, insieme al tempo

“Responsabile” di questa difficoltà è il cristallino, la piccolissima lente collocata all’interno dell’occhio. In condizioni sane, quando l’occhio è giovane ed ancora perfettamente efficiente, il cristallino si incurva e si piega per favorire la messa a fuoco. Con l’andare del tempo, il cristallino perde la sua naturale flessibilità. Il risultato è una progressiva difficoltà ed incertezza nella messa a fuoco. Specie alle distanze medio-vicine. Il classico caso del quarantenne che comincia ad allontanare lo smartphone dal viso per poterlo vedere meglio è dovuto proprio alla presbiopia.

Come si cura la presbiopia?

Come detto, ad oggi non esiste rimedio farmacologico per trattare la presbiopia. Le strade da intraprendere sono dunque due: quella della correzione temporanea, con l’aiuto di occhiali da vista o lenti a contatto, e quella della correzione permanente.

In cosa consiste la correzione permanente della presbiopia?

La correzione permanente della presbiopia si ottiene tramite un intervento laser che si avvale di una tecnica molto simile alla più nota FemtoLASIK. Si tratta dunque di un’operazione che si esegue sulla cornea, grazie all’uso di laser di ultima generazione. Ma non è l’unica opzione. In alcuni casi, si può anche ricorrere ad altre soluzioni, come le lenti intracorneali oppure le lenti intraoculari. Solo per fare qualche esempio, questo accade:

  • quando il difetto accomodativo è molto marcato;
  • se la presbiopia si presenta in associazione con difetti visivi anch’essi molto forti;
  • laddove il paziente sia già in età matura e sia necessario eseguire anche un intervento di cataratta.

In ogni caso è fondamentale sottoporsi ad una visita oculistica specialistica. La visita includerà un colloquio conoscitivo ed una serie di test diagnostici accurati e sarà fonte di indicazione in merito alla procedura terapeutica più indicata per correggere la presbiopia con riferimento allo stato di salute oculare del paziente.

Vuoi saperne di più?

Chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.

Intervento laser agli occhi: PRK o Lasik?

Laser miopia - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

E’ già da un po’ che mediti di sottoporti ad un intervento laser agli occhi per correggere in modo permanente i tuoi difetti visivi. In realtà non hai ancora iniziato ad informarti sulle tecniche disponibili, le loro caratteristiche ed i loro vantaggi. Tutto ciò che sai è che alcuni tuoi conoscenti l’hanno già fatto prima di te, e che ne sono rimasti pienamente soddisfatti, specie quel tuo amico che ha scelto l’intervento laser per la miopia ed oggi vede alla perfezione. E allora cominci a pensare che sia giunto il momento di farlo anche tu. Vorresti davvero dire addio una volta per tutti alla tua miopia, ed ovviamente agli occhiali. Cominciamo col conoscere più da vicino le due tecniche maggiormente eseguite: la PRK e la Lasik.

 

Intervento laser PRK: di che si tratta? 

La tecnica per la correzione permanente dei difetti visivi chiamata PRK (Photorefractive Keratectomy) è stata introdotta in chirurgia oftalmica negli anni Ottanta e da allora è stata ampiamente utilizzata. E’ una tecnica che nel corso degli ultimi 30 anni è stata notevolmente perfezionata sino a diventare oggi uno dei punti di riferimento per quanto riguarda gli interventi di correzione permanente dei difetti visivi. L’intervento viene eseguito totalmente con l’ausilio di un laser ad eccimeri, un laser che emette radiazioni ultraviolette ad alta intensità e che lavora per ablazione, ovvero sottrazione di tessuto. Grazie al laser ad eccimeri, la cornea viene “scolpita” e rimodellata in accordo con le esigenze visive del paziente: è possibile così correggere i difetti visivi in pochi istanti e con eccellenti risultati.

A chi è consigliata la tecnica PRK?

La tecnica PRK è consigliata:

  • a chi cerca un intervento laser per miopia, ipermetropia o astigmatismo, ma non può affrontare la tecnica Lasik (per motivi legati allo spessore della cornea, per esempio);
  • a chi cerca una soluzione altamente efficace ma economicamente più sostenibile.

Intervento laser per miopia ed altri difetti visivi con tecnica Lasik: di che si tratta? 

La tecnica Lasik per la correzione permanente dei difetti visivi ha aperto nuovi orizzonti nel campo della chirurgia oftalmica rendendo la PRK un po’ obsoleta (sebbene, in virtù della sua indubbia e comprovata efficacia, continui ad essere praticata in tutto il mondo). La Lasik prevede che si esegua una incisione lamellare sulla cornea del paziente, provvedendo all’apertura di un flap (una finestrella, per intenderci), capace di scoprire la porzione di cornea sottostante.La seconda fase dell’intervento prevede l’ablazione di tessuto corneale così come avviene nella PRK: con l’ausilio del laser ad eccimeri. Al termine dell’intervento, la finestrella viene riposizionata nella sua sede originale.

Intervento laser per miopia e difetti visivi con tecnica Lasik: soluzioni per l’apertura e la chiusura del flap

Nella versione “tradizionale” della Lasik, l’apertura del flap avviene tramite strumenti meccanici: il più noto è il mircocheratomo. Tuttavia, esiste oggi una variante ancora più evoluta e tecnologicamente avanzata di questo tipo di intervento, nel quale l’apertura del flap si esegue per mezzo di un secondo laser: il laser a femtosecondi. Quest’ultimo rappresenta l’ultima frontiera della chirurgia oftalmica ed è stato in grado di apportare:

  • modernità;
  • notevoli vantaggi lato paziente;
  • altissima sicurezza e un elevatissimo grado di precisione all’intervento.

Nella variante che prevede l’uso del laser a femtosecondi in abbinamento al laser ad eccimeri, l’intervento prende il nome di FemtoLASIK.

Femto-LASIK - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

A chi è consigliata la tecnica Lasik?

L’intervento di correzione dei difetti visivi con tecnica Lasik è consigliato:

  • a chi non desidera affrontare fastidi nella fase post-operatoria;
  • a chi desidera avere un recupero post operatorio più veloce.

Il prossimo step? La visita oculistica specialistica per la refrattiva

Le soluzioni per correggere in modo permanente i difetti visivi dunque non mancano. Ora che ti sei fatto un’idea circa le due tecniche oggi in uso, dovrai prenotare una visita oculistica specialistica, accurata ed approfondita. Sarà l’occasione per discutere con il medico oculista le tue esigenze, conoscere il tuo stato di salute oculare e valutare la tua idoneità all’intervento.

Chiamaci: siamo a tua disposizione dal lunedi al venerdi allo 02 6361191.

Femtolaser: 5 vantaggi

Femtolaser - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Il femtolaser, noto anche come laser a femtosecondi, è uno strumento davvero sofisticato che ha rivoluzionario il mondo della medicina ed in particolar modo quello della chirurgia oculare. Il suo uso è ancora appannaggio dei centri d’eccellenza: qui, si eseguono interventi di chirurgia oculare di altissimo livello e, nelle mani di alcuni tra i medici più preparati e competenti al mondo, il laser a femtosecondi riesce davvero ad esprimersi in tutta la sua straordinaria potenzialità. Conosciamo dunque più da vicino i vantaggi del femtolaser, capiamo di che tipo di strumento laser si tratta e perché è ritenuto così speciale.

Che cos’è il femtolaser o laser a femtosecondi

Il femtolaser è uno strumento laser di ultimissima generazione che trova spazio, oggi, nell’ambito di diversi interventi di chirurgia oftalmica. Lo si usa:

  • negli interventi di chirurgia refrattiva, cioè gli interventi per la correzione permanente dei difetti visivi;
  • durante interventi per il trattamento di alcune patologie oculari, tra le quali citiamo la cataratta;
  • durante interventi di chirurgia corneale, come per esempio nell’inserimento di anelli intrastromali per il trattamento del cheratocono.

L’uso di uno strumento laser per il trattamento di patologie oculari e difetti visivi non è una novità: già dagli anni Ottanta il laser ad eccimeri ha fatto il suo ingresso nell’ambito della chirurgia oftalmica, per divenire e rimanere uno dei protagonisti incontrastati di una vasta gamma di procedure chirurgiche.

Per il suo campo d’applicazione specifico e per le sue caratteristiche intrinseche, tuttavia, il femtolaser è qualcosa di diverso. Si tratta, in breve, di un laser ad infrarossi che emette microimpulsi della durata di pochi femtosecondi (ovvero milionesimi di miliardesimi di secondo).

Femtolaser: ecco i 5 vantaggi

Vediamo dunque quali sono i 5 vantaggi del femtolaser, che lo rendono uno strumento così ambito, interessante ed utile sia per il medico che per il paziente.

  1. Sostituisce efficacemente l’uso del bisturi, consentendo di eseguire incisioni senza lame.
  2. E’ altamente programmabile. Il chirurgo può stabilire, prima dell’intervento, quanto e come il femtolaser si muoverà, definendo forma e spessore dell’incisione.
  3. E’ altamente controllabile. Qualora il paziente si dovesse muovere troppo o fosse necessario interrompere la procedura, il laser sospende immediatamente la sua azione.
  4. Offre un livello di precisione elevatissimo. Il laser a femtosecondi raggiunge un livello di precisione e di omogeneità delle incisioni mai vista prima. Una precisione eccellente, sia in termini di forma che di spessore.
  5. E’ uno strumento altamente igienico. Poiché si avvale dell’uso di raggi infrarossi, il femtolaser non “tocca” materialmente le strutture oculari del paziente. Ecco perché regala un eccellente livello di igiene della procedura. Di conseguenza il rischio di complicanze intra e post operatorie si riduce drasticamente.

Anche un non addetto ai lavori può dunque facilmente comprendere come una medesima procedura chirurgica, se eseguita con l’ausilio del femtolaser, abbia una marcia in più.

Per fare due esempi tra i più comuni (ma ve ne sono molto altri), si pensi al salto di qualità che possono fare:

  • l’intervento di cataratta (che assumerà pertanto il nome di femtocataratta);
  • l’intervento di correzione dei difetti visivi con tecnica LASIK (che assumerà il nome di femto-LASIK).

Vuoi saperne di più?

Chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.

Le soluzioni permanenti alla miopia elevata

miopia elevata - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Chi ha una miopia elevata soffre nel vero senso della parola. Essere costretti a portare gli occhiali da vista tutto il giorno può non essere particolarmente confortevole per il naso, per le orecchie e, più in generale, per tutto il viso. L’occhiale è anche di ostacolo alla maggior parte delle attività sportive e può suscitare un senso di inibizione in ambito sociale.  Insomma, nonostante le montature alla moda dal design accattivante non manchino, tutti i miopi preferirebbero farne a meno. Anche solo per qualche ora. Ma non finisce qui: non dimentichiamo che anche le lenti a contatto possono essere, specie sul lungo periodo e se usate senza le corrette precauzioni igieniche quotidiane, fonte di problemi, quali secchezza oculare, ma anche abrasioni o ulcere. E allora, come fare?

Correzione permanente della miopia elevata

Alla luce di quanto detto in apertura e nonostante l’uso di un ottimo paio di occhiali con lenti di ultima generazione (fotocromatiche, antiriflesso, anti luce blu) possa essere sufficiente per correggere anche la miopia elevata, molti miopi elevati dovrebbero e possono prendere in considerazione l’opportunità di procedere ad una correzione permanente del difetto visivo. 

Quando conviene optare per un trattamento permanente della miopia elevata?

La scelta di optare per un trattamento permanente della miopia elevata dovrebbe essere indotta dalla considerazione che è meglio risolvere un problema “alla radice” piuttosto che doversi trovare nella spiacevole condizione di dover continuamente indossare gli occhiali anche in situazioni nelle quali farebbe molto piacere esserne privi

Il primo passo da compiere è sottoporsi ad un’accurata visita oculistica specialistica, durante la quale sarà possibile stabilire l’idoneità all’intervento ed individuare la procedura migliore per ciascun singolo caso. 

Qual è il vantaggio della correzione permanente?

I trattamenti per la correzione permanente della miopia elevata consentono di riconquistare una capacità visiva uguale a quella ottenibile con lenti a contatto od occhiali da vista, sia dal punto di vista qualitativo, che dal punto di vista quantitativo, ma in modo permanente, cioè senza più occhiali o lenti a contatto. Non cosa da poco.

In cosa consistono i trattamenti per la prevenzione dei danni della miopia elevata?

Il giusto mix tra competenza e tecnologia

I trattamenti per la correzione della miopia elevata sono eseguiti, nei centri d’eccellenza come CAMO – Centro Ambrosiano Oftalmico – da équipe mediche di altissimo livello per competenze, preparazione ed esperienza, con l’ausilio di strumenti tecnologici tra i più innovativi al mondo. Tra questi citiamo, a titolo di esempio: 

  • il laser a femtosecondi, che ha rivoluzionato il modo di eseguire gli interventi di chirurgia oftalmica, sostituendosi di fatto al bisturi ed apportando una lunga serie di vantaggi tra cui precisione, controllo, minor rischio intra e post operatorio e altri;
  • le nuove lenti intraoculari, estremamente biocompatibili, altamente personalizzabili e straordinariamente performanti per il paziente. 
  • il tutto in anestesia con sole gocce, con interventi di breve durata e di rapido recupero visivo.

Vuoi saperne di più?

Soffri di miopia elevata e vuoi conoscere le opzioni di trattamento che fanno per te? Chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.

La tecnica Femto-LASIK per il trattamento dei difetti visivi

Femto-LASIK - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

 

Nell’interessante e variegato panorama degli interventi per il trattamento permanente dei difetti visivi, quello eseguito con tecnica Femto-LASIK è sicuramente una tra i più interessanti ed innovativi. Le metodiche e le tecnologie messe in campo per eseguire questo tipo di intervento sono assolutamente d’avanguardia ed offrono un’esperienza chirurgica positiva e soddisfacente tanto al chirurgo che la esegue, quanto al paziente che vi si sottopone. Quali sono dunque le caratteristiche del trattamento Femto-LASIK per la correzione permanente dei difetti visivi? E’ davvero un trattamento applicabile a qualunque difetto visivo? Facciamo un po’ di chiarezza sul tema.

Cos’è l’intervento per la correzione dei difetti visivi con tecnica Femto-LASIK

Ad un non addetto ai lavori il nome “Femto-LASIK” può sembrare apparentemente privo di senso. Per comprendere meglio in che cosa consiste l’intervento, conviene partire dalla spiegazione dei termini che ne compongono il nome.

Femto si riferisce al laser a femtosecondi, uno strumento ad altissimo apporto tecnologico in grado di emettere impulsi dell’ordine del miliardesimo di secondo. Impulsi velocissimi e brevissimi, capaci di eseguire un’incisione come farebbe un bisturi (anzi, in modo ancora più preciso), senza tuttavia essere un bisturi.

LASIK si riferisce invece al nome di una tecnica chirurgica che prevede che si esegua un’incisione lamellare sulla parte più superficiale della cornea al fine di aprire una sorta di “finestrella” sulla stessa. Una volta aperta la finestrella, si esegue l’intervento di rimodellamento delle geometrie della cornea (in accordo con le specifiche esigenze del paziente). Per fare ciò, il chirurgo si avvale di un laser ad eccimeri. Al termine del trattamento, la finestrella viene riposizionata nella sua sede.

Che cos’ha di così vantaggioso l’intervento di correzione dei difetti visivi con tecnica Femto-LASIK? Che cosa lo rende diverso dalle altre soluzioni?

Un primo grande vantaggio: niente bisturi, niente stress!

I vantaggi che l’intervento con tecnica Femto-LASIK offre derivano proprio dall’uso del laser a femtosecondi nel contesto della tecnica LASIK. Grazie all’uso di questo laser, è possibile eseguire l’intervento prescindendo totalmente l’uso di lame o altri strumenti taglienti e, di fatto, “risparmiando” al paziente uno stress emotivo così come l’applicazione di fastidiosi punti di sutura e bendaggi. Ricorrendo al laser a femtosecondi è possibile gestire in maniera precisa e millimetrica lo spessore e la forma dell’incisione lamellare, nonché riposizionare la finestrella nella sua esatta posizione senza dover ricorrere ai punti di sutura. Una comodità anche per il chirurgo che esegue l’intervento, che trova nel laser un vero e proprio “braccio destro” sicuro, efficiente e quanto mai affidabile.

La tecnica Femto-LASIK consente di correggere qualunque difetto visivo? Anche più di uno assieme? Quali sono i requisiti per sottoporsi all’intervento?

La tecnica Femto-LASIK per la correzione permanente dei difetti visivi si applica a qualunque vizio di rifrazione: miopia, astigmatismo, ipermetropia ed anche presbiopia (quest’ultimo è però un difetto di accomodazione). Con l’intervento si possono correggere efficacemente anche più difetti visivi assieme, di entità da lieve a media. Le soluzioni naturalmente non mancano anche per chi soffre di difetti visivi di entità più forte. Il consiglio è quello di prenotare una visita oculistica specialistica accurata ed approfondita, così da valutare lo stato di salute visiva personale. In linea generale, tuttavia, conviene sapere che un requisito fondamentale per affrontare l’intervento di correzione dei difetti visivi con tecnica Femto-LASIK è la stabilità del difetto visivo. Sarà cura dello specialista valutare, tra le altre cose, le caratteristiche dell’occhio ed in particolare della cornea ed eseguire una serie di esami mirati volti a confermare o meno l’idoneità all’intervento.

Vuoi saperne di più?

Se stai pensando di fare a togliere definitivamente occhiali o lenti a contatto, chiamaci. Siamo a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 63611919.

In arrivo la prima IOL elettronica autofocalizzante?

Per ora si tratta solamente di un progetto ma, investitori permettendo, un domani questa lente intraoculare potrebbe diventare una realtà concreta ed essere impiantata con successo in molti pazienti affetti da cataratta. Ci riferiamo alla prima IOL elettronica autofocalizzante, una lente intraoculare di ultima generazione che promette di rivoluzionare il mondo dell’oftalmologia. Vediamo meglio di che si tratta. 

Cosa sono le lenti intraoculari e perchè sono così utili

Prima ancora dell’invenzione della prima lente intraoculare autofocalizzante – il cui progetto è in attesa di investitori per tramutarsi in un prodotto concreto ed approdare un domani sul mercato – le lenti intraoculari (IOL) hanno già rivoluzionato ampiamente il mondo della chirurgia oftalmica. Grazie a questo tipo di lenti, oggi con all’intervento di rimozione della cataratta è possibile ottenere più risultati in un’unica soluzione. Le lenti intraoculari disponibili sul mercato sono infatti di diversi tipi, pensate per far fronte alle esigenze di una rosa sempre più ampia di pazienti. La loro versatilità e la loro capacità di essere altamente personalizzabili le rende davvero una soluzione ottimale per chi desidera risolvere la cataratta ed i difetti visivi in un solo intervento.

Quali tipologie di IOL esistono?

In linea generale, tutte le lenti intraoculari sono realizzate in un materiale plastico molto ben tollerato. Una volta impiantate, peraltro, esse non andranno più sostituite per tutta la durata della vita del paziente. Le lenti intraoculari presenti sul mercato sono di diverse tipologie e differiscono per dimensioni, materiale, forma e potere diottrico. Riassumendo, le tipologie di IOL sono:

  • monofocali: sono pensate per correggere un unico difetto visivo;
  • multifocali: sono pensate per correggere più difetti visivi e per permettere al paziente di vedere bene sia da vicino che da lontano;
  • toriche: sono pensate per correggere anche l’astigmatismo e sono dotate di una caratteristica che può essere aggiunta sia alle monofocali che alle multifocali.

Leggi anche: lenti intraoculari: tutto quello che c’è da sapere. 

Come avviene l’impianto di una IOL?

L’impianto di una lente intraoculare può avvenire in due contesti differenti:

  1. nell’ambito dell’intervento di facoemulsificazione, cioè in occasione della rimozione della cataratta. In questo caso la IOL andrà a sostituire il cristallino naturale oramai opacizzato;
  2. nell’ambito di un intervento di correzione dei difetti visivi in un paziente ancora giovane che non ha interesse nel rimuovere il cristallino naturale. Questa tecnica prende il nome di tecnica “dei due cristallini” e permette al paziente di non rinunciare alla capacità accomodativa che il cristallino naturale è ancora capace di offrire, e di risolvere al contempo i suoi difetti visivi anche marcati.

Cosa promette la nuova lente intraoculare autofocalizzante?

La nuova lente intraoculare autofocalizzante sarà una lente “intelligente” capace di replicare la naturale funzione accomodativa svolta dal cristallino. Ovunque il paziente rivolga lo sguardo, essa riuscirà a regolare la propria forma ed a comportarsi di conseguenza, aiutando e favorendo la corretta messa a fuoco. Un aiuto davvero prezioso per chi soffre di presbiopia, che ad oggi ricorre ancora all’uso degli occhiali per leggere il giornale o compiere piccole grandi azioni ad una distanza ravvicinata. Per ora l’idea è ancora in uno stadio embrionale ed esiste solamente un prototipo. Non ci resta che attendere l’arrivo degli investitori per capire se questo progetto diverrà una realtà concreta capace di rivoluzionare davvero il mondo dell’oftalmologia offrendo una nuova opportunità ai pazienti che si sottoporranno all’intervento di cataratta.