Voglia di immersioni? Sì, con le giuste precauzioni per gli occhi
La vista è un bene prezioso, non ci stancheremo mai di ripeterlo. Anche quando si è in vacanza e mentre si pratica il proprio sport o hobby preferito, è sempre di fondamentale importanza prendere le giuste precauzioni per proteggere e tutelare la salute dei nostri occhi. Gli amanti degli sport acquatici e nello specifico delle immersioni, dovranno avere alcune accortezze molto importanti. Vediamo quali sono.
I paesaggi sottomarini, uno spettacolo da osservare in tutta sicurezza
Non vi è nulla di più bello di un “paesaggio” sottomarino popolato da una fauna ed una flora vivaci e colorati. I mari del mondo, in questo senso, offrono una gamma di spettacoli davvero irresistibili, soprattutto agli amanti delle immersioni. Concetti quali compensazione e pressione sono sicuramente già noti a chi ama dedicarsi agli sport acquatici quali immersioni con bombole o apnea. Ma cosa si prova e cosa succede agli occhi quando si è sott’acqua? Quali sono i rischi per l’apparato visivo? Cosa cambia con l’aumento della profondità? Cerchiamo di rispondere a questi quesiti.
Cosa succede se apro gli occhi sott’acqua?
L’occhio umano è “progettato” per stare a contatto con l’aria. Quando siamo sott’acqua senza occhialini o maschera, ed apriamo gli occhi, l’acqua agisce come una grande lente. Forme, colori e distanze assumono contorni differenti. Mano a mano che ci si immerge in profondità, per esempio, la luminosità diminuisce, fino ad arrivare ad un solo 2% a 40 metri circa. Analogamente, anche i colori diminuiscono, fino ad arrivare a vedere tutto di un grigio-verde uniforme. Anche la percezione delle distanze cambia: se si indossa una maschera, la sua lente mostrerà al sub un mondo più grande e più ravvicinato di quanto non lo sia in realtà.
E’ meglio indossare occhialini o maschere da immersione?
Se l’immersione avviene poco al di sotto della superficie dell’acqua, saranno sufficienti degli occhialini da nuoto; se invece si intende scendere a profondità maggiori, è bene munirsi di una maschera specifica. Non dimentichiamo che la quantità di aria contenuta negli occhialini non gioca a favore della compensazione: mano a mano che si scende, l’aria presente tra l’occhialino e l’occhio si comprime e genera una condizione di sottovuoto che può portare ad un “effetto ventosa” capace di innescare un edema palpebrale, o congiuntivale, emorragie sottocongiuntivali, retiniche e nasali. Se al contrario si indossa una maschera, è possibile ovviare alla comparsa di questi inconvenienti “compensando”, ovvero soffiando con il naso.
Quali sono i rischi per l’apparato visivo?
L’apparato visivo non è progettato per stare troppo a lungo sott’acqua, tuttavia con una buona esperienza in fatto di compressione e decompressione e con il giusto equipaggiamento – occhialini o maschera, a seconda delle necessità – si può godere della bellezza dei fondali marini in tutta sicurezza. Non dimentichiamo però, che nel caso abbiate subito recentemente interventi di chirurgia oftalmica, sarà bene chiedere consiglio all’oculista e seguire le sue direttive alla lettera. Lo stesso vale per chi soffre di patologie oculari di qualunque natura.
Cosa cambia con l’aumento della pressione e della profondità?
Come già spiegato, quando ci si immerge è importante essere dotati del giusto equipaggiamento e saper compensare adeguatamente, per evitare che la pressione presente nella mascherina o maschera vada a danneggiare gli occhi. Anche in fase di emersione è importante prestare attenzione alle variazioni di pressione: anche in questo caso il meccanismo di compensazione è fondamentale per prevenire danni oculari ma anche di tipo neurologico. Uno dei danni più noti in questo senso è l’embolia, che si può manifestare con visione doppia, alterazioni dal campo visivo ed altri sintomi.