Alcuni giorni fa abbiamo affrontato l’argomento delle mosche volanti, spiegando brevemente come si manifesta questo tipo di disturbo e perchè insorge. Abbiamo anche accennato a possibili soluzioni, terapeutiche e chirurgiche. Oggi vogliamo entrare nel merito del trattamento delle mosche volanti: quando è il caso di intervenire? Che cosa si può fare per eliminarle? Vediamo nel dettaglio le risposte a questi quesiti.
Mosche volanti: conviverci oppure eliminarle?
Innanzitutto è bene ribadire che le miodesposie, comunemente note come “mosche volanti”, sono un fenomeno del tutto normale e fisiologico, conseguenza del naturale invecchiamento del vitreo. La struttura vitreale, come abbiamo avuto modo di accennare in precedenza, è composta da collagene, una sostanza gelatinosa che, con l’andare degli anni, tende a perdere la sua naturale omogeneità e ad addensarsi sotto forma di accumuli.
Le mosche volanti non sono dunque al di fuori dell’occhio ma al suo interno. Poichè si tratta di un fenomeno naturale e fisiologico, nella maggior parte dei casi si consiglia al paziente di soprassedere e di conviverci in modo “pacifico”. In fondo, le mosche volanti risultano molto evidenti solo se si guarda verso una fonte di luce molto intensa (per esempio, se si guarda verso il cielo in estate), ma nel corso della giornata non sono eccessivamente fastidiosi.
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In alcuni casi, tuttavia, gli addensamenti di collagene sono particolarmente numerosi ed il fenomeno diventa fastidioso e poco sopportabile per il paziente. Cosa fare allora? Le strade che il vostro oculista di fiducia andrà a consigliarvi sono generalmente tre. Vediamole di seguito.
3 strade possibili per dire addio alle mosche volanti
1 – La prima strada che il vostro medico oculista di fiducia vi consiglierà è sicuramente quella di assumere, per via orale, un integratore di vitamine, sali minerali ed aminoacidi. Il medico vi consiglierà anche di bere molto, perchè il vitreo (come un pò tutte le cellule del nostro corpo) per mantenersi in salute ha bisogno di essere molto idratato. Vi sembrerà una banalità, ma bere molto è di grande aiuto per mantenere il vitreo in salute e prevenire eventuali danni alla retina.
2 – Qualora le miodesposie siano invece fastidiose ed invalidanti, il vostro medico oculista valuterà se intraprendere la strada dell’intervento laser. L’intervento laser per l’eliminazione delle mosche volanti prende il nome di laservitreolisi e si esegue grazie ad uno speciale laser chiamato YAG, la cui lunghezza d’onda consente di andare a distruggere i tessuti laddove il medico decide di intervenire. E’ lo stesso laser che si usa anche per risolvere, ove necessario, il glaucoma. Per ciò che concerne il trattamento delle mosche volanti, la laservitreolisi consiste nella distruzione degli addensamenti di collagene tramite il laser. La laservitreoilisi è un intervento molto delicato che va valutato con molta attenzione e che va eseguito solamente da un medico particolarmente esperto: perizia, grande competenza ed esperienza sono alla base della buona riuscita di questo genere di intervento che, vi ricordiamo, non è del tutto risolutivo. Il laser infatti va a distruggere solamente gli addensamenti più grandi, ed interviene a debita distanza dalla retina, ecco perchè alcuni addensamenti non si possono eliminare durante l’intervento.
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3 – La terza soluzione che il medico potrebbe prospettarvi è anche la meno comune vitrectomia. La vitrectomia è un intervento che si esegue generalmente quando il fenomeno delle mosche volanti è connesso ad altre complicazioni, come ad esempio un danno alla retina, dovuto proprio alla trazione del vitreo su di essa. Con la vitrectomia, il vitreo viene tolto, tutto o in parte, attraverso uno speciale strumento, e sostituito con una sostanza generalmente gassosa.
Conclusioni
In conclusione, le strade per trovare una via risolutiva alle mosche volanti sono quelle sopracitate, tuttavia il laser e la vitrectomia vengono eseguite solo in casi molto particolari e laddove si possono presentare delle complicazioni. In linea generale, il consiglio che diamo è quello di bere molto, praticare sport e mantenersi giovani ed attivi, assumendo, se consigliato dal medico, alcuni integratori di vitamine e sali minerali.