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Lenti per cataratta: quali sono le migliori?

Lenti per cataratta, quali sono? I primissimi interventi di cataratta avevano l’obiettivo di rimuovere il cristallino opacizzato per risolvere le difficoltà visive connesse alla patologia. Ma non davano alcun valore aggiunto in termini di quantità visiva. Ma da allora – erano più o meno gli anni Cinquanta del novecento – la chirurgia oftalmica ha fatto davvero passi da gigante. Non solo oggi l’intervento di cataratta è l’occasione per ricevere una lente intraoculare con un buon potere diottrico, ma anche per scegliere quella che meglio si adatta alle proprie esigenze visive.

Cosa si intende per lenti per cataratta e che tipo di beneficio apportano

Con lenti per cataratta intendiamo le lenti intraoculari o cristallini artificiali. Sono piccolissime lentine, altamente biocompatibili. Sono collocate all’interno dell’occhio al posto del cristallino e durano tutta la vita.

Il loro scopo, per come sono concepite e progettate oggi, è duplice:

  1. risolvere le difficoltà visive connesse all’opacizzazione del cristallino, restituendo una visione nitida e dai contorni ben definiti
  2. correggere le difficoltà visive del paziente eliminando i difetti visivi di qualunque tipo

Eccellenti benefici in ambito visivo

I benefici che oggi l’intervento di cataratta ci consente di ottenere nell’arco di una seduta chirurgica indolore e di pochi minuti si hanno sia sul piano qualitativo che quantitativo. La visione è precisa in accordo con le proprie necessità di correzione, i colori vividi ed intensi, i contorni delle cose sono definiti.

Quanti tipi di cristallini artificiali esistono?

Il mercato propone diverse lenti per cataratta:

  • lenti intraoculari monofocali: sono le più diffuse, quelle che correggono un solo difetto visivo. Sono proposte d’abitudine in tutti i centri sanitari come risposta più immediata all’esigenza di curare la cataratta. Non sono tuttavia ideali per chi desidera eliminare l’uso degli occhiali da vista (si pensi ad un paziente che ha qualche difficoltà visiva a più distanze);
  • lenti intraoculari multifocali: disponibili nei centri d’eccellenza, consentono di correggere le proprie difficoltà visive a più distanze, anche particolarmente ravvicinate;
  • lenti intraoculari EDOF: anche queste lenti per cataratta sono disponibili solo in pochi centri d’eccellenza sul territorio. Offrono il vantaggio di restituire una straordinaria qualità visiva da una distanza di 40 cm circa sino all’infinito.

Quali lenti per cataratta scegliere?

La storia della chirurgia oftalmica e dei dispositivi intraoculari ha visto l’avvicendamento di una serie di metodologie e di tecnologie sempre più interessanti, applicabili ad una sempre più vasta gamma di pazienti. I materiali sono divenuti via via più sofisticati, altamente compatibili e versatili. Alla luce di questa affermazione appare chiaro che il paziente che oggi si trovi nella condizione di dover affrontare un intervento di cataratta e che si rivolga ad un centro sanitario d’eccellenza, potrà di fatto costruire un intervento di cataratta su misura.

Oltre a correggere la cataratta, insieme al chirurgo il paziente potrà scegliere la lente intraoculare più adatta alle sue esigenze sulla base di due fattori fondamentali:

  1. le sue carenze visive, ovvero quali e quanti difetti sono presenti
  2. le necessità pratiche di vita quotidiana: praticare sport dinamici, avere una vita sociale intensa, avere l’esigenza di fare a meno degli occhiali per motivi estetici o di tollerabilità ecc…

Trovare la giusta lente intraoculare è fondamentale per migliorare la propria qualità di vita

La scelta si compie sempre in accordo con lo specialista

Nel complesso, l’operazione di cataratta con la giusta lente intraoculare offre al paziente la possibilità di migliorare notevolmente non solo il suo benessere visivo, ma più in generale la sua qualità di vita.

La scelta delle lenti per cataratta va fatta sempre in accordo con il chirurgo che eseguirà l’intervento. Si dovranno tenere in considerazione diversi fattori, sia relativamente alle difficoltà visive in atto, sia con riferimento alle abitudini ed alle aspettative del paziente. Una visita oculistica specialistica per cataratta è il primo passo da compiere per reperire le informazioni necessarie e per conoscere più da vicino sia il chirurgo stesso, sia la struttura sanitaria prescelta.

Vuoi saperne di più?

Chiama il Centro Ambrosiano Oftalmico: il centralino è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

Operazione di cataratta ambulatoriale, cos’è

Cosa si intende per operazione di cataratta ambulatoriale? Si può fare in sala operatoria? Quante tipologie di intervento esistono? La convalescenza è particolarmente lunga? Le domande di chi ha ricevuto una diagnosi di cataratta sono molte. Cogliamo dunque l’occasione per spiegare meglio come si cura la cataratta e cosa aspettarsi il giorno dell’intervento.

Cos’è la cataratta?

La cataratta è la progressiva ed irreversibile opacizzazione del cristallino. Il cristallino è una minuscola lentina situata all’interno del nostro occhio, che accoglie i raggi luminosi provenienti dall’esterno e li convoglia sulla retina. Il suo ruolo è cruciale per la funzione visiva. Con l’andare del tempo, per cause del tutto naturali legate all’invecchiamento dei tessuti, il cristallino perde trasparenza. Proprio come potrebbe accadere, per fare un esempio, al vetro di una vecchia finestra. Quando ciò accade, la vista comincia a farsi sempre più incerta e difficoltosa. Allora, diventa necessario ricorrere ad un piccolo intervento per rimuovere il cristallino naturale opacizzato e sostituirlo con uno artificiale, perfettamente trasparente. Ma proseguiamo nel nostro approfondimento sull’operazione di cataratta ambulatoriale.

In cosa consiste l’operazione di cataratta ambulatoriale

L’intervento di cataratta è un’operazione molto delicata che richiede esperienza, perizia e grande competenza. Tuttavia, può essere eseguito in regime ambulatoriale: ecco perché si sente spesso parlare di operazione di cataratta ambulatoriale. L’operazione si esegue al termine di un percorso diagnostico durante il quale il paziente è visitato e sottoposto ad una serie di esami preoperatori molto accurati. La procedura è affrontabile anche in età particolarmente avanzata senza timore, ma sarebbe meglio non attendere ed intervenire alla prima diagnosi. Poiché restituisce una capacità visiva ottimale, chi vi si sottopone ha spesso la sensazione di vivere una sorta di ringiovanimento inaspettato.

Intervento di cataratta al Centro Ambrosiano Oftalmico: in una vera e propria sala operatoria dedicata

Anche se comunemente si sente parlare di operazione di cataratta ambulatoriale, in CAMO il paziente trova qualcosa di più di un ambulatorio accogliente. Presso le nostre strutture disponiamo infatti di una vera e propria sala operatoria dedicata: uno spazio concepito appositamente per offrire al paziente il massimo comfort e la massima sicurezza, in un contesto di tecnologia d’avanguardia e igiene assoluta.

Presso il Centro Ambrosiano Oftalmico, il paziente è accolto sin dalla fase preoperatoria da un team di medici e ortottisti altamente qualificati. L’intera procedura ha una durata di una mezz’ora al massimo ed è del tutto indolore. L’anestesia, somministrata con poche gocce di collirio, è sufficiente per affrontare l’intervento in totale serenità, ed in qualunque momento il paziente non è mai lasciato solo.

Cosa succede dopo l’intervento

Nei giorni successivi all’intervento è sufficiente seguire le indicazioni terapeutiche ricevute al momento della dimissione evitando, tra le altre cose, di strofinare o bagnare gli occhi, di usare make up o fragranze o fare sforzi eccessivi. Infine, in poco tempo è possibile cominciare ad apprezzare il recupero visivo ottenuto e tornare del tutto alle proprie abitudini.

Intervento di cataratta ambulatoriale: è così semplice?

Abbiamo descritto l’operazione di cataratta ambulatoriale come una procedura indolore, di breve durata, non troppo invasiva, e dal recupero post operatorio veloce. E’ tuttavia importante precisare che, come già accennato sopra, la procedura assume tali contorni se eseguita da mani esperte ed in un contesto sanitario di altissimo profilo.

Alcuni vantaggi al Centro Ambrosiano Oftalmico

Oltre ai vantaggi sopra descritti, presso il Centro Ambrosiano Oftalmico l’intervento di cataratta riserva davvero una serie di vantaggi:

  1. La possibilità di usufruire di tecnologie di ultima generazione non sempre disponibili altrove sul territorio: tra queste citiamo il laser a femtosecondi, usato in CAMO per sostituire il bisturi. Questo si traduce in un minore stress per i tessuti oculari, un migliore e più veloce recupero visivo, l’assenza di punti di sutura, ma anche una maggior programmabilità dell’intervento, che in questo modo è eseguito con una precisione mai vista prima
  2. La possibilità di ricevere, al posto di una comune cristallino monofocale, una lente intraoculare di ultima generazione. Oggi il panorama delle lenti intraoculari è vastissimo: le moderne IOL sono altamente personalizzabili e consentono di correggere più difetti visivi, regalando una capacità visiva migliore anche a più distanze contemporaneamente. Così come accade per il laser a femtosecondi, anche queste lenti non sono reperibili ovunque sul territorio.
  3. Infine, come già accennato, l’opportunità di usufruire di una sala operatoria dedicata e modernamente attrezzata.

Vuoi saperne di più?

Vuoi conoscere più da vicino caratteristiche e potenzialità dell’operazione di cataratta presso il Centro Ambrosiano Oftalmico? Chiamaci oggi stesso: il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

Lenti EDOF opinioni e vantaggi

Lenti EDOF opinioni, vantaggi, pro e contro: ti è stata diagnosticata la cataratta o hai delle carenze visive marcate per le quali un intervento laser non è sufficiente. Vorresti dunque sapere qualcosa di più sulle lenti intraoculari a profondità di fuoco continua delle quali ultimamente si sente spesso parlare: cosa sono, per chi sono indicate, cosa pensa chi si è già sottoposto all’intervento, come vede? Possono essere indicate anche per te? Rispondiamo assieme a queste ed altre domande frequenti sul tema.

Lenti EDOF o lenti trifocali?

Chi si avvicina per la prima volta al mondo delle lenti intraoculari può faticare a comprendere le differenze tra le varie tipologie esistenti. A proposito delle lenti EDOF opinioni, punti di vista e impressioni di chi le ha già impiantate possono esserci decisamente d’aiuto a comprendere il tipo di esperienza visiva che offrono. Ma non basta. Facciamo dunque un piccolo passo indietro e cerchiamo di spiegare con semplicità la differenza tra una lente e l’altra, prendendo in esame le due tipologie maggiormente proposte al momento: le EDOF, appunto, e le trifocali.

Le lenti intraoculari trifocali sono lenti molto potenti capaci di regalare una pressoché totale indipendenza dagli occhiali. Infatti consentono di recuperare un’eccellente quantità visiva anche a distanze molto ravvicinate. Chi ama leggere la sera prima di dormire, cucire o ricamare, praticare hobby che richiedono una buona visione a distanze molto ravvicinate (al di sotto dei 40 cm), troverà nelle lenti trifocali una buona risposta alle sue esigenze. Queste lenti, tuttavia, in alcuni casi possno causare visione di aloni e sfocature in particolare in condizioni di luminosità ridotta.

Al contrario, le lenti EDOF a profondità di fuoco continua sono meno potenti, ma offrono altri vantaggi: restituiscono al paziente un’ottima capacità visiva da distanze medio ravvicinate (dai 40 cm) fino all’infinito. Questo significa che è possibile leggere senza occhiali a distanze medie ma non troppo ravvicinate (si pensi al cruscotto dell’auto oppure al computer), ma anche mettersi alla guida in condizioni di luminosità molto ridotta o al calar della sera, senza sperimentare gli aloni o le sfocature tipiche delle lenti trifocali.

A proposito di controindicazioni

La distinzione tra trifocali e lenti EDOF sembra dunque vertere su due punti:

  1. la potenza (e dunque la distanza minima a partire dalla quale si ottiene una buona capacità visiva)
  2. le “controindicazioni”

La scelta di una intraoculare rispetto ad un’altra dipenderà in maggior misura dallo stile di vita che si ha e dalle aspettative che si hanno nei confronti delle lenti. Indipendenza totale dagli occhiali con qualche piccola sfocatura specie dopo l’imbrunire, oppure un’ottima capacità visiva da 40 cm in poi senza sfocature, ma con l’esigenza di indossare saltuariamente un occhiale da lettura? La decisione deve essere necessariamente discussa con il chirurgo che eseguirà l’intervento, ma è al contempo personale. Ed è fondamentale per ottenere il giusto grado di soddisfazione dalla propria scelta. Detto questo, andiamo ad approfondire, a proposito delle lenti EDOF opinioni e punti di vista di chi le ha scelte.

Lenti EDOF opinioni e impressioni di chi le ha scelte

Come detto, sfocature ed aloni sono spesso presenti nella vita di ciascuno di noi, per vari motivi non sempre dipendenti dalle lenti intraoculari. Tuttavia, chi ha scelto le lenti a profondità di fuoco continua solitamente rimane positivamente colpito dalla straordinaria definizione visiva che queste offrono anche a distanze molto lunghe e in condizioni di poca luce. Un paziente che ha scelto le lenti EDOF e che si metta alla guida all’imbrunire, trova sempre un grande beneficio visivo dato dall’assenza di riflessi ed aloni. Ritrovando di conseguenza uno stile di guida più sicuro ed attento. Ma è solo un esempio. A proposito di lenti EDOF, opinioni e impressioni di chi le ha scelte sono sempre molto positive, sia con riferimento alla qualità visiva, che naturalmente alla quantità visiva.

Vuoi saperne di più?

Vuoi conoscere più da vicino le lenti intraoculari e le loro potenzialità? Il Centro Ambrosiano Oftalmico è a tua disposizione con un team di specialisti esperti nel trattamento della cataratta e dei difetti visivi marcati. Chiamaci dal lunedi al venerdi al numero 02 636 1191. Saremo lieti di fornirti tutte le informazioni necessarie e di prenderci cura della tua salute visiva.

Cataratta con le lenti EDOF, per vedere meglio di prima

Le lenti EDOF sono lenti intraoculari di ultima concezione. Hanno di fatto rivoluzionato il modo di concepire e proporre l’intervento di cataratta ad una gamma sempre più variegata di pazienti con diversi difetti visivi concomitanti e preesistenti alla patologia. Se, ai suoi esordi, l’obiettivo dell’operazione di cataratta era quello di rimuovere il cristallino opacizzato e sostituirlo con uno nuovo perfettamente trasparente, oggi le potenzialità di questo intervento si dilatano a dismisura. E se già l’introduzione degli strumenti laser in oftalmologia è stata una piccola rivoluzione perfetta per mettere a proprio agio anche chi non ama l’idea della chirurgia, oggi con le lenti EDOF l’ulteriore salto di qualità è indubbio.

Cosa sono le lenti EDOF e perché sono così interessanti

Le lenti intraoculari EDOF sono cristallini artificiali di ultima generazione dotati di una messa a fuoco molto ampia: sono ideali per chi ha l’esigenza di vedere bene a più distanze. Per comprendere la piccola rivoluzione che risiede dietro queste lenti intraoculari, immaginiamo tre casistiche differenti. Tre pazienti in età matura, abituati per motivi diversi a indossare gli occhiali nel quotidiano, ma accomunati dalla medesima patologia: la cataratta.

1 – Hai portato gli occhiali per tutta la vita e ti eri rassegnato a non poterne fare più a meno

Immaginiamo un paziente che indossi gli occhiali da sempre. E che si sia più o meno rassegnato, nel corso degli anni, ad indossarli. E’ esattamente la condizione nella quale ti trovi tu. Che incredibile sorpresa sarebbe, alla soglia dell’età avanzata, scoprire che invece è possibile farne a meno molto più spesso di quanto si possa pensare? E’ davvero così. Le lenti EDOF sono concepite per sostituire il cristallino opacizzato – curando la cataratta, dunque – ma offrendo al contempo il potere diottrico necessario per correggere in modo permanente diversi difetti visivi. Offrendo un’ottima capacità visiva dai 40 cm circa sino all’infinito.

2 -E’ da vent’anni che alterni occhiali da lettura e occhiali per lontano, perdendoli ovunque

Hai sempre portato gli occhiali. Ma da quando è arrivata la presbiopia, non fai altro che portarti ovunque due paia di occhiali e due custodie differenti. Spesso perdendoli nei posti più imprevedibili. Con il solo intervento di cataratta – che dopo la diagnosi è necessario e improrogabile – puoi scegliere di ricevere una lente intraoculare capace di correggere le tue difficoltà visive a più distanze. In questo modo, potrai lasciare nel cassetto gli occhiali per lontano e tenere sottomano solamente quelli perle distanze molto ravvicinate.

3 – La presbiopia è andata via via peggiorando e dopo tanti anni fatichi ancora ad accettarla

Non hai mai avuto necessità di indossare gli occhiali, ma intorno alla quarantina la presbiopia è diventata una compagnia sgradita. E non ha fatto altro che peggiorare. Il problema è che con gli occhiali da vista non ti senti te stesso e sei un po’ a disagio. Il desiderio è quello di ritrovare il dinamismo che avevi quando eri più giovane. Anche in questo caso, le lenti EDOF sono l’ideale per curare la cataratta e correggere il difetto visivo che tanto ci dà noia. Grazie alle lenti EDOF, difatti, è possibile compiere azioni quotidiane come leggere il cruscotto della propria auto o fare una ricerca al computer anche senza occhiali. E’ anche possibile leggere senza occhiali, a partire da una distanza di circa 40 centimetri. Una vera e propria occasione da cogliere al volo.

Lenti EDOF: versatilità e trasparenza per una vasta gamma di esigenze

Le tre casistiche sopra descritte sono solo 3 esempi, ma danno la misura della straordinaria versatilità di delle lenti EDOF. Grazie alla loro profondità di fuoco continua, da cui peraltro prendono il nome (Extended Depth Of Focus), esse rispondono a tutte le esigenze visive da distanze particolarmente ravvicinate (40 cm circa) sino all’infinito. E non solo: la tecnologia d’avanguardia che risiede in queste lenti fa sì che esse siano prive degli inconvenienti tipici delle lenti intraoculari mulficocali (visione sfocata in condizioni di poca luce, aloni).

Non tutti gli interventi di cataratta sono uguali tra di loro, né lo sono i pazienti

Se ti è stata diagnosticata la cataratta ed è giunto il momento di programmare l’intervento, non esitare a prenderti un po’ di tempo (ma non troppo, la cataratta va sempre operata in tempi ragionevoli) per informarti bene in merito alle tecniche oggi maggiormente in uso e ai cristallini artificiali disponibili sul mercato. Non tutti gli interventi di cataratta sono uguali tra loro, così come non tutti i pazienti lo sono. Presso il Centro Ambrosiano Oftalmico abbiamo piacere di prenderci cura della salute oculare dei nostri pazienti dedicando loro le giuste attenzioni. E di fornire tutte le informazioni necessarie a chi desideri qualche informazione in più sul tema.

Vuoi conoscere più da vicino le lenti EDOF?

Vuoi conoscere più da vicino le lenti EDOF? Desideri rivolgerci alcune domande? Chiamaci: il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

Intervento di cataratta con impianto di lenti intraoculari: di che si tratta?

Ti è stata diagnosticata la cataratta e stai raccogliendo un po’ di informazioni in merito all’intervento che dovrai affrontare e alle strutture sanitarie che lo eseguono. Approfittiamo dunque di queste poche righe per illustrarti brevemente le opportunità, con particolare riferimento alle tecniche oggi in uso per la rimozione della cataratta, ma anche ai vantaggi che oggi l’intervento può regalare. La prima cosa che conviene sapere, infatti, è che l’intervento di cataratta non è sempre lo stesso, ma può assumere caratteristiche differenti da paziente a paziente.

Il ruolo centrale del paziente

Presso il Centro Ambrosiano Oftalmico abbiamo spesso l’occasione di incontrare pazienti che ci rivolgono innumerevoli domande in merito al cristallino artificiale, all’intervento di cataratta, agli strumenti laser, ai difetti visivi. In quanto professionisti della salute e del benessere visivo, riteniamo che prima di tutto sia fondamentale che il paziente sia bene informato in merito a tutti gli aspetti degli interventi che dovrà affrontare, ma anche di tutte le opportunità delle quali dispone. In questo modo, chi si rivolge a noi riveste un ruolo attivo nella programmazione dell’intervento, e può prendere decisioni consapevoli e lungimiranti.

Il laser a femtosecondi e i cristallini artificiali sono due soluzioni ad altissimo impatto tecnologico, disponibili oggi presso il Centro Ambrosiano Oftalmico a beneficio del paziente che voglia dare una marcia in più al suo intervento, traendone il massimo beneficio possibile.

Intervento di cataratta con laser a femtosecondi

Uno degli aspetti che può fare la differenza tra un intervento di cataratta tradizionale e uno al passo coi tempi è la tecnologia. Com’è noto, l’intervento prevede che il cristallino opacizzato sia rimosso chirurgicamente e sostituito con un altro cristallino artificiale. Tradizionalmente questa operazione è eseguita:

  • praticando una piccola incisione sulla cornea;
  • poi un’altra sulla sacca che contiene il cristallino;
  • e infine frantumando ed aspirando il cristallino stesso con uno strumento ad ultrasuoni.

Oggi tutti questi passaggi possono essere eseguiti in modo più sicuro, preciso e meno traumatico per l’occhio, grazie all’ausilio del laser a femtosecondi. Si tratta di un laser ad infrarossi che di fatto si sostituisce agli strumenti taglienti usati nella procedura tradizionale.

Un intervento più sicuro, programmabile e meno traumatico

Individuare la struttura sanitaria che dispone del laser a femtosecondi consente di sottoporsi ad un intervento più “gentile”, ma anche di gran lunga più preciso, sicuro e programmabile già in fase preoperatoria grazie a sofisticati strumenti computerizzati di ultima generazione. Presso il Centro Ambrosiano Oftalmico è possibile sottoporsi all’intervento di cataratta con laser a femtosecondi.

Cristallino artificiale: cos’è? Quanti tipi ne esistono?

I cristallini artificiali sono minuscole lenti, grandi più o meno come una lenticchia:

  • molto flessibili e sottili
  • perfettamente trasparenti
  • totalmente biocompatibili

Questo significa che una volta impiantati al posto del cristallino naturale, i cristallini artificiali rimarranno performanti, efficienti e perfettamente trasparenti per tutta la vita. Quello che non è noto a tutti, è che i cristallini artificiali possono essere molto di più di una semplice lente monofocale. Per fare un esempio, è opinione diffusa che grazie alle lenti intraoculari si possa correggere la miopia, ma poi sarà necessario continuare ad indossare gli occhiali da lettura. Oggi non è più così: anche in quest’ambito la tecnologia ha fatto davvero passi da gigante.

Quando l’intervento di cataratta diventa altamente versatile

Oggi le lenti intraoculari godono di una versatilità mai vista prima. In breve, ciascun paziente è libero di ricevere la lente intraoculare che meglio si addice alle sue esigenze visive. Anche qualora soffra di difetti visivi diversi, ed abbia dunque la necessità di correggere difficoltà visive a distanze brevi e lunghe al contempo.

Lenti intraoculari EDOF

Nel vasto panorama delle lenti intraoculari, in particolare, spiccano le lenti EDOF. Si tratta di un acronimo che sta per Extended Depth of Focus. Sono lenti a profondità di fuoco continua, perfette per correggere qualunque difetto visivo senza peraltro presentare gli inconvenienti tipici delle multifocali tradizionali (visione di aloni specie in condizioni di limitata luminosità, qualità visiva imprecisa). Una vera e propria opportunità da cogliere al volo, capace di regalare, come spesso i nostri pazienti amano ripetere, “una capacità visiva ad alta definizione”.

Se ti è stata diagnosticata la cataratta, non fermarti alla prima proposta di trattamento chirurgico che ricevi. Il consiglio che ci preme di dare sempre ai nostri pazienti è quello di non stancarsi mai di leggere, di informarsi, di fare domande. Presso il Centro Ambrosiano Oftalmico troverai un team di specialisti altamente preparati, pronti a rispondere ad ogni tuo quesito e ad illustrarti nel dettaglio tutti gli aspetti dell’intervento di cataratta.

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Intervento di cataratta refrattiva: le ultime novità

intervento di cataratta refrattiva - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Avrete sicuramente sentito parlare diverse volte dell’intervento di cataratta. E di come questo consenta di risolvere in modo permanente l’opacizzazione naturale del cristallino, permettendo al paziente di affrontare l’età matura con un ritrovato senso di autonomia e di dinamismo. Non tutti sanno, però, che oggi l’intervento di cataratta ha compiuto un vero e proprio balzo in avanti. Un progresso straordinario che ha trasformato la sostituzione del cristallino in un’eccezionale opportunità di recupero visivo. Combinando in una mossa sola l’operazione di cataratta con l’intervento di chirurgia refrattiva. Ma in cosa consiste questa opportunità? E in termini del tutto pratici, quali vantaggi offre a chi vi si sottopone? Scopriamolo assieme.

Intervento di cataratta refrattiva: di che si tratta?

L’intervento di cataratta è una procedura chirurgica mirata alla sostituzione del cristallino naturale con un cristallino artificiale. Questa sostituzione si rende necessaria quando il cristallino – la minuscola lente situata all’interno del nostro occhio – si opacizza. Il cristallino è indispensabile per la funzione visiva perché consente il passaggio dei raggi luminosi e li convoglia verso la retina. Proprio come la lente di una macchina fotografica. E la sua opacizzazione, seppur patologica, è naturale. Appare chiaro, dunque, che sostituire il cristallino è sempre necessario nel caso in cui si presenti la cataratta.

Ma cos’è la cataratta refrattiva? Ebbene, gli interventi di chirurgia refrattiva sono una serie di procedure per correggere i difetti visivi. Ovvero: miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia.

In che modo è possibile combinare un intervento di cataratta con un intervento di chirurgia refrattiva? Che cosa hanno a che fare tra di loro cataratta e difetti visivi? Rispondiamo subito alla domanda. La moderna scienza medica ha oggi messo a disposizione dei pazienti una serie di cristallini artificiali dotati di grandissime potenzialità.

Lenti intraoculari EDOF: ecco cosa rende l’intervento di cataratta refrattiva particolarmente interessante

Operare la cataratta consente di recuperare una buona qualità visiva con particolare riferimento ai contorni delle cose ed alla nitidezza dei colori. Con l’impianto delle lenti intraoculari EDOF, si ottengono innumerevoli vantaggi rispetto a quelli offerti da altre lenti intraoculari di precedente concezione. Scopriamone alcuni:

  • consentono di liberarsi dall’uso degli occhiali per guidare, andare a passeggio, praticare sport, guardare la televisione, dunque per la visione per medie e lunghe distanze
  • permettono di fare a meno degli occhiali per leggere giornali, riviste, istruzioni, etichette di prodotti (visione da vicino)
  • regalano una definizione visiva ottimale a tutte le distanze: i contorni delle cose sono precisi, i colori nitidi e vividi
  • sono altamente performanti anche in condizioni di scarsa luminosità: ideali per chi deve guidare dopo l’imbrunire, per esempio, o per chi non rinuncia ad una passeggiata serale

Grazie alle lenti EDOF, l’intervento di cataratta refrattiva diventa una straordinaria opportunità per tornare a vedere non come prima, ma meglio di prima. Alta definizione visiva, meno pensieri, più senso di libertà ed indipendenza. Sotto il profilo emotivo e psicologico, questo genere di intervento restituisce la voglia di ottimismo e di vivere una vita attiva e dinamica, che a volte in età avanzata si tende a perdere. Non a caso, diverse ricerche scientifiche hanno sottolineato come mantenere efficienti ed in buona salute i propri cinque sensi, con particolare riferimento alla vista e all’udito, consenta di prevenire l’insorgenza di disturbi cognitivi.

A proposito di prevenzione: quando l’intervento è lungimirante

L’intervento di cataratta refrattiva è sempre più spesso la scelta d’elezione di tanti pazienti in età adulta (ma non avanzata) che cominciano a manifestare qualche lieve sintomo di cataratta o sono preoccupati per la sua eventuale insorgenza. Sottoporsi all’intervento quanto prima è una scelta decisamente lungimirante: si sceglie dunque di giocare d’anticipo, evitando di andare incontro all’opacizzazione del cristallino (o bloccando sul nascere i primissimi sintomi della cataratta) e cogliendo quanto prima tutti gli straordinari benefici offerti dall’operazione anche sul piano della correzione dei difetti visivi.

Contattaci

Prenota la tua visita oculistica per la cataratta chiamando dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 il numero 02 636 1191. Saremo lieti di illustrarti tutti i vantaggi dell’intervento di cataratta con impianto di lenti intraoculari Premium.

Operazione di cataratta: benefici visivi e cognitivi

operazione di cataratta - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

L’operazione di cataratta è una procedura molto comune che al giorno d’oggi è considerata di routine. Molti pazienti tuttavia, di fronte alla diagnosi di cataratta, tentennano. L’informazione parziale o sommaria in merito agli aspetti pratici dell’intervento ed ai suoi benefici può indurre a pensare che forse è possibile soprassedere. E che forse operarsi non è poi un’esigenza così impellente. Ma non è per nulla così. Soffermiamoci oggi sui benefici offerti dall’intervento di cataratta, scoprendoli uno ad uno.

Benefici di tipo medico dell’operazione di cataratta

La cataratta è una patologia irreversibile legata all’invecchiamento. Tentare di prevenirla è possibile con stili di vita virtuosi come alimentazione sana, elevata idratazione e movimento. Ma non è possibile avere la certezza che il nostro cristallino non andrà incontro a opacizzazione. Per ricorrere ad una metafora che ci è particolarmente cara, il cristallino è come il vetro di una finestra che, con l’andare del tempo, diviene opaco.

Ancora, pensare che la patologia si stabilizzi o inverta la sua rotta è sbagliato. Mano a mano che il tempo avanza, chi è affetto da cataratta proverà un progressivo peggioramento della sua capacità e qualità visiva. La cataratta, se non trattata prontamente, può mettere a repentaglio la salute visiva di chi ne è affetto. Questo accade perchè il cristallino affetto da cataratta si ispessisce, sottopone le strutture oculari a stress e ad una elevata pressione, e talvolta persino si sfalda all’interno dell’occhio.

Affrontare o non affrontare l’operazione di cataratta è dunque fuori questione. L’intervento di cataratta va anzi vissuto come una straordinaria opportunità di ripristino della vista. Un’opportunità che è mancata alle generazioni precedenti alla nostra. Noi tutti ricorderemo di aver avuto in famiglia un anziano giunto in tarda età con una capacità visiva gravemente compromessa.

Oggi, fortunatamente, i tempi sono cambiati. Grazie ai progressi della medicina moderna, è possibile giungere in tarda età con una capacità visiva ottimale. Anzi, per molti versi anche migliore di quella che si possedeva in gioventù.

Contrastare il declino sensoriale per preservare le proprie capacità cognitive: l’operazione di cataratta è anche questo

I ricercatori e gli studiosi di tutto il mondo concordano: il declino sensoriale è fattore predisponente il peggioramento della capacità cognitive. Cosa significa questo? Significa che quando in età avanzata i cinque sensi cominciano a perdere efficienza (ci riferiamo in particolar modo alla capacità visiva ed uditiva), anche la capacità cognitiva ne è compromessa.

Preservare, curare e trattare opportunamente i disagi, i disturbi e le patologie uditive e visive è, come accennato sopra, un’opportunità che va colta. Nell’ottica del mantenimento di una qualità di vita ottimale anche in età avanzata.

A tal proposito, alcune ricerche scientifiche hanno portato alla conclusione che la disabilità visiva se non trattata:

  • espone al rischio di andare incontro a declino cognitivo 5 volte di più di un paziente che non ha alcun problema di indole visiva;
  • moltiplica per 9 il rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer.

Perchè declino sensoriale e declino cognitivo vanno di pari passo?

Il legame tra il buon funzionamento dei cinque sensi e le capacità cognitive è più stretto di quanto si possa immaginare. E non solo: se a questi fattori si aggiungono anche difficoltà motorie, va da sé che la percezione del tempo che passa si può amplificare a tal punto da innescare anche disturbi della sfera emotiva (stress, depressione). Un vero e proprio susseguirsi di effetti spiacevoli.

Gli studiosi hanno ipotizzato tre dinamiche alla base di questa concatenazione di cause ed effetti:

  1. Teoria dell’effetto a cascata: le difficoltà sensoriali causano un declino cognitivo, secondo quanto appena descritto. Chi sperimenta delle difficoltà visive ed uditive andrà incontro a problemi motori, emotivi ed infine cognitivi;
  2. Teoria della causa comune: è la degenerazione del sistema nervoso centrale che causa sia il declino cognitivo che quello sensoriale;
  3. Teoria della penalizzazione: chi soffre di deficit sensoriali offre al suo sistema cognitivo informazioni non adeguate, precise e complete, dunque le prestazioni cognitive sono penalizzate.

Quel che è certo, è che curare una patologia tipicamente invalidante dell’età matura, recuperando una capacità visiva ottimale, può avere un indubbio effetto benefico anche sulla capacità cognitiva del paziente. Se a questo aggiungiamo che l’intervento di cataratta è anche opportunità per correggere eventuali difetti visivi preesistenti, va da sé che i benefici offerti dall’operazione siano davvero di ampio respiro.

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Prenota la tua visita oculistica per la cataratta chiamando dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191.

Cataratta e presbiopia: che fare?

Nell’immaginario comune cataratta e presbiopia sono due problemi ben distinti. Da sottoporre al medico oculista separatamente, e che si suppone non siano trattabili né risolvibili assieme. Ma non è così. A volte anche una semplice chiacchierata con lo specialista può svelarci ed aprirci mondi dei quali non avevamo alcuna idea. E potremmo scoprire, per esempio, che con un unico intervento – totalmente indolore e di pochi minuti – è possibile trovare soluzione permanente e efficace ad entrambi i disturbi. Vediamo brevemente in che modo.

Cataratta e presbiopia: una combinazione inusuale?

Cataratta e presbiopia sono due problemi visivi ben distinti. In realtà entrambi hanno a che fare con il naturale invecchiamento del cristallino. Che con il tempo perde flessibilità, così come trasparenza. La cataratta è una patologia che interessa il cristallino e che è tipica dell’età matura e avanzata. La presbiopia è equiparabile ad un difetto visivo (come miopia, ipermetropia e astigmatismo) ed è tipico dell’età adulta. Insorge solitamente dai 40 anni in poi. E’ abbastanza comune che cataratta e presbiopia disturbino contemporaneamente la salute visiva di un paziente in età adulta. E, sfortunatamente, sia da soli che in abbinamento, cataratta e presbiopia non migliorano mai. Ma anzi, non fanno che peggiorare. Che fare dunque?

Due problemi, una soluzione

L’intervento di cataratta è una delle procedure chirurgiche più eseguite al mondo. Poiché l’opacizzazione del cristallino può diventare persino invalidante, intervenire è la prassi. Sono ben lontani i tempi in cui la terza età portava con sé una serie di limitazioni o di difficoltà motorie, visive, uditive non risolvibili. Oggi la moderna medicina ci consente di porre rimedio ad una vasta gamma di patologie tipiche del tempo che avanza. Opportunità da cogliere senza esitazione e senza timore, che anzi portano con sé una rosa di benefici spesso inaspettati.

L’intervento di cataratta porta una serie di vantaggi importanti che non tutti conoscono. E che sicuramente lasceranno positivamente impressionato chi ne viene a conoscenza. Tra queste, la possibilità di correggere anche la presbiopia.

Dott. Lucio Buratto, Direttore Scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico

Come correggere la presbiopia in modo permanente, durante l’intervento di cataratta

Come accennato, la presbiopia è il difetto tipico dell’età adulta e matura. Si manifesta quando il cristallino perde flessibilità. E perde quello che gli esperti chiamano potere accomodativo. Incurvandosi avanti e indietro, il cristallino svolge infatti la preziosa funzione di aiutare la corretta messa a fuoco delle immagini sulla retina.

L’intervento di cataratta, come sappiamo, è consiste nel rimuovere e sostituire il cristallino non più trasparente e non più flessibile. Al suo posto, si potrà collocare una lente intraoculare dotata del potere diottrico del quale il paziente ha la necessità. Anche se soffre di presbiopia.

Addio a cataratta e presbiopia con le moderne lenti intraoculari

Un paziente con presbiopia, stanco della costante dipendenza dagli occhiali da vista nel quotidiano (per leggere libri e giornali, consultare smartphone e altri device, ma anche fare la spesa, consultare varie tipologie di fonti scritte), potrà dunque approfittare dell’intervento di cataratta per scegliere una lente intraoculare pensata per offrire un’eccellente capacità visiva a distanze particolarmente ravvicinate. In questo modo, potrà prescindere dall’uso dell’occhiale da lettura in modo permanente.

Il panorama delle moderne lenti intraoculari è davvero molto vasto. Oltre alle classiche lenti monofocali, presso i centri d’eccellenza è possibile valutare (sempre a seguito della visita specialistica oculistica) l’impianto di altri tipi di lenti: multifocali, trifocali e EDOF (lenti a profondità di fuoco continua). Sono lenti di ultima generazione pensate per accontentare una gamma sempre più estesa di esigenze visive.

In questo modo, si potrà correggere più difetti al contempo, fino a fare totalmente a meno degli occhiali.

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Laser a femtosecondi per l’intervento di cataratta

L’intervento di cataratta è un appuntamento imprescindibile per molte persone in età matura o senile che si trovano a perdere in modo progressivo la loro capacità visiva, e di conseguenza quella di muoversi con sicurezza ed autonomia nello spazio che li circonda. La cataratta senile, si sa, si presenta puntualmente ed avanza con il tempo. E poiché cure farmacologiche ad oggi non ve ne sono, l’unica via percorribile è l’intervento. Oggi nei centri d’eccellenza è possibile sottoporsi ad una versione per così dire “soft” dell’intervento di cataratta. Come? Grazie al laser a femtosecondi. Conosciamolo più da vicino.

Laser a femtosecondi: cos’è

Il panorama degli strumenti laser in uso in medicina è piuttosto vasto. Ve ne sono di vari tipi, pensati per scopi differenti: laser fotocoagulanti, laser fotodirompenti, laser fotochimici, termici… Tra questi, spicca una tipologia di laser di ultimissima generazione, non ancora molto diffuso in ambito sanitario (con eccezione di alcuni centri d’eccellenza), ma altamente efficace e performante: il laser a femtosecondi.

Il laser a femtosecondi è un laser ad infrarossi ad impulsi brevissimi (dell’ordine di un femtosecondo, appunto, cioè un milionesimo di milardesimo di secondo). Poiché gli impulsi sono brevissimi e molto ravvicinati, questo laser può eseguire la sua azione con estrema precisione senza surriscaldare né danneggiare i tessuti.

Di fatto, il laser a femtosecondi può tramutarsi nel braccio destro del chirurgo, quando dotato di comprovata esperienza e competenza.

Il laser a femtosecondi può trasformare l’intervento di cataratta in una procedura d’avanguardia

Il laser a femtosecondi è assimilabile ad un bisturi di ultimissima generazione. Si immagini un bisturi che incide i tessuti senza di fatto toccare il paziente. Una piccola “rivoluzione gentile”, insomma.

Vediamo in quali fasi dell’intervento di cataratta è possibile usare il laser a femtosecondi, e quali vantaggi apporta.

  • si sostituisce al bisturi per eseguire l’incisione che consente l’accesso degli strumenti chirurgici nell’occhio: l’incisione è dell’ordine di un paio di millimetri, estremamente precisa, controllabile, programmabile in anticipo, uniforme;
  • consente di frantumare con efficacia ed altissima precisione il cristallino naturale ormai opacizzato: sostituendosi ai tradizionali ultrasuoni, evita il surriscaldamento dei tessuti oculari e permette di eseguire un intervento più delicato e meno traumatico per l’occhio;
  • abbrevia la durata dell’intervento, con indubbi benefici anche per il paziente che vi si sottopone;
  • l’incisione corneale non necessita di punti di sutura, è più pulita e facilmente rimarginabile, meno soggetta ad infiammarsi;
  • il recupero post-operatorio è più veloce;
  • l’uso del laser a femtosecondi previene anche l’eventuale insorgenza di alcuni piccoli inconvenienti tipici dell’intervento di cataratta, come un leggero astigmatismo residuo.

Alto apporto tecnologico, alto livello di personalizzazione

Oltre agli innumerevoli vantaggi e benefici del laser a femtosecondi sopracitati, conviene sottolineare un aspetto particolarmente interessante, ovvero quello dell’ampio margine di personalizzazione che questo intervento offre.

Questo si concretizza sotto due punti di vista:

  1. Programmabilità dell’incisione corneale secondo una serie di misurazioni precise eseguite prima dell’intervento (grazie all’uso del laser a femtosecondi);
  2. Possibilità di cogliere l’occasione per impiantare, al posto di un semplice cristallino artificiale, delle lenti intraoculari personalizzate. Lenti in grado di offrire il potere diottrico coerente con le esigenze visive del paziente. Una scelta che può regalare l’indipendenza dagli occhiali da vista. Le lenti intraoculari oggi presenti sul mercato sono innumerevoli e consentono di rispondere ad una gamma molto vasta di esigenze visive. Si va dalle classiche monofocali o multifocali, sino alle lenti EDOF (a profondità di fuoco continua), che rappresentano, al pari del laser a femtosecondi, una piccola rivoluzione nell’ambito della correzione permanente dei difetti visivi.

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Primo intervento di cataratta: cosa aspettarsi

primo intervento di cataratta - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Ti è stata diagnosticata la cataratta e tra qualche giorno dovrai sottoporti all’intervento. Hai già avuto modo di parlarne con il chirurgo che eseguirà l’intervento ed hai anche letto diversi articoli divulgativi sul tema. Tuttavia, un po’ di preoccupazione rimane. E’ del tutto normale. Cogliamo comunque l’occasione per entrare nel merito di cosa aspettarsi dal primo intervento di cataratta sul fronte prettamente pratico. Raccontandoti un po’ come sarà la tua giornata quando dovrai sottoporti all’operazione di cataratta presso il Centro Ambrosiano Oftalmico.

Primo intervento di cataratta: la sera prima 

Già da qualche giorno ti sarà stato detto di sospendere l’applicazione o somministrazione di eventuali farmaci, cosmetici, make-up. La sera prima del tuo primo intervento di cataratta (solitamente si opera un occhio alla volta, difatti), concediti un po’ di serenità. Una cena gustosa ma leggera (per dormire un sonno tranquillo), una passeggiata oppure un buon libro e la tua tisana preferita saranno l’ideale. O qualunque altra attività ti conduca verso uno stato emotivo rilassato e predisposto ad un buon sonno. Da evitare, ove possibile, i device elettronici.

La mattina del tuo primo intervento di cataratta

La mattina dell’intervento evita ancora una volta make-up, cosmetici, fragranze e lacche per capelli. Fai colazione come al solito e sciacquati il viso con acqua e sapone. Recati in clinica con un accompagnatore e non scordare di portare con te i tuoi occhiali da sole, che indosserai subito dopo l’intervento.

Il Day Surgery del Centro Ambrosiano Oftalmico

Presso il Centro Ambrosiano Oftalmico sarai accolto in un’area dedicata al Day Surgery. Si tratta di un’area accogliente e modernamente attrezzata, dove ti saranno rivolte tutte le attenzioni di cui avrai bisogno e dove sarà eseguita l’operazione. Gli ambienti del Day Surgery (sala d’attesa, sala chirurgica e sala di degenza pre e post operatoria) sono pensati per offrire il massimo comfort al paziente, che può far ritorno presso la sua abitazione dopo l’intervento. All’interno degli ambienti del Day Surgery troverai un team di medici e paramedici altamente preparati nel campo della chirurgia oftalmica, pronti a darti tutta l’assistenza necessaria sia sul piano emotivo che su quello pratico. 

Presso il Centro Ambrosiano Oftalmico gli interventi di chirurgia oculare sono eseguiti con le più moderne tecnologie disponibili da uno staff altamente preparato ed esperto. Non è mai necessario un ricovero ed i pazienti sono seguiti personalmente durante la loro permanenza in clinica. L’obiettivo è prendersi cura del paziente nella sua totalità, dunque sia sotto il profilo medico, che per ciò che concerne il suo benessere emotivo.

Una volta tornati a casa

Al termine dell’operazione di cataratta e dopo gli opportuni controlli sanitari, potrai fare ritorno presso la tua abitazione. Cogli l’occasione per riposare, o per fare un po’ di conversazione. Indossa gli occhiali da sole fino a sera, anche se la stagione non è particolarmente luminosa. E continua ad indossarli per tutta la settimana. Durante la notte, ti sarà suggerito di indossare una sorta di “conchiglia” di plastica sull’occhio operato, al fine di evitare traumi involontari durante il sonno. All’indomani potresti già usare il computer o guardare la televisione. E dopo tre o quattro giorni potrai rimetterti alla guida del tuo veicolo. Non dimenticare, infine, di seguire con precisione quanto indicato sul documento post operatorio che ti sarà consegnato prima di lasciare la clinica: contiene alcune indicazioni terapeutiche importanti per confermare la buona riuscita del tuo intervento.

In conclusione

Preparati ad affrontare il tuo primo intervento di cataratta con la giusta dose di consapevolezza e di serietà (è pur sempre una procedura chirurgica), ma anche di serenità. E’ uno degli interventi chirurgici oggi più praticati al mondo ed ha un margine di rischio operatorio e post operatorio davvero minimo. Inoltre, oggi presso i centri sanitari d’eccellenza trovi il meglio in fatto di competenza professionale e di strumentazioni di ultima generazione ad elevatissimo apporto tecnologico. 

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Prenota la tua visita oculistica per la cataratta chiamando dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 al numero 02 636 1191. Sarà l’occasione per conoscerci, porci tutte le domande che desideri e vedere di persona gli ambienti e la struttura del Centro Ambrosiano Oftalmico.