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Occhi sani, cervello in forma: lo conferma la scienza

Tenere monitorata la salute del nostro apparato visivo è fondamentale per mantenere le funzioni cognitive al massimo della loro efficienza, anche in tarda età. E’ quanto confermato da un recente studio condotto dall’Università di Miami su un campione di persone anziane il cui obiettivo è stato quello di mettere in correlazione i disturbi visivi con il declino cognitivo. Difetti visivi, ma anche patologie come la cataratta e la maculopatia, non vanno sottovalutati, anzi. Monitorarli e curarli opportunamente regala al paziente, anche molto anziano, un’esistenza di qualità, fatta di autonomia nelle piccole grandi cose, serenità ed una ritrovata capacità cognitiva.

Gli ingredienti per invecchiare bene? Eccoli

La ricerca ha preso in esame oltre 2500 over 65 con lo scopo di capire se un declino delle capacità visive possa condurre o meno ad un conseguente declino anche di quelle cognitive. Quali sono, insomma, gli ingredienti per invecchiare bene? Sicuramente una dieta ben bilanciata con prodotti di stagione e pochi grassi, niente fumo, tanta vita all’aria aperta, esercizio fisico, una vita sociale attiva, tanta lettura sono solo alcuni dei segreti per invecchiare in modo sereno e tenersi alla larga da tante patologie tipiche dell’età avanzata. Ma non solo: stando all’esito della ricerca in questione, anche correggere i difetti visivi e sottoporsi periodicamente a controlli della vista ed a screening di prevenzione in merito alle principali patologie dell’età matura – come la cataratta e la degenerazione maculare senile –  sono fondamentali per invecchiare bene e per tenere la mente in forma. Insomma, la vista eserciterebbe un’ottima influenza sul cervello: negli anziani oggetto dello studio infatti si è visto che mano a mano che la vista peggiorava, peggioravano anche le funzioni cognitive.

Gli studiosi non hanno dubbi: la salute visiva si ripercuote su quella cerebrale

La vista, insomma, se mantenuta nel suo stato ottimale, avrebbe un’ottima influenza sul cervello e sul buon andamento delle funzionalità cognitive. Più la vista è al massimo delle sue possibilità, più il cervello è vivace e le funzioni cerebrali sono al massimo delle loro. Una correlazione che non può che far bene ai pazienti di una certa età, che vedendo bene riescono a vivere meglio la loro quotidianità, la loro vita privata e sociale, sperimentando un senso di inclusione, di partecipazione e di interesse verso gli eventi che accadono sia nel loro quotidiano sia nel mondo. Vedere male ha un effetto negativo sulle funzioni cerebrali perché scoraggia l’anziano dal compiere alcune attività che trova difficili o addirittura insormontabili. Quando la vista non è “in forma”, leggere, informarsi, uscire in autonomia diventano imprese insormontabili che si finisce con il rinunciare a compiere, innescando un circolo vizioso che porta ad un progressivo calo delle capacità cognitive e porta ad un conseguente peggioramento delle funzioni cerebrali.

Vista in forma, mente in forma? Le soluzioni ci sono

Le soluzioni per disinnescare questo circolo vizioso che dai problemi visivi conduce direttamente ad un declino cognitivo esistono. E’ fondamentale che l’anziano si sottoponga periodicamente a controlli della vista anche quando pensa di non averne bisogno, con visite accurate volte a verificare anche l’eventuale presenza di alcune patologie tipiche dell’età senile, come la cataratta e la degenerazione maculare senile. Ad oggi l’intervento di rimozione della cataratta è uno dei più eseguiti non solo in Italia ma in tutto il mondo. Si tratta di un intervento di breve durata, che si effettua in regime ambulatoriale e che viene effettuato ogni giorno in completa sicurezza: pochi minuti che possono restituire al paziente una vista migliore in fatto di quantità, qualità, nitidezza, percezione dei colori e delle distanze. Perché la voglia di giovinezza passa anche attraverso gli occhi.

Fonte: Jama Ophtalmology

 

Le proprietà benefiche del selenio per gli occhi

Il selenio è un minerale molto importante, capace di apportare grandi ed innumerevoli benefici al nostro organismo. Tuttavia, poiché il nostro organismo non è in grado di produrlo, si rende necessario introdurlo attraverso una corretta alimentazione. Vediamo quali sono le proprietà del selenio e dove trovare questo prezioso minerale naturale. 

Il selenio, un minerale dalle innumerevoli proprietà benefiche

Come già accennato, il selenio è un minerale non metallico capace di apportare grandi benefici a tutto il nostro organismo. Ne è sufficiente una piccolissima quantità al giorno per proteggere il sistema immunitario ed endocrino, per garantire il buon funzionamento dei polmoni e del cuore e per preservare la salute degli occhi. É, insomma, un minerale essenziale per la buona salute e per il buon funzionamento di tanti organi.

Quali sono le proprietà benefiche del selenio

Ecco elencate di seguito le proprietà benefiche del selenio:

  • è un eccellente antiossidante: contrasta lo stress ossidativo cellulare e previene i tumori
  • esercita un’azione protettiva sulla tiroide e ne garantisce il buon funzionamento
  • esercita un’azione protettiva sugli annessi cutanei
  • è un buon fluidificante del sangue ed esercita un’azione protettiva sul sistema cardiovascolare
  • rinforza il sistema immunitario
  • è un “bruciagrassi” naturale, ottimo per chi ha il metabolismo lento
  • è un antinfiammatorio naturale

Le proprietà benefiche del selenio per gli occhi

Poichè il selenio è un potente antiossidante, assumerlo attraverso la dieta o attraverso l’uso di integratori specifici può aiutare a proteggere l’apparato visivo dall’invecchiamento e dall’insorgenza di patologie legate allo stress ossidativo cellulare ed ai radicali liberi. Il selenio contribuisce alla buona ossigenazione dei tessuti, esercitando un’azione protettiva naturale su cornea, cristallino e retina e contribuendo a mantenerli giovani e sani il più a lungo possibile.

Se associato, per esempio, alla luteina, al mirtillo, alle vitamine A ed E ed anche, perché no, al cioccolato (ricco di flavonoidi), il selenio può regalare ai nostri occhi salute e giovinezza, garantendone il buon funzionamento sino in età avanzata e ritardando il più possibile le patologie connesse all’età, come cataratta o degenerazione maculare senile, per esempio.

Dove si trova il selenio in natura

Ricordiamo che il fabbisogno giornaliero di selenio per un adulto è di 5 mg. Senza dover necessariamente ricorrere agli integratori, questo quantitativo si può assumere senza alcuna difficoltà avendo un occhio di riguardo verso la propria dieta quotidiana. Gli alimenti ricchi di selenio in natura sono:

  • nei cereali integrali come riso, kamut, mais e orzo
  • nelle noci brasiliane
  • negli anacardi
  • nei semi di senape
  • nei molluschi e nelle ostriche
  • nelle uova
  • nella carne

Una dieta varia, correttamente bilanciata e ricca di frutta e verdura di stagione associata ad uno stile di vita dinamico e poco sedentario è il segreto per mantenersi sani e vitali il più a lungo possibile.

Prevenire la cataratta? Si può…con la luteina!

 

broccoli

Assumere luteina nella giusta quantità può ridurre del 60% l’insorgenza della cataratta nell’età adulta. Lo sapevate?

A dirlo è uno studio del gruppo Beaver Dam che non fa che confermare l’importanza della luteina, un potente antiossidante presente nella macula e nel cristallino, la lente naturale dell’occhio che, con l’età, inizia ad opacizzarsi aprendo la strada all’insorgenza della cataratta. Per questo motivo  è molto impiegata per prevenire non solo la cataratta ma anche la maculopatia.

Come si fa ad assumere più luteina? A tavola, naturalmente. Introducendo gli alimenti che ne sono ricchi come  spinaci, cavoli, lattuga, broccoli, peperoni, kiwi, albicocche, per citarne solo alcuni.

Una delle cause dell’insorgenza della cataratta, infatti,  è il danno ossidativo prodotto dal particolare metabolismo del glucosio nel cristallino.  Per questo è fondamentale apportare un giusto livello di antiossidanti nella dieta quotidiana. 

Ma a prevenire questa patologie aiutano anche altri fattori nutrizionali.

Vitamina C: è presente nel cristallino, quindi è fondamentale consumare alimenti che la contengono, come agrumi, pomodori e kiwi, tra gli altri. 

Vitamina E: l’assunzione con la dieta di questa vitamina in elevate quantità è stata collegata con una diminuzione del rischio di cataratta del 42% (cibi con vitamina E sono soprattutto i cereali interi, legumi in genere, verdure a foglia verde ).

Vitamina A: lo studio Lens Opacities Case- Control ha provato una diminuzione del 55% delle opacità corticali e del 40% di quelle miste in chi assumeva vitamina A (cibi con vitamina A sono il latte, le uova e il fegato).

Anche l’assunzione di multivitaminici ha una correlazione favorevole. Nel Nurses’ Health Study un gruppo di infermiere è stata studiata per 8 anni: l’assunzione con la dieta di carotenoidi totali è stata associata con un 27% di riduzione del rischio di cataratta.
Da questi dati appare evidente il ruolo che l’alimentazione ha sulla prevenzione o riduzione nella comparsa di questa patologie oculare.

Qui di seguito trovate una tabella, estratta dal volume “Occhio e Ricette per la Vista” scritto dal dottor Lucio Buratto, direttore del Centro Ambrosiano Oftalmico, che riporta la lista dei principali alimenti dove è possibile trovare questi preziosi fattori nutrizionali.

 

 

tabella alimentazione