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Laser per miopia: quando si è idonei?

laser per miopia - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

L’idea di sottoporsi all’intervento laser per la correzione della miopia è piuttosto comune in chi è stanco di essere vincolato all’uso costante e quotidiano di occhiali o lenti a contatto. E nonostante l’intervento sia davvero molto interessante e risolutivo per una vasta gamma di esigenze, non sempre è possibile eseguirlo. Una visita oculistica completa per stabilire e confermare l’idoneità all’intervento è sempre il punto di partenza imprescindibile. Ma facciamo un passo indietro, e diamo qualche indicazione di massima in merito all’idoneità o meno alla chirurgia refrattiva con soli strumenti laser.

Come si stabilisce l’idoneità all’intervento laser per miopia

Per avere l’idoneità alla chirurgia laser è necessario:

  • avere un difetto visivo di entità da lieve a media
  • avere una cornea con curvatura regolare e spessore adeguato (per verificare le caratteristiche della cornea si eseguono degli esami specifici chiamati topografia corneale e pachimetria)
  • non essere affetti da patologie oculari (l’apparato visivo deve essere sano)
  • avere un difetto visivo stabile
  • non essere immunodepressi
  • non essere affetti da patologie che interessano i tessuti connettivi
  • se in gravidanza o allattamento, si consiglia di rimandare

Cosa succede se il difetto visivo è di entità troppo forte? E se la cornea è troppo sottile o disomogenea? O se ho già un principio di cataratta?

Come detto in apertura, non tutti sono idonei all’intervento laser per miopia. Ciò non significa che per chi non è idoneo non vi sia nulla da fare, anzi. L’aspetto interessante della chirurgia refrattiva è che offre una gamma di possibilità risolutive per diverse casistiche ed esigenze. Dalle lenti fachiche ICL, ai cristallini artificiali, sino alla combinazione di tecniche laser e tecniche chirurgiche, le opzioni non mancano. Anche per chi soffre di miopia forte, è affetto da cataratta o ha una cornea che non si presta all’intervento laser.

Durante la visita oculistica si stabilisce l’idoneità al laser per miopia

La visita specialistica per la chirurgia refrattiva, come eseguita presso i centri d’eccellenza come il Centro Ambrosiano Oftalmico, è particolarmente accurata e scrupolosa. Include una serie di esami come i già citati topografia corneale e pachimetria, ma anche l’osservazione del fondo oculare, e l’esame della rifrazione, che consente di stabilire con precisione l’entità del difetto dopo aver dilatato le pupille con qualche goccia di atropina.

Completano la visita il controllo della pressione oculare e la biomicroscopia del segmento anteriore. E, naturalmente, un colloquio tra medico e paziente, fondamentale per chiarire dubbi, definire aspettative ancorate al reale, ma anche per stabilire un buon dialogo ed una buona empatia tra l’uno e l’altro.

I miei occhi sono idonei: e ora?

Dopo aver stabilito l’idoneità all’intervento, lo specialista consiglierà la tecnica migliore per le esigenze specifiche del paziente. Le tecniche maggiormente in uso sono oggi la PRK e la LASIK. Due approcci differenti per ottenere il medesimo risultato plasmando adeguatamente la cornea e riportando il punto di fuoco ove necessario per ripristinare una capacità visiva ottimale.

Ma la vera “marcia in più” ce l’ha l’intervento detto di Femto-LASIK. Nel corso di questo intervento, si utilizzano due strumenti laser particolarmente efficaci e performanti: il laser a femtosecondi e il laser ad eccimeri. Il primo permette al chirurgo di fare a meno di strumenti taglienti e di eseguire l’intervento con un elevatissimo livello di programmabilità e di controllabilità. I risultati sono davvero interessanti: oltre a correggere la miopia, l’intervento di chirurgia laser femto-LASIK offre un minimo stress per il paziente e per le strutture oculari, ed un velocissimo recupero post operatorio.


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Correggere la miopia con il laser è sempre possibile?

miopia forte - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

La miopia è uno dei difetti visivi più diffusi, al punto che gli esperti l’hanno definita una pandemia. Un termine sicuramente forte, che tuttavia ci dà la misura di quanto la miopia oggi sia all’ordine del giorno, specie tra le nuove generazioni. Trova origine tanto in ragioni di tipo genetico, quanto in abitudini quotidiane “sbagliate”. Ovvero, poco propense alle attività all’aria aperta e molto, invece, a quelle alla lettura di testi scritti o l’uso di device digitali. E’ lo sforzo costante nella visione da vicino, insomma, che contribuisce a quella che gli esperti definiscono come “progressione miopica”. E che è spesso tipica dell’età evolutiva. C’è un rimedio efficace e permanente? Gli strumenti laser sono sempre risolutivi? Quale differenza intercorre tra miopia e miopia elevata? Facciamo assieme il punto della situazione.

Operazione laser per la correzione della miopia: quando e per chi è indicata

Oggi gli strumenti laser sono i grandi protagonisti di buona parte della chirurgia oftalmica e della chirurgia refrattiva, ovvero di quella branca della chirurgia che si occupa di correggere i difetti visivi. E’ possibile dunque ripristinare una qualità e una quantità di visione ottimale con l’ausilio di soli strumenti laser? In molti casi sì. Per quanto la miopia e gli altri difetti visivi, tra gli interventi maggiormente effettuati menzioniamo la fotocheratectomia refrattiva (nota anche con il nome di PRK) e la femtoLASIK. I protagonisti sono il laser ad eccimeri e, le caso della FemtoLASIK, l’innovativo Femtolaser o laser a femtosecondi. Con tecniche differenti ma entrambe ampiamente efficaci – è possibile correggere i difetti visivi di entità lieve o media. Anche in combinazione tra di loro.

Chi ne è affetto lo sa bene: anche una miopia lieve o media può essere vissuta con grande difficoltà, per diverse ragioni:

  • mancanza di senso di indipendenza e di libertà di movimento in ambito lavorativo, quotidiano, sociale e ancor di più sportivo
  • sensazione di essere eccessivamente vincolati agli ausili per la visione, siano essi occhiali da vista o lenti a contatto
  • aspetto estetico che non sempre corrisponde alle proprie aspettative o sensazione di peso e fastidio sul volto
  • costi importanti e ripetuti per lenti a contatto, montature e lenti degli occhiali

Vediamo di seguito il caso di chi al contrario sia affetto da una miopia elevata.

E nel caso di miopia elevata?

La miopia forte o miopia elevata non si esaurisce in un importante calo visivo per quanto riguarda la visione da lontano. Ma diviene una vera e propria patologia che è importante curare con tempestività. Questo accade perché nella miopia forte tutte le strutture oculari sono coinvolte in un costante sforzo visivo che porta l’occhio a protrarsi verso l’esterno e ad assumere una forma progressivamente sempre più allungata. Sul lungo periodo, questa tensione costante mette sotto pressione l’intero apparato visivo affaticando anche il nervo ottico.

In tal caso, la chirurgia laser non è un’opzione, come accade per chi soffre di difetti visivi medi o lievi. Si rende necessario intervenire con maggiore incisività: la soluzione per i meno giovani è solitamente quella di impiantare un cristallino artificiale capace di ripristinare la capacità visiva corretta, eliminando anche la cataratta o andando a prevenirla se non ancora presente. Nel caso di pazienti giovani, invece, è possibile preservare il cristallino naturale, accostando ad esso una lente fachica, detta ICL.

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Laser per miopia: a chi è consigliato?

Intervento laser per miopia: a chi è consigliato? Questo argomento interessa molti dei nostri visitatori, che spesso ci scrivono per avere qualche informazione in più sul tema. Ma cominciamo dal principio. Tutti i difetti visivi di lieve e media entità si possono correggere con il laser. Anche la miopia, il difetto visivo più diffuso al mondo. Ed è anche quello che, forse un po’ più degli altri, rende chi ne soffre fortemente dipendente dall’uso degli occhiali. Ma a chi è consigliato realmente correggere la miopia con il laser? Quanto deve essere marcato il difetto visivo per essere operabile? Chi è considerato idoneo all’intervento, e chi invece no?

Due parole sulla miopia

La miopia è un difetto visivo ad ampia diffusione che porta con sé una difficoltà visiva rispetto agli oggetti posti in lontananza. La parola miopia deriva dal greco myo, “chiudere”. Un’etimologia che fa riferimento all’abitudine tipica del miope di strizzare gli occhi per cercare di vedere meglio e di mettere a fuoco le immagini più lontane. Al contrario, la visione da vicino del miope può essere buona.

Esistono diversi tipi di miopia, sia con riferimento alla sua entità, sia con riferimento alla tipologia di miopia. Per quanto riguarda l’entità della miopia, questa può essere lieve, media o elevata. Per ciò che concerne i tipi di miopia, questa può essere congenita, oppure presentarsi in età evolutiva e progredire mano a mano che il tempo avanza, sino ad arrivare a stabilizzarsi (questa seconda tipologia è la maggiormente comune). Ma vediamo subito quando e a chi è applicabile l’intervento laser per miopia.

Laser per miopia: di che si tratta?

Gli interventi di correzione laser devono essere affrontati con il giusto mix di serenità e di consapevolezza, sotto la guida di uno specialista. Non è pensabile di sottoporsi ad un intervento laser a cuor leggero, senza affrontare un percorso diagnostico composto da esami ben precisi e da colloqui approfonditi con il chirurgo che eseguirà l’intervento. E’ anche vero, tuttavia, che nella chirurgia refrattiva:

  • non si incontrano bisturi o altri strumenti taglienti (per lo meno questo è quanto accade nei centri d’eccellenza, come avremo modo di spiegare più avanti nel corso di questo articolo)
  • la durata della seduta chirurgica è piuttosto breve
  • è possibile far ritorno presso la propria abitazione già al termine della procedura

Gli strumenti laser consentono oggi di correggere efficacemente e in modo permanente la miopia da lieve a media. Le tecniche maggiormente usate prendono il nome di PRK e di FemtoLASIK.

Laser per miopia con tecnica PRK (Fotocheratotomia refrattiva)

La PRK si esegue con il laser ad eccimeri, che lavora per ablazione sulla parte più superficiale della cornea. Si immagini la cornea come se fosse la parte più superficiale di una cipolla. Vi si incontreranno diversi strati o lembi sovrapposti. Modellando la cornea nella sua porzione più superficiale con l’aiuto del laser, se ne modifica e corregge la curvatura. L’obiettivo è consentire ai raggi luminosi di penetrare nell’occhio andando a cadere perfettamente sulla retina. L’intervento è di breve durata e totalmente indolore: al paziente si somministrano infatti delle gocce di anestetico topico, perfettamente sufficiente per affrontare la seduta chirurgica in serenità. Dopo l’intervento si esegue una medicazione ed è possibile far ritorno presso la propria abitazione.

Laser per miopia con tecnica FemtoLASIK

La tecnica FemtoLASIK si esegue con due strumenti laser, laser ad eccimeri e laser a femtosecondi. In questo caso si interviene su una porzione leggermente più profonda della cornea. Ma il principio è lo stesso. Dopo aver aperto una sorta di finestrella (detta flap) sulla superficie corneale con l’ausilio del laser a femtosecondi (che si sostituisce in modo particolarmente gentile ad altri strumenti taglienti), si esegue l’ablazione con il laser ad eccimeri. Al termine della procedura, il flap è ricollocata in sede e non è necessario applicare bendaggi o punti di sutura.

Presso il Centro Ambrosiano Oftalmico l’intervento con tecnica LASIK è eseguito con l’ausilio di un laser di ultima generazione, il laser a femtosecondi, che si sostituisce all’uso del bisturi. Il laser a femtosecondi apporta precisione, programmabilità e notevole sicurezza all’intera procedura. Si tratta di uno strumento laser ad altissimo apporto tecnologico, che deve necessariamente essere usato da mani esperte e competenti. In CAMO, oltre agli strumenti diagnostici e chirurgici di ultima generazione, è anche a tua disposizione un team di specialisti tra i più preparati ed esperti nel campo della chirurgia refrattiva.

Altrove è più comune trovare la tecnica LASIK senza laser a femtosecondi. In tal caso, l’apertura della flap è eseguita manualmente con un bisturi. Il taglio con lame è più traumatico per i tessuti oculari e meno preciso, oltre a causare una dilatazione dei tempi di guarigione post operatoria.

Laser per miopia, per chi è indicato?

Vediamo ora chi può sottoporsi agli interventi di chirurgia refrattiva sopra descritti. Il laser per miopia è indicato:

  • quando le caratteristiche della cornea lo consentono
  • se non si è affetti da particolari patologie oculari
  • se non si è affetti da patologie sistemiche importanti, come per esempio il diabete
  • quando il difetto visivo è stabile, cioè nell’ultimo anno ha cessato la sua progressione (questo avviene solitamente intorno ai 20 anni)
  • da rimandare invece se si è in gravidanza o allattamento, condizioni che possono modificare temporaneamente la capacità visiva della paziente

Menzioniamo infine tutte le ragioni che non sono di indole medica per le quali si consiglia l’intervento laser per miopia:

  • esigenze lavorative: per chi guida a lungo, o svolge una mansione lavorativa che richiede una buona capacità visiva da lontano
  • desiderio personale di indipendenza dagli occhiali
  • se si pratica molto sport

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Saremo lieti di prenderci cura della tua salute visiva e di fornirti tutte le informazioni di cui hai bisogno. Il nostro centralino è a disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 il numero 02 636 1191.

Miopia: come gestirla ad ogni età

La miopia è, tra i difetti visivi, quello più diffuso al mondo. Ed è anche quello che, complici i cambiamenti degli stili di vita, la dilatazione dei tempi di scolarizzazione, l’impatto dell’uso massiccio di dispositivi digitali e, più in generale, l’ambiente nel quale si vive, è destinato ad incrementare la sua diffusione nell’arco dei prossimi decenni. Il difetto fa solitamente la sua comparsa in età pediatrica e, in virtù di un processo naturale chiamato progressione miopica, tende a peggiorare e ad evolversi nel tempo. Ma non è sempre così. A volte la miopia si presenta già alla nascita (miopia congenita), altre volte si manifesta in età già adulta, in concomitanza con altre patologie oculari (miopia patologica o degenerativa). Appare chiaro, dunque, che se il filo conduttore della miopia è il non vedere bene da lontano, essa non è sempre uguale a se stessa. Vediamo dunque come affrontare, vivere e se possibile risolvere il difetto visivo in tutte le fasi della vita.

La miopia semplice

Come detto, la miopia semplice è quella che si presenta in età pediatrica ed evolve pian piano sino a raggiungere una sua stabilità, solitamente intorno ai 20 anni. In generale, la miopia semplice si può classificare in lieve, moderata o grave. L’entità si misura in diottrie, come avviene anche nel caso degli altri difetti visivi. Trattare e monitorare opportunamente la miopia in questa fase della vita è responsabilità dei genitori. Sino a quando il difetto non raggiunge una sua stabilità e sino al termine dell’età evolutiva, l’unica strada per correggere la miopia è quella temporanea dell’occhiale da vista. Ma è davvero fondamentale. Sottoporre i ragazzi a controlli periodici della salute oculare consente loro di vivere la meglio la loro età evolutiva, godendo della giusta correzione visiva e affrontando la scuola e la socialità con il giusto grado di sicurezza ed autostima.

Trattare la miopia quando è stabile

Quando la miopia ha raggiunto una sua stabilità, è possibile intervenire per correggerla in modo permanente. Le opzioni e le tecniche oggi disponibili sono innumerevoli e sono tutte sicure. E i risultati forniti da queste tipologie di interventi sono durevoli nel tempo.

La miopia lieve o media è trattabile con successo grazie ad una gamma di interventi laser decisamente interessanti. E’ possibile dunque orientarsi verso la PRK (cheratotomia fotorefrattiva con laser ad eccimeri), oppure verso la tecnica LASIK, eseguita con o senza ausilio del laser a femtosecondi (in questo caso, si chiama FemtoLASIK). Ovviamente, non sta al solo paziente prendere la decisione del tipo di intervento laser da eseguire. La decisione è condivisa, e sarà il frutto di una visita oculistica specialistica e di un colloquio con il chirurgo che eseguirà l’intervento. In generale, ad ogni modo, tutti gli interventi laser per la correzione permanente della miopia hanno le seguenti caratteristiche:

  • sono indolori, sicuri, di breve durata
  • offrono risultati tangibili e durevoli nel tempo
  • si eseguono sulla cornea, cioè sulla porzione superficiale di tessuto oculare
  • hanno un recupero post operatorio breve o addirittura brevissimo (dipende dalla tecnica prescelta)

Anche per la miopia semplice nella sua manifestazione forte le soluzioni per la correzione permanente del difetto non mancano. In tal caso, è possibile combinare un intervento laser sulla superficie oculare con l’impianto di una lente intraoculare fachica (ICL) o con un cristallino artificiale, quest’ultimo in sostituzione a quello naturale.

La miopia degenerativa o patologica

La miopia può fare anche la sua comparsa in età già adulta. E può essere associata ad alcune patologie oculari come il glaucoma, la cataratta ed alcune patologie della retina. In quel caso è necessario valutare come prendersi cura della salute oculare in toto. Ma spesso curare una patologia oculare può rivelarsi occasione preziosa per correggere in modo permanente la miopia. Per esempio, l’intervento di cataratta è l’opportunità per optare per un cristallino artificiale dotato del potere diottrico necessario a correggere la miopia e tornare a vedere anche meglio di prima.

Il panorama delle possibilità per quanto riguarda la correzione temporanea o permanente della miopia è molto vasto. Come è facile intuire, la scelta delle soluzioni e delle strade da intraprendere dipende da innumerevoli fattori: età, dallo stato di salute oculare, aspettative personali e altri.

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Lasik, FemtoLasik, PRK: mettiamo un po’ d’ordine

E’ già da un po’ di tempo che indossare gli occhiali è diventato un peso e che li vivi come un limite alla tua voglia di vivere un’esistenza sotto il segno del dinamismo, dello sport, della vita sociale spensierata. Non fai altro che scordarli in giro, e come se non bastasse negli ultimi due anni hai anche dovuto indossare per lungo tempo la mascherina. Se è già da un po’ che mediti di affrontare un intervento laser per risolvere finalmente la tua dipendenza dagli occhiali da vista, questo articolo può esserti molto utile. Spieghiamo brevemente quali sono le tecniche principali di chirurgia refrattiva ed in cosa consistono: LASIK, FemtoLASIK, PRK.

LASIK, FemtoLASIK, PRK: aspetti comuni

Con i nomi di LASIK, FemtoLASIK e PRK si intendono tre tecniche di chirurgia refrattiva per correggere i difetti visivi in modo permanente. Le tre tecniche si eseguono sulla cornea, la porzione di tessuto che riveste la parte anteriore del nostro occhio. Correggendo la sua curvatura, si correggerà anche il punto in cui i raggi luminosi vanno a toccare la retina, riportando di fatto il punto di fuoco nella posizione corretta.

Queste tecniche si basano sull’uso di strumenti laser, talvolta in abbinamento a strumenti chirurgici, altre volte invece no. Tutte, ancora, si caratterizzano per una minima invasività, per l’essere totalmente indolori e di durata particolarmente breve. In nessun caso è necessario un ricovero e l’anestesia somministrata è solitamente di tipo topico, tramite un collirio.

La scelta della tecnica da eseguire dipenderà da una molteplicità di fattori: medici, anatomici, personali. Oggi la chirurgia refrattiva ha raggiunto un elevato livello di perfezione ed un notevole margine di personalizzazione. Un colloquio approfondito con lo specialista ed una visita oculistica accurata corredata da esami diagnostici mirati, sono il punto di partenza per individuare la tecnica più idonea per ciascun paziente.

Dott. Giuseppe di Meglio, medico oculista ed esperto in chirurgia refrattiva presso CAMO – Centro Ambrosiano Oftalmico

PRK: la cheratectomia fotorefrattiva

Con l’ausilio di un laser ultravioletto, chiamato laser ad eccimeri, si scolpisce la cornea al fine di ottenere la forma e la curvatura desiderata per correggere i difetti visivi. L’intervento è eseguito interamente con l’ausilio del laser ed è indicato per difetti visivi lievi. Il recupero post operatorio può presenta qualche fastidio. Nei giorni successivi all’intervento, si indossa solitamente una lente protettiva, al fine di consentire all’epitelio – la membrana esterna della cornea – di rigenerarsi.

Correzione permanente dei difetti visivi con tecnica LASIK

Nella tecnica LASIK il trattamento con laser ad eccimeri si esegue direttamente sulla porzione sottostante l’epitelio. Per accedervi, il chirurgo solleva una lamella di epitelio con l’aiuto di uno strumento chirurgico. Al termine dell’intervento la lamella (che potete immaginare come una piccola finestrella) è riposizionata in loco. Non sono necessari punti di sutura: la guarigione avviene in modo naturale. Il recupero post operatorio è più veloce ed agevole. E’ consigliata per difetti visivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia) da lievi a medi, fino a 7 diottrie circa.

FemtoLASIK: come la LASIK, ma con un laser in più

La tecnica FemtoLASIK è simile alla sopradescritta LASIK, con la differenza che l’incisione lamellare è eseguita con un laser di ultima generazione: il laser a femtosecondi. Si tratta di uno strumento ad infrarossi potentissimo, altamente controllabile ed estremamente preciso, capace di sostituirsi agli strumenti chirurgici tradizionali e di offrire risultati migliori. Grazie all’uso del laser a femtosecondi, l’intera procedura acquisisce maggior precisione, velocità ed un notevole margine di personalizzazione. Anche il recupero post operatorio è particolarmente veloce e pressoché privo di fastidi. Il laser a femtosecondi è oggi disponibile solamente in pochi centri d’eccellenza e dà il meglio di sé solamente nelle mani di chirurghi dotati di grande perizia ed esperienza.

Se il difetto visivo è stabile e la morfologia della cornea lo consente, la chirurgia refrattiva non presenta controindicazioni. Anzi, è una straordinaria opportunità per migliorare non solo la propria capacità visiva, ma anche la propria qualità di vita.

Dott. Giuseppe di Meglio, medico oculista ed esperto in chirurgia refrattiva presso CAMO – Centro Ambrosiano Oftalmico

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Chirurgia refrattiva: cos’è e per chi è indicata

L’obiettivo della medicina è migliorare la salute del paziente ma anche la sua qualità di vita. Uno degli esempi più calzanti in questo senso è la chirurgia refrattiva. Scopriamo dunque assieme che cos’è la chirurgia refrattiva e per chi è indicata.

Chirurgia refrattiva: cos’è e perché si chiama così

Il termine chirurgia refrattiva indica una serie di tecniche per correggere in modo permanente i difetti visivi. Il termine refrattiva deriva dal fatto che i difetti visivi sono anche chiamati vizi di rifrazione. Per rifrazione si intende il processo attraverso il quale la luce penetra nell’occhio dalla pupilla, attraversa il cristallino e va a colpire la retina. Qualora la messa a fuoco sia imprecisa e vada a “cadere” prima o dopo la retina o in posizione decentrata rispetto ad essa, si parlerà appunto di difetti visivi. I difetti visivi sono: miopia, ipermetropia, astigmatismo e, per estensione, anche presbiopia. Quest’ultima è, in realtà, un difetto di accomodazione. Tuttavia, nella sua sintomatologia si comporta come un difetto visivo a tutti gli effetti. I difetti visivi possono comparire soli o in abbinamento tra di loro, ad un solo occhio o ad entrambi gli occhi, e si misurano sempre in diottrie.

Quando è possibile sottoporsi ad un intervento di chirurgia refrattiva

In linea generale, per sottoporsi ad un intervento di chirurgia refrattiva è fondamentale che i difetti visivi abbiano raggiunto la stabilità. Una condizione che solitamente si realizza intorno ai 20 anni. Si consideri poi che dai 40 anni in su farà molto probabilmente la sua comparsa anche la presbiopia, mentre dai 60 anni in poi è probabile che si vada incontro alla cataratta. E, poiché ogni tappa della vita può portare con sé una condizione di salute visiva diversa e spesso variabile da individuo ad individuo, possiamo dire che la chirurgia refrattiva “non ha età”: tecniche e soluzioni sono differenti proprio per andare incontro ad esigenze di salute visiva differenti.

L’esperienza chirurgica del medico oculista è fondamentale per consigliare al paziente quale sia la tecnica più indicata, tenendo conto del suo stato di salute oculare, delle sue esigenze visive e delle tecnologie disponibili. 

Dott. Giuseppe di Meglio, Medico Oculista esperto in microchirurgia oculare per la correzione dei difetti visivi e la cura della cataratta presso CAMO, Centro Ambrosiano Oftalmico.

Quali sono le tecniche di chirurgia refrattiva oggi in uso?

Tra le tecniche di chirurgia refrattiva oggi maggiormente in uso citiamo la PRK, la Lasik, la FemtoLASIK. A queste possiamo aggiungere altre tecniche straordinariamente performanti, come l’impianto di lenti intraoculari e l’intervento di cataratta refrattiva

Le più comuni tecniche oggi in uso:

  • PRK (cheratotomia fotorefrattiva): si esegue con il laser ad eccimeri, uno strumento preziosissimo in uso fin dagli anni Ottanta in chirurgia oftalmica. La PRK è indicata per difetti visivi di entità lieve o media. Si esegue in regime ambulatoriale previa somministrazione di anestetico in gocce per uso topico. Il recupero post operatorio è di durata modesta.
  • LASIK: si esegue con l’ausilio del laser ad eccimeri ma si differenzia dalla PRK perché il laser non esegue la totalità dell’intervento. Nella Lasik si accede alla porzione di cornea da operare dopo aver sollevato un piccolo flap sulla parte più superficiale della membrana. Al termine dell’intervento, la finestrella è ricollocata in sede. Anche in questo caso si somministra un anestetico topico ed i tempi di recupero sono da modesti e brevi.
  • FemtoLASIK: rappresenta l’evoluzione della tecnica precedente. In questo caso, il flap non è aperto con strumenti chirurgici manuali, ma con un laser di ultima generazione oggi disponibile solamente in pochi centri d’eccellenza: il laser a femtosecondi. Grazie all’uso di questo straordinario laser, il recupero post operatorio è particolarmente rapido e pressoché privo di fastidi. Inoltre, non è necessario applicare punti di sutura o bendaggi.
  • Impianto di IOL fachiche (lenti intraoculari fachiche): è l’ideale nel caso di difetti visivi siano molto marcati. In quel caso si andrà ad impiantare una lente intraoculare senza rimuovere il cristallino (tecnica dei due cristallini). In questo modo sarà possibile mantenere inalterata la capacità accomodativa data dal cristallino naturale e correggere i difetti visivi.
  • Cataratta refrattiva: nel caso in cui il paziente sia già in età matura ed il cristallino abbia iniziato il suo naturale processo di opacizzazione, è possibile correggere i difetti visivi sostituendo il cristallino con una lente intraoculare dotata del potere diottrico necessario al paziente. Questa soluzione è risolutiva anche per la cataratta.

“Oggi ottenere l’indipendenza dagli occhiali da vista è un traguardo concretamente raggiungibile per la stragrande maggioranza dei pazienti di qualunque età. Vedere la gioia ed il senso di libertà nei loro sguardi è sempre, per me, un’emozione impagabile”.

Dott. Giuseppe di Meglio, Medico Oculista esperto in microchirurgia oculare per la correzione dei difetti visivi e la cura della cataratta presso CAMO, Centro Ambrosiano Oftalmico.

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Idoneità all’intervento laser: tutto quello che c’è da sapere

L’intervento laser per la correzione dei difetti visivi è una procedura di routine, pensata per avere una versatilità tale da soddisfare le esigenze visive più disparate. Non c’è difetto visivo o combinazione di difetti che non possa essere corretto con l’ntervento laser. Ed anche laddove i difetti siano particolarmente marcati, la chirurgia oftalmica offre sempre soluzioni moderne ed interessanti. Uno dei temi intorno ai quali capita sovente di porsi degli interrogativi è, tuttavia, quello della idoneità all’intervento laser. Come e quando è possibile stabilire l’idoneità? Rispondiamo assieme a queste domande.

Perché scegliere l’intervento laser per la correzione permanente dei difetti visivi?

Con il termine intervento laser ci si riferisce ad un insieme di tecniche chirurgiche minimamente invasive che sfruttano la tecnologia laser per eseguire la correzione dei difetti visivi intervenendo esclusivamente sulla cornea. I difetti visivi possono essere uno o più d’uno di entità lieve, media o forte. Le ragioni che possono spingere ad orientarsi verso questa tipologia di intervento possono essere le più disparate: c’è chi ha la necessità di vedere bene per motivi di lavoro, chi ha il desiderio di fare a meno di lenti a contatto o occhiali da vista perché non li tollera più, chi vorrebbe farne a meno per motivi sociali, per praticare il proprio sport preferito in totale libertà… L’importante è che il paziente viva questo desiderio concretamente e che le sue aspettative siano saldamente ancorate alla realtà.

Quando l’intervento può essere consigliato dal medico

Vi sono alcuni casi in cui probabilmente sarà il medico oculista a consigliare l’intervento. Questo accade, per esempio, quando è solamente un occhio ad essere affetto da un difetto visivo o, ancora, la differenza tra un difetto di un occhio e quello di un altro è particolarmente marcata. In questi casi le ragioni non sono da ricercare solamente in esigenze di tipo personale, ma anche nella necessità di aiutare l’intero apparato visivo a svolgere al meglio la sua funzione.

Come si valuta l’idoneità all’intervento laser

L’idoneità all’intervento laser deve essere stabilita dal medico oculista dopo una serie di esami diagnostici mirati e approfonditi. Ad ogni modo, ed a beneficio del lettore, diamo di seguito alcune indicazioni di massima sui requisiti che stabiliscono l’idoneità all’intervento laser:

  • avere un’età superiore ai 20 anni circa, perché prima dei 20 anni solitamente i difetti visivi non sono mai del tutto stabilizzati;
  • presentare una cornea non troppo sottile, perché tutte le tecniche di correzione dei difetti visivi tramite laser prevedono che si esegua un’ablazione di tessuto;
  • avere un apparato visivo che, al di là dei difetti visivi, sia complessivamente sano.

E’ poi necessario fare le opportune valutazioni e prestare cautela nei seguenti casi:

  • gravidanza o allattamento, perché sono condizioni che possono influenzare temporaneamente la capacità visiva. In tal caso è possibile decidere di posticipare l’intervento;
  • presenza di patologie sistemiche quali il diabete, che per sua natura rende la cornea più fragile. Ciò non significa che un paziente diabetico debba scartare l’idea dell’intervento a priori, ma che sia fondamentale far presente il proprio stato di salute al medico oculista, che si occuperà di fare le opportune valutazioni ed indicare la tecnica più indicata tra i trattamenti laser oggi in uso;
  • altre patologie che causano una generale compromissione del sistema immunitario o che coinvolgono i tessuti connettivi (artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico ed altre).

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Vuoi conoscere più da vicino i requisiti per l’idoneità all’intervento laser? Stai pensando di correggere in modo permanente i tuoi difetti visivi? Chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191. Saremo lieti di fare la tua conoscenza.

Chirurgia refrattiva: quale tecnica scegliere

Quando si prende la decisione di affidarsi alla chirurgia refrattiva per la correzione permanente dei propri difetti visivi, il primo passo da compiere è quello di sottoporsi ad una visita oculistica approfondita ed accurata. Sarà l’occasione per discutere con lo specialista desideri ed aspettative, ma anche per conoscere l’idoneità dei propri occhi all’intervento. Assieme allo specialista, quindi, si sceglierà la tecnica migliore da utilizzare. Per giungere alla data della visita più informati, può essere utile avere già un’idea di massima circa le tecniche per la correzione dei difetti visivi oggi maggiormente in uso.

Cosa si intende per idoneità

Gli interventi laser di chirurgia refrattiva pensati per correggere difetti di lieve o media entità si eseguono sulla cornea. Per programmare uno qualunque di questi interventi, è necessario accertarsi che lo stato di salute oculare sia complessivamente buono e che la cornea risponda a determinati requisiti. La visita oculistica specialistica per l’idoneità all’intervento prevede dunque una vasta gamma di esami. Citiamone alcuni: 

  • la topografia corneale;
  • la pachimetria corneale;
  • l’OCT (Tomografia a Coerenza Ottica);
  • la pupillometria;
  • l’aberrometria.

Molti di questi esami hanno lo scopo di valutare lo stato di salute della cornea, le sue dimensioni, la sua curvatura, il suo spessore. Sono proprio le condizioni e le caratteristiche della cornea ad essere determinanti per l’idoneità all’intervento. 

Chirurgia refrattiva: le tecniche

Una volta accertata l’idoneità all’intervento di chirurgia refrattiva, si andrà ad individuare la tecnica migliore per le esigenze del paziente. Le tecniche ad oggi in uso nei centri d’eccellenza sono chiamate PRK e FemtoLASIK. Conosciamole una ad una. 

Chirurgia refrattiva con tecnica PRK 

PRK è l’acronimo di Cheratotomia Fotorefrattiva. La tecnica prevede che, grazie al solo laser ad eccimeri, dopo aver rimosso l’epitelio corneale, si plasmi la porzione sottostante di cornea in accordo con le esigenze visive del paziente, di fatto riportando il punto di fuoco nella sua posizione corretta. Il laser ad eccimeri, che lavora per ablazione, è uno strumento in uso in chirurgia oftalmica sin dagli anni Ottanta: la sua introduzione in campo medico ha rivoluzionato il modo di eseguire diverse tipologie di interventi ed è tutt’ora uno strumento prezioso ampiamente usato nel campo della chirurgia refrattiva.

I vantaggi: la PRK si presta a correggere qualunque difetto visivo purché lieve o medio, è di breve durata e indolore. Il recupero post operatorio può comportare qualche blando fastidio della durata di qualche giorno, come dolore, lacrimazione o fotofobia. Dopo l’intervento sarà necessario indossare una lente a contatto protettiva e tenere sempre a portata di mano un buon paio di occhiali da sole. Nel giro di una settimana, tuttavia, è possibile tornare pienamente alle proprie attività. I benefici dell’intervento in termini di qualità visiva si apprezzano mano a mano che i giorni e le settimane avanzano.

Chirurgia refrattiva con tecnica FemtoLASIK 

La tecnica FemtoLASIK si basa sullo stesso principio della PRK, ovvero sull’esigenza di intervenire sulla cornea per correggere i difetti visivi del paziente. Tuttavia, a differenza della PRK, nella quale è il laser ad eccimeri a svolgere l’intera procedura, nella FemtoLASIK la tecnica è differente, e si associa un secondo laser, chiamato Laser a Femtosecondi. L’epitelio corneale non è rimosso per ablazione, bensì sollevato come se fosse una piccola finestrella, il flap: in questo modo, si consente al laser ad eccimeri di accedere alla porzione sottostante di cornea e ad eseguire la correzione dei difetti visivi. Al termine della procedura, il flap è ricollocato al suo posto. E’ proprio il laser a femtosecondi ad incidere con un elevatissimo grado di controllo e di precisione l’epitelio superficiale. Alla base del suo funzionamento, innumerevoli micro impulsi dell’ordine di un milionesimo di miliardesimo di secondo l’uno, ravvicinati e brevissimi.

I vantaggi: la correzione dei difetti visivi con tecnica FemtoLASIK è adatta per difetti di lieve o media entità. E’ di breve durata e totalmente indolore. L’uso del laser a femtosecondi conferisce all’intervento un eccezionale livello di precisione, igiene e personalizzazione, oltre a ridurre drasticamente i fastidi post operatori. Anche i tempi di recupero si accorciano notevolmente.

Vuoi saperne di più?

Presso il Centro Ambrosiano Oftalmico eseguiamo quotidianamente l’intervento per la correzione dei difetti visivi sia con tecnica PRK che FemtoLASIK. Chiamaci oggi stesso e prenota la tua visita oculistica specialistica per i difetti visivi: sarà il primo passo per ottenere l’indipendenza dagli occhiali e recuperare una capacità visiva ottimale. Siamo a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.

Quale tecnica di chirurgia refrattiva scegliere?

Ad un non addetto ai lavori, chirurgia refrattiva può significare “tutto e niente”. Innanzitutto perché il termine “chirurgia” potrebbe far pensare a chissà quali operazioni invasive mentre, come andremo in seguito a chiarire, nella grande maggioranza dei casi l’intervento per la correzione dei difetti visivi si esegue con l’ausilio di moderni strumenti laser. In secondo luogo, perché la chirurgia refrattiva include non una singola tecnica, ma un insieme di tecniche per la correzione permanente dei difetti visivi. Sarà quindi necessario individuare quale tecnica di chirurgia refrattiva scegliere con riferimento alle proprie esigenze personali.

Entriamo dunque nel merito dell’argomento, cercando di fare chiarezza, a beneficio di chi si avvicini per la prima volta all’idea di correggere i propri difetti visivi in modo permanente.

Partiamo dal principio: i difetti visivi

Cosa sono, come si manifestano, si possono sempre correggere? 

I difetti visivi o refrattivi – miopia, ipermetropia ed astigmatismo – sono tutti i disturbi della visione che ci portano a non vedere bene come vorremmo. Sono causati nella maggior parte dei casi da un’errata localizzazione del punto di fuoco dell’immagine che, invece che venire a cadere sulla retina, è spostato rispetto ad essa in avanti, in indietro, oppure è decentrato. A questi difetti visivi si aggiunge anche la presbiopia, che si manifesta intorno ai 40 anni e che è dovuta ad una perdita di flessibilità del cristallino, con conseguente difficoltà nella corretta messa a fuoco degli oggetti posti a distanza medio-ravvicinata. Tutti i difetti possono essere corretti grazie alla chirurgia refrattiva.

L’interessante varietà di tecniche e soluzioni oggi disponibili, consente di:

  • correggere uno o più difetti assieme;
  • correggere difetti di qualunque entità;
  • recuperare un’ottimale capacità visiva;
  • regalare l’indipendenza dagli occhiali da vista.

Quali sono le tecniche maggiormente in uso in fatto di chirurgia refrattiva?

Le tecniche più usate per la correzione permanente dei difetti visivi sono due, e prendono il nome di PRK e FemtoLASIK. In entrambi i casi prevedono l’uso di moderni strumenti laser e riescono a correggere efficacemente i difetti visivi. Semplificando:

  • nella PRK l’intervento è eseguito in toto con un laser ad eccimeri che, lavorando per ablazione (cioè per sottrazione di tessuto), scolpisce la cornea così da correggere i difetti visivi e riportare il punto di fuoco nella sua posizione corretta.
  • nella FemtoLASIK lo stesso obiettivo è raggiunto con il laser ad eccimeri in abbinamento al laser a Femtosecondi. In poche parole, quest’ultimo consente di aprire il flap, una sorta di finestrella sullo strato più superficiale della cornea, e di raggiungere la parte sottostante dove andrà poi ad intervenire il laser ad eccimeri. Al termine dell’intervento, il flap sarà ricollocato in sede, senza necessità di punti di sutura o bendaggi.

Cosa succede se un paziente ha un difetto visivo molto marcato?

Anche i difetti visivi di entità medio alta (al di sopra delle 7 diottrie, indicativamente) sono correggibili in modo permanente grazie alla chirurgia refrattiva. In questi casi, è possibile ricorrere ad altre tipologie di tecniche. Per fare un esempio, è possibile abbinare una delle tecniche sopra descritte (PRK o FemtoLASIK) alla correzione tramite lente intraoculare, che regala una capacità visiva ottimale anche nel caso di difficoltà visive molto marcate (come una miopia forte, per esempio).

Dunque, quale tecnica di chirurgia refrattiva scegliere?

Per sapere qualche tecnica di chirurgia refrattiva scegliere per ritrovare un’ottimale qualità visiva e per ottenere l’indipendenza dagli occhiali, è necessario sottoporsi ad una visita oculistica specialistica.

Compito dell’oculista specialista è quello di:

  • valutare lo stato di salute oculare nel suo complesso;
  • stabilire l’idoneità del paziente rispetto all’intervento;
  • indicare quale sia la tecnica da preferire;
  • parlare con il paziente in merito alle sue aspettative.

Leggi anche: la nuova chirurgia refrattiva, tecniche e strumenti per risultati impeccabili

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Hai sentito parlare di chirurgia refrattiva e vorresti incontrare uno specialista, per capire se potrebbe fare al caso tuo? Prenota una visita oculistica specialistica chiamandoci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191. Saremo lieti di rispondere ad ogni tua domanda.

Intervento laser agli occhi: PRK o Lasik?

Laser miopia - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

E’ già da un po’ che mediti di sottoporti ad un intervento laser agli occhi per correggere in modo permanente i tuoi difetti visivi. In realtà non hai ancora iniziato ad informarti sulle tecniche disponibili, le loro caratteristiche ed i loro vantaggi. Tutto ciò che sai è che alcuni tuoi conoscenti l’hanno già fatto prima di te, e che ne sono rimasti pienamente soddisfatti, specie quel tuo amico che ha scelto l’intervento laser per la miopia ed oggi vede alla perfezione. E allora cominci a pensare che sia giunto il momento di farlo anche tu. Vorresti davvero dire addio una volta per tutti alla tua miopia, ed ovviamente agli occhiali. Cominciamo col conoscere più da vicino le due tecniche maggiormente eseguite: la PRK e la Lasik.

 

Intervento laser PRK: di che si tratta? 

La tecnica per la correzione permanente dei difetti visivi chiamata PRK (Photorefractive Keratectomy) è stata introdotta in chirurgia oftalmica negli anni Ottanta e da allora è stata ampiamente utilizzata. E’ una tecnica che nel corso degli ultimi 30 anni è stata notevolmente perfezionata sino a diventare oggi uno dei punti di riferimento per quanto riguarda gli interventi di correzione permanente dei difetti visivi. L’intervento viene eseguito totalmente con l’ausilio di un laser ad eccimeri, un laser che emette radiazioni ultraviolette ad alta intensità e che lavora per ablazione, ovvero sottrazione di tessuto. Grazie al laser ad eccimeri, la cornea viene “scolpita” e rimodellata in accordo con le esigenze visive del paziente: è possibile così correggere i difetti visivi in pochi istanti e con eccellenti risultati.

A chi è consigliata la tecnica PRK?

La tecnica PRK è consigliata:

  • a chi cerca un intervento laser per miopia, ipermetropia o astigmatismo, ma non può affrontare la tecnica Lasik (per motivi legati allo spessore della cornea, per esempio);
  • a chi cerca una soluzione altamente efficace ma economicamente più sostenibile.

Intervento laser per miopia ed altri difetti visivi con tecnica Lasik: di che si tratta? 

La tecnica Lasik per la correzione permanente dei difetti visivi ha aperto nuovi orizzonti nel campo della chirurgia oftalmica rendendo la PRK un po’ obsoleta (sebbene, in virtù della sua indubbia e comprovata efficacia, continui ad essere praticata in tutto il mondo). La Lasik prevede che si esegua una incisione lamellare sulla cornea del paziente, provvedendo all’apertura di un flap (una finestrella, per intenderci), capace di scoprire la porzione di cornea sottostante.La seconda fase dell’intervento prevede l’ablazione di tessuto corneale così come avviene nella PRK: con l’ausilio del laser ad eccimeri. Al termine dell’intervento, la finestrella viene riposizionata nella sua sede originale.

Intervento laser per miopia e difetti visivi con tecnica Lasik: soluzioni per l’apertura e la chiusura del flap

Nella versione “tradizionale” della Lasik, l’apertura del flap avviene tramite strumenti meccanici: il più noto è il mircocheratomo. Tuttavia, esiste oggi una variante ancora più evoluta e tecnologicamente avanzata di questo tipo di intervento, nel quale l’apertura del flap si esegue per mezzo di un secondo laser: il laser a femtosecondi. Quest’ultimo rappresenta l’ultima frontiera della chirurgia oftalmica ed è stato in grado di apportare:

  • modernità;
  • notevoli vantaggi lato paziente;
  • altissima sicurezza e un elevatissimo grado di precisione all’intervento.

Nella variante che prevede l’uso del laser a femtosecondi in abbinamento al laser ad eccimeri, l’intervento prende il nome di FemtoLASIK.

Femto-LASIK - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

A chi è consigliata la tecnica Lasik?

L’intervento di correzione dei difetti visivi con tecnica Lasik è consigliato:

  • a chi non desidera affrontare fastidi nella fase post-operatoria;
  • a chi desidera avere un recupero post operatorio più veloce.

Il prossimo step? La visita oculistica specialistica per la refrattiva

Le soluzioni per correggere in modo permanente i difetti visivi dunque non mancano. Ora che ti sei fatto un’idea circa le due tecniche oggi in uso, dovrai prenotare una visita oculistica specialistica, accurata ed approfondita. Sarà l’occasione per discutere con il medico oculista le tue esigenze, conoscere il tuo stato di salute oculare e valutare la tua idoneità all’intervento.

Chiamaci: siamo a tua disposizione dal lunedi al venerdi allo 02 6361191.