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Chirurgia oculoplastica: non solo estetica

Quando si pensa alla chirurgia oculoplastica, nota anche più comunemente con il nome di “oculoplastica”, ciò che salta alla mente è l’idea di un intervento volto a ripristinare una funzionalità estetica perduta, o a migliorare l’aspetto estetico dell’area orbitale o periorbitale laddove questo non sia soddisfacente. In realtà, la chirurgia oculoplastica è molto di più. E spesso si rivela straordinariamente preziosa, di fatto mettendo molti pazienti al riparo persino dal rischio di quella che gli addetti ai lavori definiscono cecità secondaria. In che modo? Conosciamo meglio i campi di applicazione della chirurgia oculoplastica.

Chi è il chirurgo oculoplastico: conosciamo meglio lo specialista

Per comprendere al meglio i campi di applicazione della chirurgia oculoplastica, è necessario forse fare un passo indietro e conoscere più da vicino lo specialista che se ne occupa. Il chirurgo oculoplastico è un medico, laureato in Medicina e Chirurgia, in possesso di una specializzazione in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva. Non si occupa di patologie della vista, ma della salute e del benessere dell’area oculare e perioculare. D’altronde, la salute dell’occhio, delle sue strutture anatomiche esterne e dei tessuti che lo circondano, sono strettamente legate tra di loro. Per questo motivo sovente il chirurgo oculoplastico lavora a stretto contatto con l’oculista. In tal caso, l’obiettivo è restituire al paziente uno stato di salute visiva ottimale e a tuttotondo intervenendo anche, ove necessario, con la chirurgia plastica. 

Quando l’estetica dello sguardo ci aiuta a vedere meglio

Intervenire sull’estetica dello sguardo può essere un obiettivo fine a se stesso e può restituire al paziente uno sguardo più fresco, tonico e giovane. Eliminare o ridurre un difetto come la presenza di tessuto adiposo in eccesso, una palpebra cadente, o antiestetiche e persistenti borse sotto gli occhi, può far bene all’estetica del viso e all’autostima di chi si sottopone all’intervento. Solitamente questa gamma di interventi rientra sotto la denominazione generale di blefaroplastica.

Altre volte però, sia la blefaroplastica che altre tipologie di interventi di chirurgia oculoplastica non si limitano a migliorare l’estetica dello sguardo, ma restituiscono anche il benessere visivo perduto o messo a repentaglio proprio dai disturbi dell’area oculare e perioculare.

Facciamo qualche esempio:

Blefarocalasi

Quando il tessuto della palpebra superiore perde tono, la palpebra scende sempre di più sotto il peso della gravità e tende a coprire l’occhio. Mano a mano che il disturbo peggiora, è possibile che arrivi a coprire anche la pupilla, pregiudicando la capacità visiva del paziente.

Ptosi palpebrale

Analogamente a quanto accade nella blefarocalasi, anche nella ptosi palpebrale la palpebra superiore perde tono, fatica a sostenersi ed a rimanere aperta. Anche se il “sintomo” è il medesimo, nel caso della ptosi il responsabile non è il tessuto palpebrale, ma il muscolo che dovrebbe sostenerla.

Trichiasi

Nella trichiasi le ciglia non sono correttamente allineate e rivolte verso l’esterno, ma hanno una distribuzione poco ordinata (a volte anche in doppia fila) e sono rivolte verso l’interno dell’occhio, sfregando sulla cornea. Un disturbo che può innescare fastidi persistenti quali arrossamento, sensazione di corpo estraneo, bruciore, iperlacrimazione.

Ectropion ed entropion

Ectropion ed entropion sono due disturbi analoghi ed opposti. Il margine palpebrale risulta ruotato rispettivamente verso l’esterno o l’interno. Nel primo caso, la conseguenza sarà una perdita eccessiva di lacrime – chiamata epifora. L’epifora porta ad una disidratazione della superficie oculare ed a fenomeni irritativi che con il tempo tendono a cronicizzarsi (Sindrome dell’Occhio Secco). Nell’entropion, invece, il continuo sfregamento della palpebra sulla cornea può portare ad irritazioni persistenti capaci di dare adito persino a ulcere.

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Ptosi palpebrale: cos’è e come si cura

ptosi palpebrale - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

La ptosi palpebrale è un abbassamento che può interessare una o entrambe le palpebre superiori. Più frequentemente è asimmetrico, ovvero interessa solo una palpebra, mentre può essere parziale oppure totale. La ptosi palpebrale può avere ripercussioni tanto sul piano estetico quanto su quello funzionale, impedendo di fatto il buon andamento della funzione visiva. Per questo motivo intervenire e correggerla è fondamentale.

Cos’è la ptosi palpebrale? Da cosa è causata?

La ptosi è, come detto in apertura, un abbassamento della palpebra superiore, che può pregiudicare l’estetica dello sguardo ed anche il buon andamento della funzione visiva. Le cause della ptosi palpebrale possono essere diverse. Eccole elencate di seguito:

  • ptosi congenita: è presente sin dalla nascita, a causa di un errore nella formazione del muscolo della palpebra, oppure da un trauma avvenuto durante il parto;
  • ptosi neurogena: la causa è un difetto a livello innervativo del muscolo deputato al sollevamento della palpebra;
  • ptosi miogenica: la causa è muscolare, come per esempio una distrofia o una miastenia;
  • ptosi aponeurotica: si ha quando il tendine che sostiene il muscolo palpebrale cede. E’ la causa più frequente di ptosi in età avanzata;
  • ptosi meccanica: la causa è una lesione meccanica della palpebra;
  • pseudoptosi: le pseudoptosi sono tutte quelle condizioni patologiche che simulano la ptosi ma che in realtà presentano una palpebra integra e perfettamente funzionante. Tra queste troviamo, per esempio, la dermatocalasi (troppa pelle in eccesso sulla palpebra), l’enoftalmo (un bulbo oculare rientrante) oppure più in generale i malposizionamenti del bulbo.

Come si diagnostica e come si cura la ptosi palpebrale?

La ptosi palpebrale – anche se parziale – è piuttosto evidente. Sarà cura del medico completare la diagnosi tramite l’esecuzione di un esame clinico accurato e di un’anamnesi completa.

Per quanto riguarda l’esame clinico, l’oculista avrà cura di valutare lo stato di salute complessiva dell’occhio, le caratteristiche e l’entità della ptosi, la funzionalità del muscolo elevatore della palpebra, oltre ad eseguire eventuali test diagnostici strumentali.

Per quanto riguarda l’anamnesi, sarà utile sapere da quanto tempo si manifesta la ptosi, la sintomatologia, eventuali familiarità o eventuali fattori predisponenti, il suo decorso.

Il trattamento della ptosi palpebrale: un intervento di oculoplastica personalizzato

Il trattamento della ptosi palpebrale si esegue tramite un intervento di oculoplastica. Alla luce dei dati raccolti, il chirurgo definirà le caratteristiche dell’intervento che andrà ad eseguire. Naturalmente, dal momento che le cause della ptosi sono diverse così come possono essere diverse le caratteristiche e l’entità del disturbo, ogni intervento sarà personalizzato sulla base delle esigenze del paziente.

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Oculoplastica: una nuova realtà al Centro Ambrosiano Oftalmico

Oculoplastica - CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico

Grazie all’oculoplastica è possibile, oggi, migliorare, correggere e trattare le patologie, le imperfezioni ed i difetti di tutte le strutture che possiamo considerare funzionali al prezioso lavoro dei nostri occhi. Cerchiamo di capire meglio di che si tratta con l’aiuto del dott. Christophe Buratto, responsabile dell’attività di Oculoplastica presso il Centro Ambrosiano Oftalmico.

Dottor Buratto, ci può spiegare meglio che cos’è l’oculoplastica e a chi serve?

L’oculoplastica è una branca della chirurgia oftalmica e della chirurgia plastica ricostruttiva che si occupa di trattare chirurgicamente diverse patologie della palpebra, delle vie lacrimali e dell’area orbitale, ovvero di tutte quelle strutture la cui buona salute è condizione imprescindibile per completare e perfezionare il corretto andamento della funzione visiva.

Dunque l’oculoplastica non ha solamente funzione estetica?

Il fine dell’oculoplastica è duplice: se da un lato il paziente trova indubbio beneficio estetico a seguito di un intervento di oculoplastica, dall’altro il giovamento esercita anche un forte impatto sul suo benessere visivo (e naturalmente emotivo).

Non è infrequente, infatti, che i problemi di tipo funzionale causati da patologie palpebrali come blefarocalasi, ptosi palpebrale, calazio, ectropion o entropion (solo per fare qualche esempio), si rivelino limitanti per la capacità visiva del paziente.

Risolvere in modo permanente una patologia delle vie lacrimali, dell’area orbitale o delle palpebre, insomma, è il primo passo per tornare a vedere il mondo in tutta la sua bellezza, per sentirsi meglio con se stessi e, di conseguenza, per acquisire maggior sicurezza nei rapporti interpersonali.

Dott. Christophe Buratto - CAMO Centro Ambrosiano Oftalmico

Chi è il Dott. Christophe Buratto

Il Dott. Christophe Buratto, laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università Statale di Milano, con specializzazione in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, sin dagli albori della sua carriera universitaria ha sempre frequentato le sale operatorie di chirurgia oculare di CAMO e per questo ha grande sensibilità e attenzione alle funzionalità visive; è responsabile per la Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica presso la Clinica del Viso e responsabile dell’attività di Oculoplastica presso il Centro Ambrosiano Oftalmico. Ad oggi, Christophe Buratto ha al suo attivo un ricco curriculum professionale, maturato sia in Italia che all’estero: la sua attività spazia dalla pratica medica e chirurgica a quella scientifica, fino a collaborazioni con molte strutture e centri d’eccellenza dislocati in tutto il mondo.

Dalla salute visiva ad una qualità di vita migliore

Sin dalla sua fondazione, il Centro Ambrosiano Oftalmico non ha mai perso di vista la sua mission: avere a cuore il benessere oculare dei suoi pazienti. Attraverso la diagnosi, la cura ed il trattamento delle patologie oculari e dei difetti visivi, obiettivo del centro è quello di prendersi cura della salute e della qualità visiva dei pazienti e, di conseguenza, anche quello di migliorarne la qualità di vita. Un obiettivo che trova oggi naturale completamento con la nascita della nuova divisione di oculoplastica, grazie al sostegno del Dott. Christophe Buratto.

Vuoi saperne di più?

Nel ringraziare il dott. Christophe Buratto per il suo tempo e le sue esaustive risposte, ti ricordiamo che puoi chiamare in qualunque momento il Centro Ambrosiano Oftalmico per prenotare un appuntamento. Il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361191.