Iniezioni intravitreali: come funzionano?
Le iniezioni intravitreali sono la terapia d’elezione per il trattamento delle maculopatie di tipo essudativo. Com’è noto, la patologia è la terza causa al mondo di cecità centrale (ovvero un grave stato di ipovisione e/o cecità che interessa esclusivamente la porzione centrale del campo visivo). La sua incidenza, infine, è in costante aumento, come conseguenza del generale invecchiamento della popolazione mondiale. Approfondiamo brevemente il tema delle iniezioni intravitreali, conosciamo più da vicino le caratteristiche della patologa e, infine, spendiamo due parole sulle prospettive terapeutiche attuali e future per il suo trattamento.
Maculopatia di tipo umido
La maculopatia di tipo umido o essudativo è una patologia che si manifesta, nella sua variante senile e più diffusa, dopo i 55 anni circa. Si tratta di una patologia che colpisce la porzione centrale della retina, ovvero la macula. In questa zona vi sono tantissimi fotorecettori, responsabili della visione dei colori e, più in generale, del buon andamento della funzione visiva. La patologia si manifesta attraverso la formazione di neovasi a livello sottoretinico. La retina subisce in tal modo un danno irreversibile, che conduce alla morte dei fotorecettori, compromettendo seriamente e progressivamente la funzione visiva. Oggi è possibile arrestare la progressione della maculopatia essudativa grazie alle iniezioni intravitreali. Una terapia efficace nello stabilizzare la patologia, e che tuttavia non consente di recuperare la perdita visiva già avvenuta né ripristinare la funzionalità dei fotorecettori danneggiati.
Come funzionano le iniezioni intravitreali
Le iniezioni intravitreali prevedono la somministrazione di farmaci anti-VEGF direttamente nel corpo vitreo del paziente. I farmaci anti-VEGF sono a base di una specifica proteina capace di inibire la formazione di neovasi sotto la retina. La somministrazione avviene tramite minuscole punturine assolutamente indolori e sicure. Naturalmente perizia, esperienza e manualità di chi le esegue sono quanto mai fondamentali. Tuttavia, conviene sapere che si tratta di una procedura di gran lunga meno invasiva ed impegnativa di altri interventi di chirurgia oftalmica.
La somministrazione delle iniezioni intravitreali non è casuale ma avviene sulla base di uno specifico protocollo cadenzato e calendarizzato con precisione. Solitamente si eseguono le prime 3 iniezioni a distanza di un mese l’una dall’altra, per arrivare ad un totale di 7 circa nel primo anno di trattamento.
Seguire il protocollo terapeutico come descritto consente di dare una concreta battuta d’arresto alla patologia e di preservare la propria acuità visiva nel tempo.
Prospettive terapeutiche passate, presenti e future per la maculopatia senile di tipo essudativo
Prima dell’avvento delle iniezioni intravitreali, la maculopatia essudativa si trattava con la terapia fotodinamica, ovvero con uno strumento laser che andava ad occludere i neovasi. Oggi innumerevoli ricerche scientifiche hanno evidenziato la maggiore efficacia delle molecole anti-VEGF nel trattamento a lungo termine della patologia. Per quanto riguarda il futuro, invece, i ricercatori sono al lavoro per chiarire il ruolo potenziale delle cellule staminali nei processi rigenerativi della retina. Sembrerebbe che le cellule staminali possano rivelare maggiormente la loro efficacia nel trattamento della maculopatia senile di tipo secco, per la quale ad oggi sembra non esserci ancora alcuna terapia efficace.
Dove sottoporsi alle iniezioni intravitreali?
Come detto, manualità, competenza, perizia ed esperienza sono condizioni imprescindibili per la somministrazione delle iniezioni intravitreali. Le iniezioni si eseguono sempre in ambiente sterile. In Italia sono disponibili presso gli ospedali ed alcuni centri di eccellenza privati, come il Centro Ambrosiano Oftalmico. Presso gli ambulatori della nostra struttura è possibile sottoporsi alle iniezioni intraoculari in regime di massima sicurezza e igiene, con la certezza di ricevere il trattamento da alcuni tra gli specialisti più esperti e competenti nel settore.
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