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Lenti EDOF: è tempo di informarsi meglio

Le lenti EDOF sono lenti intraoculari di ultima generazione capaci di offrire una qualità visiva superiore. Estremamente performanti e versatili, rappresentano l’avanguardia in fatto di correzione dei difetti visivi. A qualunque età. Trovano infatti impiego sia nella chirurgia della cataratta, sia nella chirurgia refrattiva. Conosciamole nel dettaglio.

Impiego delle lenti EDOF nell’intervento di cataratta

La cataratta è una patologia oculare tipica dell’età avanzata. Si manifesta attraverso una progressiva ed irreversibile opacizzazione del cristallino. La perdita di trasparenza del cristallino pregiudica la capacità visiva del paziente. Se a questa aggiungiamo anche alcune difficoltà comuni dell’età avanzata, come piccoli problemi motori, riflessi meno pronti e altro, va da sé che la cataratta può rivelarsi spiacevole ed insidiosa. 

Fortunatamente, l’intervento di cataratta non presenta pressoché alcuna controindicazione (eccetto casi rari) ed è uno dei più praticati al mondo. Nella sua variante mininvasiva l’intervento di cataratta si avvale del laser a femtosecondi, ed è altamente preciso, programmabile, indolore, di breve durata ed efficace. 

Tradizionalmente, il cristallino opacizzato è sostituito con una lente intraoculare monofocale o multifocale capace di rispondere alle esigenze visive del paziente, pur presentando, a volte, qualche piccolo inconveniente. Un inconveniente comune delle tradizionali lenti intraoculari può essere, per esempio, la visione di aloni in condizioni di luminosità limitata.

Le innovative lenti intraoculari a profondità di fuoco continua (lenti EDOF) appartengono alla categoria delle cosiddette lenti Premium e consentono di ritrovare una capacità visiva ottimale e ben definita ad una gamma di distanze molto vasta. Ed in qualunque situazione visiva. Riducendo al minimo i tipici piccoli fastidi dati dalle lenti intraoculari classiche. 

Le lenti EDOF offrono, pertanto, la possibilità di prepararsi ad affrontare la terza età con ottimismo, recuperando indipendenza ed autostima, ritrovando una visione in HD e godendo della quasi totale indipendenza dagli occhiali da vista. Grazie a queste lenti così straordinariamente performanti, persino per guidare, in età avanzata, non sarà più necessario indossare gli occhiali.

Impiego delle lenti EDOF nell’intervento di chirurgia refrattiva

Le lenti EDOF rappresentano anche un’interessante opportunità per il paziente più giovane che desideri correggere in modo permanente i suoi difetti visivi. La chirurgia refrattiva si avvale oggi di diverse tecniche pensate per far fronte alle più disparate esigenze visive dei pazienti.

Se nel caso di difetti visivi lievi la chirurgia laser è altamente risolutiva, qualora i difetti visivi siano di entità maggiore si può ricorrere all’uso di lenti intraoculari. Anche in questo caso, il panorama delle IOL è piuttosto vario: si va dunque dalla classiche monofocali sino alle multifocali. Non mancano poi le IOL toriche, concepite per chi soffre di astigmatismo. Ma la vera rivoluzione anche in quest’ambito è data dalle lenti EDOF

Un paziente in giovane età che trascorra molto tempo in auto o al computer, o che conduca una vita particolarmente dinamica e sportiva, potrà trarre grande beneficio dalle lenti a profondità di fuoco continua, soprattutto in presenza di presbiopia. Egli potrà dunque godere dei seguenti vantaggi:

  • godere di tutti i benefici di una lente di ultima generazione, senza gli eventuali piccoli inconvenienti delle lenti intraoculari multifocali (visione di aloni o bagliori specie all’imbrunire o in condizioni di luminosità limitata)
  • vedere perfettamente da distanze ravvicinate (40 cm) sino all’infinito;
  • poter lavorare al computer o consultare i propri device elettronici comodamente, senza dover indossare gli occhiali;
  • praticare qualunque sport in totale libertà, senza dover dipendere dagli occhiali. O tornare a praticare sport che si erano abbandonati proprio in virtù della dipendenza dagli occhiali.

Conclusioni

Oltre ad essere particolarmente versatili e ad offrire una qualità visiva senza precedenti, le lenti EDOF sono la soluzione perfetta per una vasta gamma di esigenze. Riassumendo, ecco le tipologie di pazienti che possono interessarsi maggiormente a questo tipo di IOL:

  • giovani adulti che desiderano correggere i propri difetti visivi in modo permanente, soprattutto la presbiopia, scegliendo una lente di ultima generazione capace di regalare una qualità visiva eccellente;
  • pazienti in età adulta che stanno pensando di “anticipare” l’intervento di cataratta, evitando di andare incontro al calo visivo tipico dell’età che avanza, ed anzi rendendosi indipendenti dall’uso di ausili esterni per la visione;
  • pazienti in età matura con una cataratta già diagnosticata che desiderano cogliere l’occasione per regalarsi una terza età gioiosa all’insegna del dinamismo e dell’indipendenza visiva.

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Lenti EDOF: domande frequenti

Le lenti EDOF, acronimo che sta per Estesa Profondità di Fuoco (Extended Depth of Focus), rappresentano l’avanguardia nel campo della correzione permanente dei difetti visivi. Si tratta di lenti intraoculari altamente performanti. Sono infatti capaci di dare piena soddisfazione sul piano medico così come pratico, umano ed emotivo. Spendiamo due parole sul tema, rispondendo alle domande più frequenti su queste innovative IOL, a beneficio di chi sta pensando di correggere i suoi difetti visivi o la cataratta in modo permanente.

A cosa servono le lenti EDOF ad estesa profondità di fuoco?

La tecnologia che sta alla base delle lenti EDOF ha l’obiettivo di offrire una buona qualità visiva ad una gamma di distanze ben più ampia delle altre lenti intraoculari. Questo significa che il paziente che scelga una EDOF potrà svolgere la maggior parte delle sue azioni quotidiane in uno stato di indipendenza dagli occhiali. Anche in età avanzata. In più, queste lenti sono progettate in modo da ridurre al minimo i piccoli inconvenienti tipici delle monofocali e multifocali. In breve:

  • buona qualità visiva da vicino, alle distanze intermedie e alle lunghe distanze;
  • buona acuità visiva a tutte le distanze;
  • riduzione drastica di alcuni piccoli fastidi che a volte possono scaturire dalle altre lenti intraoculari, come visione di aloni e sensazione di abbagliamento.

In breve, queste lenti generano una multifocalità progressiva e continua.

Le lenti EODF sono indicate per chi soffre di presbiopia

Le lenti intraoculari EDOF sono pensate per chi desidera correggere più difetti visivi, tra cui anche la presbiopia. Capita spesso di correggere i propri difetti visivi tralasciando la presbiopia. Grazie alle lenti EDOF, invece, è possibile recuperare una buona qualità visiva già a 40 cm di distanza. Ciò significa che sarà possibile lavorare al computer, leggere il giornale o consultare il cruscotto della propria auto (anche in condizioni di poca luminosità) senza dover ricorrere agli occhiali. In caso di ricorso alle lenti EDOF prima dell’età tipica dell’insorgenza della cataratta, quest’ultima non si presenterà mai.

Chi deve operarsi di cataratta può pensare alle lenti EDOF?

Certamente sì. Com’è noto, l’intervento di cataratta presuppone che si sostituisca il cristallino naturale opacizzato con una lente intraoculare del tutto nuova. Questa lente può essere una EDOF nel caso in cui si desideri correggere più difetti visivi e tornare a vedere bene a più distanze al contempo. Anche in condizioni di poca luminosità esterna. Una persona in età matura potrà dunque trarre grande giovamento da questo tipo di scelta: recuperando la capacità visiva perduta, ritroverà il desiderio di indipendenza e l’ottimismo sino ad ora messi a dura prova dalle difficoltà visive. Un traguardo notevole, specie in un periodo storico come quello attuale, in cui la terza età è caratterizzata da una miriade di impegni familiari e personali.

Perché le lenti intraoculari EDOF possono essere considerate migliori rispetto agli altre?

Ciascun tipo di lente intraoculare ha caratteristiche peculiari e vantaggi. E ciascuna lente è altresì altamente personalizzabile. Le esigenze specifiche del paziente, le caratteristiche delle sue strutture oculari e il suo stato di salute visiva sono solo alcune delle variabili che possono determinare la scelta del tipo di lente intraoculare più indicata. Quel che è certo è che le moderne lenti EDOF riescono a rispondere con notevole efficacia ad una vasta gamma di esigenze visive. Scegliere una EDOF significa correggere in modo permanente più difetti visivi, tornare a vedere bene a tutte le distanze e avere un’ottima qualità visiva. Qualunque sia l’età del paziente, un intervento di chirurgia refrattiva o un intervento di cataratta con impianto di lenti intraoculari EDOF diventano l’opportunità per recuperare una capacità visiva ottimale a tuttotondo.

Come faccio a sapere se le lenti EDOF fanno al caso mio?

Come detto, le variabili che possono spingere ad orientarsi verso una lente intraoculare di un tipo o di un altro sono innumerevoli. E la decisione non spetta mai esclusivamente al paziente. E’, al contrario, il risultato di un percorso diagnostico approfondito e del colloquio tra medico chirurgo e paziente. In questo contesto, la visita oculistica è cruciale per stabilire lo stato di salute visiva del paziente e per valutare concretamente le sue aspettative rispetto all’intervento di correzione dei difetti visivi.

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Presbiopia: dagli occhiali alle lenti EDOF, tutte le soluzioni

La presbiopia è il tipico difetto visivo che ci avverte che abbiamo raggiunto la mezza età. Spesso ci accorgiamo di esserne affetti poco a poco, quasi inconsapevolmente. Il tempo avanza, e la lettura di libri, giornali o strumenti elettronici comincia a farsi più incerta. A tal punto che strizziamo gli occhi e allontaniamo la fonte di lettura dal viso, allungando il braccio sempre di più nel tentativo di rimettere a fuoco le parole. Cosa offre la medicina oftalmica per correggere la presbiopia? Facciamo il punto della situazione e conosciamo più da vicino una delle soluzioni più innovative e promettenti del momento: le lenti EDOF.

Quali sono le cause della presbiopia

Come accennato in apertura, il tempo che avanza è il primo “responsabile” della comparsa della presbiopia. Il secondo è invece il cristallino, quella piccolissima e preziosissima lente situata nel nostro occhio che svolge due funzioni visive cruciali: convogliare i raggi luminosi sulla retina e favorire il processo accomodativo, cioè regolare la corretta messa a fuoco delle immagini. Un’azione che il cristallino esegue automaticamente per molti anni incurvandosi di volta in volta e offrendoci la misura di fuoco necessaria per vedere bene. Con l’avanzare del tempo, il cristallino invecchia assieme a noi, perdendo non solo trasparenza, ma anche flessibilità. Ed è proprio questa perdita di flessibilità a innescare il difetto visivo chiamato presbiopia.

Prospettive terapeutiche della presbiopia

Le prospettive terapeutiche della presbiopia oggi sono rappresentate da due strade differenti: quella della correzione tramite ausili esterni (lenti a contatto o occhiali da vista), e quella chirurgica. La strada farmacologica è ancora al vaglio dei ricercatori e non è escluso che in futuro sia messa a punto qualche molecola in grado di contrastare la presbiopia. Ad oggi, tuttavia, l’assunzione di farmaci come cura della presbiopia non è un’opportunità praticabile.

Correzione della presbiopia tramite ausili esterni

Correggere la presbiopia con lenti a contatto o occhiali da vista può essere una comodità perché consente di far fronte ad un’esigenza visiva in modo veloce ed immediato. E’ anche una soluzione tutto sommato economica, a patto che non si sia affetti da altri difetti visivi. Il costo del classico “occhiale da lettura”, infatti, non è come quello di un occhiale progressivo. Gli svantaggi tuttavia non mancano. Conviene tener conto del fatto che la presbiopia peggiora con l’andare del tempo, pertanto sarà necessario di tanto in tanto acquistare degli occhiali nuovi. Lo stesso vale per chi usa le lenti a contatto, che diventano una spesa dalla quale non è più possibile prescindere. Chi usa gli occhiali, inoltre, deve sempre portarli con sé, con il rischio concreto e frequente di scordarli qua e là.

Il consiglio: chi non ha mai portato gli occhiali o le lenti a contatto tende a vivere male la novità della presbiopia. Informarsi in merito alle alternative terapeutiche può essere in questo senso interessante.

Correzione della presbiopia tramite intervento laser o intervento di chirurgia oftalmica con lenti EDOF

La chirurgia oftalmica offre oggi diverse soluzioni per la correzione permanente della presbiopia. Volendo riassumere, ad oggi è possibile sottoporsi ad un intervento laser eseguito sulla sola superficie oculare (la cornea), oppure ad un intervento di chirurgia oftalmica con impianto di lenti EDOF intraoculari. Entrambe le soluzioni presentano innumerevoli vantaggi, ma sono differenti tra di loro.

1 – Intervento laser per la correzione della presbiopia

L’intervento laser per la presbiopia, eseguito sulla cornea, è molto simile all’intervento laser per la correzione dei difetti visivi con tecnica LASIK. Non è invasivo né doloroso, e consente di correggere uno o più difetti visivi in una sola seduta. E’ consigliato a chi ha un difetto visivo da lieve a medio e vuole comunque recuperare la sua indipendenza dagli occhiali. Non presenta particolari svantaggi, in quanto non ha controindicazioni ed offre benefici tangibili sul lungo periodo.

2 – Intervento di chirurgia oftalmica con impianto di lenti EDOF

L’intervento di chirurgia oftalmica con impianto di lenti EDOF rappresenta una piccola rivoluzione in ambito oftalmologico ed è un vera e propria occasione da cogliere al volo per chi soffre di uno o più difetti visivi di entità media o marcata. Le lenti EDOF sono lenti a profondità di fuoco estesa o continua. Questo significa che una sola lente riesce a offrire una buona visione a più distanze, dai classici 40 cm necessari per la lettura sino all’infinito. Peraltro, questa tipologia di lenti intraoculari non presenta le classiche controindicazioni delle multifocali. Zero aloni, zero fastidi, massimo beneficio a tutte le distanze. Le lenti EDOF consentono anche di eliminare la cataratta, e addirittura di prevenirla, se impiantante prima che questa si presenti.

Le lenti EDOF di ultima generazione rappresentano la risposta a 3 esigenze:

  1. Cura della presbiopia
  2. Correzione di altri difetti visivi preesistenti (miopia forte, ma anche ipermetropia e astigmatismo)
  3. Trattamento della cataratta

Il consiglio: l’entità del difetto visivo, la eventuale presenza di altri difetti visivi, lo stato di salute oculare del paziente e le sue aspettative concrete sono tra i fattori che possono spingere ad intraprendere una strada oppure l’altra. In ogni caso, è necessario sottoporsi ad una visita oculistica approfondita che includa un percorso diagnostico ben preciso ed il colloquio con lo specialista.

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Il Centro Ambrosiano Oftalmico è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02. 6361191. Chiamaci per prenotare la tua visita oculistica specialistica per la presbiopia: saremo lieti di prenderci cura della tua salute visiva. 

Lenti EDOF o Trifocali: vantaggi e differenze

I progressi sia in ambito medico e scientifico che nel settore delle tecnologie biomediche hanno portato la chirurgia oftalmica, oggi, ad un livello di innovazione, di accuratezza e di personalizzazione dei trattamenti mai visto prima d’ora. Uno status quo che è possibile apprezzare in particolar modo nei centri d’eccellenza. Qui, professionalità d’alto profilo e tecnologie di ultima generazione offrono ai pazienti una gamma di servizi decisamente interessanti. Tra questi, non possiamo non menzionare gli interventi mirati alla correzione permanente dei difetti visivi, anche marcati, ed anche in concomitanza a patologie oculari come la cataratta. A questo proposito, l’avanguardia oggi è rappresentata dalle lenti intraoculari: minuscole lenti impiantate internamente all’occhio, biocompatibili, molto versatili ed altamente personalizzabili. A ciascuno la sua, insomma. Conosciamole dunque più da vicino, andando ad illustrare caratteristiche e differenze di due tipologie in particolare: le trifocali e le lenti a profondità di fuoco continua (EDOF).

Lenti EDOF e lenti trifocali: caratteristiche

La dilatazione dell’aspettativa di vita di ciascuno di noi posta in essere dai comfort moderni e dal progresso in ambito medico e tecnologico ha fatto sì che la presbiopia sia diventata una “compagna di viaggio” poco gradita per buona parte della nostra esistenza. Ecco perché oggi c’è un forte interesse nei confronti di tutte le tipologie di lenti intraoculari capaci di offrire una buona capacità visiva anche da vicino o per lo meno a distanza intermedia. Tutte le lenti intraoculari – alcune più, altre meno – possono presentare insieme ai grandi vantaggi anche qualche piccolo inconveniente: ci riferiamo, ad esempio, agli aloni ed agli sfocamenti tipici della visione notturna legati alle lenti trifocali. Eppure, si consideri che anche il cristallino naturale non è esente da piccoli fastidi: ne sono un esempio i leggeri aloni che tutti vediamo attorno ai lampioni o alla visione imprecisa data da un occhiale con lenti un po’ appannate. Ma conosciamo più da vicino le IOL trifocali e le IOL EDOF.

Lenti intraoculari trifocali

Le lenti intraoculari trifocali sono progettate per avere 3 fuochi. Si avrà dunque un fuoco per lontano, uno per le distanze intermedie (computer e cose simili) e uno per vicino. Lo svantaggio di questo tipo di lente è che non vi è un continuum tra i tre fuochi, oltre a qualche problema di qualità visiva: il vantaggio è che offrono una buona potenza diottrica anche per le distanze molto ravvicinate.

Esempio: un paziente che desidera praticare un hobby come il ricamo o che non è disposto a ricorrere, anche occasionalmente, ad occhiale da lettura, prediligerà le trifocali. Capiterà, tuttavia, che egli possa vedere qualche leggero alone alle distanze intermedie e lontane, specie dopo l’imbrunire.

Lenti intraoculari EDOF

Le lenti intraoculari a profondità di fuoco continua sono progettate per avere innumerevoli punti di fuoco. Questi vanno a creare un continuum che, da una distanza ravvicinata di circa 40 cm, si estende fino all’infinito. Presentano meno inconvenienti rispetto alle trifocali (meno aloni e più definizione visiva anche in condizioni di luminosità ridotta), ma sono meno potenti alle distanze molto ravvicinate. In generale, le lenti EDOF di ultima generazione offrono un comfort visivo ottimale in condizioni di scarsa luminosità e alle distanze intermedie. Ed eliminano quasi del tutto i classici aloni o sfocamenti dati da altre tipologie di lenti intraoculari.

Esempio: un paziente che faccia il pendolare e si trovi a guidare spesso in condizioni di poca luce o che senta l’esigenza di lavorare al computer senza usare occhiali da vista o lenti a contatto, potrà trovare beneficio nelle lenti EDOF. Avrà dunque l’indipendenza dagli occhiali: potrà guidare in condizioni di poca luce senza alcun disagio e leggere il cruscotto della sua auto sempre senza alcun ausilio esterno. Ma per leggere il giornale dovrà avvalersi di un occhiale da lettura.

Come scegliere tra lenti EDOF o trifocali

La scelta tra lenti EDOF e trifocali è il frutto di un colloquio approfondito con lo specialista. Sarà lo specialista, sulla base dello stato di salute visiva del paziente e tenendo conto delle sue aspettative, ad indirizzare il paziente verso la tipologia di lente intraoculare maggiormente indicata. In generale, se si vede la cosa dal lato paziente, l’obiettivo sarà raggiungere il giusto e desiderato comfort visivo in accordo con le proprie abitudini ed il proprio stile di vita. Molto spesso uno degli obiettivi principali è ottenere l’indipendenza dagli occhiali. Altre volte, invece, il paziente non è ben disposto nei confronti di alcuni inconvenienti visivi come i sopracitati aloni e quindi occorre fornire una soluzione appropriata. Altre volte ancora, il paziente svolge una professione che lo porta ad avere esigenze visive ben precise e quindi occorre una soluzione veramente personalizzata. Compito di un professionista ben preparato!

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Chiamaci dal lunedi al venerdi allo 02 6361191. Saremo lieti di prenderci cura del tuo apparato visivo e di illustrarti nel dettaglio le caratteristiche delle IOL di ultima generazione disponibili presso il Centro Ambrosiano Oftalmico.

Presbiopia e smartphone, che fare?

Annoverata solitamente tra i difetti visivi, la presbiopia è una perdita progressiva di capacità accomodativa da parte dei nostri occhi. Per accomodazione, si intende la naturale capacità dell’occhio di correggere la messa a fuoco con particolare riferimento agli oggetti posti ad una distanza ravvicinata. La causa di questa difficoltà, che compare tipicamente dai 40 anni in poi, è la perdita di flessibilità del cristallino. Più il tempo avanza, più il cristallino perde elasticità, e più la messa a fuoco è difficoltosa. Si tratta di un processo del tutto naturale. Ma che ruolo hanno gli smartphone in questo processo? E come arrestare l’avanzamento della presbiopia?

Dispositivi digitali sempre più utilizzati

I dispositivi digitali sono diventati una compagnia costante ed onnipresente delle nostre esistenze. Non c’è momento della giornata in cui un device elettronico non sia protagonista dei nostri istanti trascorsi da soli in compagnia: call di lavoro, chat con amici, ricerca di informazioni in Internet, consultazione dei social network e condivisione di contenuti… Dall’alba al tramonto, insomma, la comunicazione scritta, visiva ed orale sono mediate da questi straordinari strumenti che hanno reso le nostre vite più interconnesse, facili e, perché no, divertenti.

Peraltro, se fino a pochi anni fa queste tecnologie sembravano essere appannaggio esclusivo delle giovani e giovanissime generazioni, oggi anche le generazioni in età adulta e matura si sono avvicinate al digitale e ne fanno un uso pressoché quotidiano. 

Tra postura scorretta e impegno visivo, non sempre lo smartphone è un alleato per la nostra salute

Oltre agli indubbi vantaggi che la rivoluzione digitale ha portato con sé, vi sono, forse, anche alcuni piccoli svantaggi. A farne le spese sono spesso collo e schiena, complice una postura non sempre corretta. Ma non solo: anche ai nostri occhi richiediamo un impegno costante che troppe volte diamo per scontato. E loro ci rispondono chiaramente, lanciandoci piccoli campanelli d’allarme che dovremmo ascoltare: arrossamento oculare, bruciore, sensazione di corpo estraneo, senso di pesantezza. 

Il consiglio: “la virtù sta nel mezzo”, dicevano il latini. Largo alla comodità delle nuove tecnologie dunque, ma senza esagerare nei tempi d’uso. Ogni tanto posiamo lo smartphone e prestiamo attenzione al mondo circostante. 

Presbiopia e smartphone: quanta fatica!

E per quanto riguarda la capacità visiva? Alcuni studiosi hanno preso in esame l’uso che gli over 40 fanno dello smartphone. Se la lettura su supporto cartaceo spinge il presbite ad allontanare dal viso la fonte per favorire un processo accomodativo ottimale, per quanto riguarda la lettura a video su smartphone, sembra che si tenda a cercare aiuto anche nell’aumento della luminosità e della dimensione dei caratteri. Tuttavia, se lo schermo dello smartphone è di piccole dimensioni, gli studiosi hanno evidenziato che il lettore affetto da presbiopia cercherà anche di avvicinare il viso allo schermo. 

Il consiglio: aumentare a dismisura la luminosità del telefono può esporci ad una dose maggiore di luce blu. Che non ci fa bene, specie di sera. Si consiglia di tenere la luminosità del telefono ad un livello moderato, e di aiutarsi nella visione con occhiali o lenti intraoculari. 

Come dimenticare la presbiopia ed usare lo smartphone senza difficoltà

Anche chi non ha mai indossato un paio di occhiali spesso si trova di fronte alla necessità di ricorrervi con l’arrivo della presbiopia. Sicuramente un occhiale da vicino è un valido aiuto per la lettura cartacea. Tuttavia, gli studiosi hanno sottolineato come spesso gli occhiali da lettura siano progettati per una visione a distanze differenti da quelle che adottiamo per la visione a video. E allora, che fare? E che fare se oltre alla presbiopia soffriamo anche di qualche altro difetto visivo, che ci rende difficoltosa la visione anche ad altre distanze? La soluzione per fortuna esiste. 

Esistono infatti delle moderne lenti intraoculari chiamate lenti EDOF, che consentono di recuperare una capacità visiva ottimale a qualunque distanza. Grazie alle lenti EDOF, è possibile vedere bene, senza sfocature né fastidi, sia per quanto riguarda la lettura di supporti cartacei che digitali, ma non solo. Le lenti a profondità estesa di fuoco (da cui EDOF, Extended Depth of Focus) sono l’ideale anche per la visione alle medie e lunghe distanze. Ed anche in condizioni di scarsa luminosità.

Insomma, grazie ad un intervento di chirurgia oftalmica minimamente invasivo e di breve durata, è possibile tornare a far uso del proprio smartphone in libertà, senza dover modulare luminosità, distanza e dimensione dei caratteri, ma anche leggere libri e riviste, consultare il computer, guidare la sera e molto altro. 

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3 cose che non tutti sanno sull’operazione cataratta

La cataratta è una patologia oculare molto comune e molto diffusa nel mondo contemporaneo. Ancor più di quanto non accadesse nel secolo scorso. I progressi della medicina, i comfort che ci accompagnano nel quotidiano, una maggiore attenzione alla qualità dell’alimentazione hanno prolungato l’aspettativa di vita di tutti noi. Ma vivere a lungo non basta. E’ anche fondamentale mantenere una buona qualità di vita. E allora, cosa dovremmo sapere oggi sull’operazione di cataratta? Quali sono le informazioni cruciali che dovrebbero spingerci a non indugiare e ad operarla quanto prima? Scopriamole insieme.

1 – L’operazione di cataratta è un intervento chirurgico

In fatto di chirurgia oftalmica, negli ultimi anni si è assistito alla notevole diffusione degli interventi di chirurgia refrattiva. L’obiettivo di questi interventi è quello di correggere miopia, astigmatismo, ipermetropia e presbiopia per poter fare a meno degli occhiali. Si tratta di interventi che si eseguono – nel caso di difetti visivi lievi e medi – solamente con l’ausilio di strumenti laser e solamente sulla cornea. Al contrario, l’operazione di cataratta si esegue intervenendo chirurgicamente. Si accede al cristallino, lo si rimuove e lo si sostituisce con una lente intraoculare. In entrambi i casi, la durata della procedura è breve e bastano poche gocce di collirio anestetico per uso topico. Ma è fondamentale capire che l’operazione di cataratta non è un semplice intervento laser, e che va pertanto affrontata con la giusta dose di serietà e consapevolezza.

Da sapere: nei centri d’eccellenza è possibile sottoporsi ad una versione più “gentile” dell’operazione di cataratta, nella quale al posto del bisturi si usa un laser di ultima generazione: il laser a femtosecondi.

2 – Prima è, meglio è

Capita spesso di pensare che la cataratta porterà ad un annebbiamento visivo più o meno sopportabile nel tempo, e di rimandare l’intervento a data da destinarsi perché tutto sommato al momento della diagnosi la qualità visiva è ancora accettabile. Nulla di più sbagliato. Lasciar progredire la cataratta porta ad una lenta e progressiva perdita di autonomia ed indipendenza, ma mette anche a repentaglio la buona salute degli occhi. Un cristallino “anziano”, privo di flessibilità ed ispessito dal tempo mette sotto pressione l’intero occhio, conducendo spesso ad un aumento della pressione intraoculare. Che a sua volta rischia di danneggiare irrimediabilmente il nervo ottico, con ripercussioni anche irreversibili sul piano della capacità visiva.

Da sapere: il nervo ottico è una struttura delicatissima. Qualora danneggiata, non si può più riparare.

3 – L’operazione di cataratta permette di fare a meno degli occhiali

L’operazione di cataratta non è un’incombenza noiosa da sbrigare, ma è, oggi, una vera e propria opportunità. Rappresenta, infatti, l’occasione per eliminare quasi del tutto l’uso degli occhiali. Se l’intervento va affrontato quanto prima per le ragioni sopra descritte, conviene approfittarne per fare propri tutti i vantaggi che esso offre. Anziché limitarsi ad ottenere la sostituzione del cristallino opacizzato con uno trasparente, oggi è possibile guardare oltre. I cristallini artificiali di ultima generazione sono delle vere e proprie lenti con il potere diottrico di cui abbiamo bisogno. Grazie a queste lenti, oggi è possibile approfittare dell’operazione di cataratta per correggere anche miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia. Un difetto solamente o anche più difetti insieme. Anche molto marcati.

Tra queste lenti, in particolare, il futuro è rappresentato dalle lenti EDOF – Extended Depth of Focus.

Sono lenti pensate per:

  1. vedere in modo nitido e preciso da una distanza ravvicinata fino all’infinito;
  2. vedere bene in condizioni di visione diurna e di notturna;
  3. eliminare l’uso degli occhiali, anche progressivi;
  4. superare i limiti e gli inconvenienti forniti dalle lenti intraoculari multifocali classiche.

Il consiglio: ogni paziente è, ovviamente, un mondo a sé. Ma sapere che grazie all’operazione di cataratta oggi è possibile riscoprire i propri hobby, dedicarsi alla famiglia (e ai nipotini) con attenzione, positività ed energia e ritrovare quel pizzico di autonomia perduta, certamente fa la differenza.

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Desideri conoscere più da vicino le caratteristiche e le interessanti potenzialità offerte dall’operazione di cataratta? Il Centro Ambrosiano Oftalmico è a tua disposizione. Chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191

Intervento di presbiopia: cosa sono le lenti EDOF

La presbiopia è il problema visivo tipico dell’età adulta. Si verifica quando il cristallino comincia a perdere la sua naturale flessibilità, e di conseguenza la messa a fuoco si fa sempre più difficoltosa. Al pari della cataratta – che invece è l’opacizzazione del cristallino – anche la presbiopia è irreversibile e peggiora mano a mano che il tempo avanza. Non è infrequente, dunque, pensare di affrontare un intervento di presbiopia per risolvere in modo definitivo le difficoltà visive che questa ha causato. Difficoltà talvolta di entità lieve o media, altre volte invece piuttosto marcate, che portano chi le vive a sentirsi improvvisamente invecchiato. Con conseguenze spiacevoli anche sul piano emotivo. Oggi è possibile superare queste difficoltà con successo e guardare al futuro con ottimismo grazie alle innovative lenti EDOF. Ma cosa sono le lenti EDOF e perché sono così innovative?

Cosa sono le lenti EDOF

Infinite distanze, zero inconvenienti

Le lenti EDOF sono lenti intraoculari di ultima generazione. Disponibili solamente in pochi centri d’eccellenza, presentano una serie di vantaggi che le rendono sotto diversi punti di vista più interessanti rispetto alle tradizionali lenti multifocali. Ma partiamo dal loro nome. EDOF è l’acronimo di Extended Depth of Focus, che significa Profondità di Fuoco Estesa. Significa che con queste lenti, impiantate durante l’intervento di presbiopia, è possibile risolvere efficacemente la presbiopia così come tutti gli altri difetti visivi eventualmente presenti. Grazie alla continuità della profondità di fuoco, infatti, esse regalano una qualità visiva ad alta definizione a partire da una distanza particolarmente ravvicinata (40-45 cm) fino all’infinito. Il tutto, limitando al minimo i tipici inconvenienti delle lenti intraoculari multifocali, quali aloni, sbavature, imprecisioni nella visione notturna.

Altri vantaggi offerti dalle lenti EDOF

Indicate per l’intervento di presbiopia, ma non solo

Oltre ad offrire un’eccellente qualità visiva a più distanze senza inconvenienti e consentire di leggere e lavorare al computer senza l’ausilio di lenti a contatto o occhiali da vista, risolvendo più difetti visivi assieme, le lenti EDOF rappresentano una soluzione efficace e a tuttotondo anche nei confronti dell’inevitabile appuntamento con la cataratta, restituendo una visione di ottimo livello. Una volta rimosso il cristallino oramai poco flessibile ed in via di opacizzazione, dunque, è possibile compiere un vero e proprio balzo indietro nel tempo, con ripercussioni positive sul fronte pratico ed emotivo.

A che età è possibile sottoporsi all’intervento di presbiopia con lenti EDOF?

A differenza degli interventi laser per miopia, astigmatismo ed ipermetropia, per eseguire i quali è necessario che il difetto visivo abbia raggiunto una certa stabilità, nel caso della presbiopia è possibile intervenire quando lo si desidera. Il motivo è presto detto: la causa del difetto non è un errore di rifrazione in senso stretto, ma una compromissione della flessibilità del cristallino dovuta al tempo. E non solo: scegliere di sottoporsi all’intervento di presbiopia in età adulta mette “al riparo” dall’insorgenza della cataratta in età avanzata. Insomma, un investimento lungimirante nel proprio benessere oculare sul lungo periodo. Per giungere alla terza età con il giusto sprint e, perché no, con un pensiero in meno.

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Vuoi conoscere più da vicino i vantaggi delle lenti EDOF e dell’intervento di presbiopia? Cerchi un centro d’eccellenza dove trovare professionisti altamente preparati ed aggiornati su temi quali presbiopia, difetti visivi, cataratta? Chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191. Saremo lieti di occuparci della tua salute visiva.

Cataratta senza bisturi: i vantaggi

L’opacizzazione del cristallino, nota come cataratta, è una patologia oculare tipica dell’età avanzata. Insorge molto frequentemente per motivi del tutto naturali: il tempo passa e la piccola lente posta all’interno del nostro occhio invecchia insieme a noi. Si immagini il vetro di una finestra, che perde progressivamente la sua trasparenza originaria. La sensazione che si prova è proprio quella di vedere attraverso un vetro sempre più opaco. E poiché non esiste farmaco in grado di arrestare l’opacizzazione del cristallino, l’unica soluzione è sottoporsi ad un intervento di cataratta. Un breve intervento disponibile oggi, nei centri d’eccellenza, anche nella formula “gentile”, senza bisturi. In cosa consiste la cataratta senza bisturi?

Come si esegue l’intervento di cataratta

Prima di capire come trattare la cataratta senza bisturi, spieghiamo brevemente come si svolge l’intervento di cataratta. Il chirurgo esegue una minuscola incisione sulla superficie del bulbo oculare. Attraverso di essa accede al cristallino con uno strumento ad ultrasuoni, chiamato facoemulsificatore. Il facoemulsificatore frantuma ed aspira il cristallino estraendolo dalla capsula naturale in cui è collocato. Terminata la fase di estrazione del cristallino opacizzato, l’oculista procede all’impianto di un cristallino artificiale. 

Cataratta senza bisturi, come avviene?

Nell’intervento di cataratta senza bisturi, l’incisione sul bulbo oculare si esegue con il laser. Si tratta di un laser di ultima generazione, oggi disponibile solamente in pochi centri d’eccellenza in Italia. Il suo nome è laser a femtosecondi: una tecnologia progettata per emettere impulsi brevissimi e ravvicinati, dell’ordine di un quadriliardesimo di secondo.

Quali sono i vantaggi del laser a femtosecondi al posto del bisturi?

L’intervento di cataratta senza bisturi offre una lunga lista di vantaggi tanto sul fronte prettamente medico e chirurgico, quanto dal punto di vista dei benefici offerti al paziente. Eccoli:

  • l’incisione è più netta, precisa e programmabile;
  • l’intervento è meno invasivo;
  • i tempi di guarigione sono più veloci, così come lo è il recupero visivo;
  • l’impatto emotivo dell’intervento è minore (ideale per i pazienti timorosi o più in là con gli anni);
  • non sono necessari punti di sutura;
  • il rischio di complicanze operatorie e post operatorie è sensibilmente ridotto.

Due parole sui cristallini artificiali

Come sopra descritto, la combinazione tra un laser di ultima generazione ed uno strumento ad ultrasuoni fa dell’intervento di cataratta senza bisturi una procedura gentile, sicura e di breve durata, capace di apportare indubbi vantaggi a chi vi si sottopone. Ma non finisce qui. L’intervento di cataratta oggi rappresenta anche una valida opportunità per correggere i propri difetti visivi in modo permanente. Da alcuni sono disponibili diverse tipologie di cristallini artificiali, detti anche lenti intraoculari, pensati proprio per questo scopo.

Un intervento reso ancor più “gentile” grazie alle lenti intraoculari di ultima generazione

Contestualmente all’intervento, è possibile dunque correggere i propri difetti visivi sia per lontano che per vicino. Le moderne lenti intraoculari sono particolarmente morbide e facili da inserire: un altro punto a favore della “gentilezza” offerta oggi da questo intervento. Oggi presso i centri d’eccellenza è possibile programmare un intervento di cataratta su misura, scegliendo le lenti intraoculari che meglio rispondono alle proprie esigenze visive e di vita quotidiana. L’ultima frontiera in questo senso è offerta dalle lenti EDOF: si tratta di lenti intraoculari con profondità di fuoco estesa, pensate per consentire di vedere bene ad una vastissima gamma di distanze (dalla visione del computer fino all’infinito e con qualunque tipo di luminosità).

Come scegliere il miglior intervento di cataratta?

Alla luce delle informazioni sopra fornite, appare chiaro che l’intervento di cataratta non è una procedura standard fine a se stessa, ma anzi offre ampio margine di personalizzazione. Prerogative di un intervento di cataratta senza bisturi, altamente personalizzabile e capace di offrirci un’ottima indipendenza dagli occhiali sono il laser a femtosecondi e le lenti intraoculari di ultima generazione.

Vuoi saperne di più?

CAMO Centro Ambrosiano Oftalmico è altamente specializzato nella chirurgia della cataratta e dei difetti visivi. Eseguiamo quotidianamente l’intervento di cataratta senza bisturi, con laser a femtosecondi e le lenti intraoculari di ultima generazione. Se desideri maggiori informazioni o prenotare un appuntamento, chiamaci dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.